11 scrittori visti attraverso la grafologia

Quando parliamo di grafologia ci addentriamo in una disciplina estremamente utile per conoscere alcuni aspetti del carattere di una persona.

L’analisi grafologica si basa sul fatto che il gesto grafico rispecchia l’idea che lo scrivente ha di sé e che trasmettere nel gesto stesso.

Naturalmente ci sono molte variabili d tenere in considerazione come le tradizioni culturali e le aree geografiche di appartenenza o l’evoluzione nel tempo dell’individuo come lo stato psicofisico del momento (vedi articolo La grafologia: scoprire il carattere tra le righe di una scrittura).

Con questa raccolta vorremmo far scoprire qualcosa di più su alcuni scrittori del passato e altri contemporanei. Ancor più vorremmo soprattutto far vedere quali aspetti può mettere in evidenza la grafologia con l’analisi della grafia di alcuni personaggi che proprio con la scrittura ci hanno appassionato.

11 scrittori visti attraverso la grafologia

Mark Twain

foto Mark Twain
Mark Twain

Samuel Langhorne Clemens, è meglio noto come Mark Twain.
Il Giornalista, scrittore e umorista americano è nato in Florida, nel Missouri, il 30 novembre 1835 e morto nel Connecticut il 21 aprile 1910.

William Faulkner lo ha definito"il padre della letteratura americana" un merito conquistato da Mark Twain dopo aver scritto più di 500 opere.

Come giornalista non ha nascosto le sue opinioni critiche contro il razzismo, la schiavitù e altre questioni sociali conflittuali ma proprio questo lo ha portato ad esprimersi attraverso storie e romanzi coinvolgenti che ottennero grandi riconoscimenti

Oggi è conosciuto soprattutto The Adventures of Tom Sawyer (1976) e The Adventures of Huckleberry Finn (1984), considerato da molti come "il più grande romanzo americano".

Questa è l’analisi grafologica di

un uomo a volte testardo, suscettibile e probabilmente eccessivamente fermo sulle proprie convinzioni...

Philip Roth al premio Pulitzer
Philip Roth

Lo scrittore americano di radici ebraiche, Philip Roth è conosciuto principalmente per i suoi romanzi The Lament of Portnoy (Lamento di Portnoy) e American Pastoral (Pastorale americana 1997).

Ottenne il successo nel 1969 con il Lamento di Portnoy con il quale ottenne anche un applauso critico. Dagli anni '80, Roth ha scritto opere di satira sociale e trattato la storia ebraica negli Stati Uniti, ma soprattutto è molto conosciuto per la saga di cui fa parte Pastorale americana, con la quale ha vinse il Premio Pulitzer. La grafologia in questo caso ci parla di un uomo che tende a dominare in modo autoritario dotato di una forte concentrazione, tenacia e perseveranza...

L'analisi grafolofica di Isaac Asimov

foto Isaac Asimov
Isaac Asimov

Isaac Asimov è considerato uno dei più grandi scrittori di fantascienza di tutti i tempi.
Nato in Russia, la sua famiglia decise di emigrare negli Stati Uniti quando Asimov aveva solo tre anni.

È cresciuto, poi, a Brooklyn, New York, dove suo padre gestiva un negozio che vendeva dolci e riviste. Fin da bambino dimostra il suo interesse per la fantascienza, essendo un accanito consumatore di riviste pulp.

Fra i suoi romanzi più noti spiccano Il Ciclo delle Fondazioni, un gruppo di sette romanzi che scrisse a partire dal 1951 dopo la nota Trilogia della Fondazione e Il Ciclo dei Robot.

Il suo gesto grafico che ritorna con giri e rigiri... ci racconta di un soggetto che evita di rapportarsi in confronti diretti con l’altro a causa probabilmente di una recondita timidezza e modestia...

Stephen King
Stephen King

Stephen King

Stephen King la vita del re del horror è cominciata a Portland nel 1947.

Quella dello scrittore probabilmente nel 1959 quando Stephen scopre nella soffitta della zia i libri del padre, appassionato di Edgar Allan Poe, Lovecraft e Matheson. Fra gli 11 scrittori visti attraverso la grafologia l'analisi della grafia di Stephen King porta con sé una riflessione. Noi grafologi ci sentiamo spesso domandare: come mai e soprattutto cosa significa il fatto che la nostra scrittura cambia nel tempo?… Nel caso di Stephen King assistiamo ad una evoluzione in positivo della sua grafia...

Bob Dylan, un analisi complessa

Bob Dylan con Baez
Bob Dylan con Joan Baez

Bob Dylan nato come Robert Allen Zimmerman (Duluth, 24 maggio 1941) è certo un appartenente al club degli scrittori un po’ inusuale visto che è soprattutto un cantautore, compositore. Però i suoi testi sono degni di un poeta e come tale è stato anche premiato con il Nobel per la letteratura. Fra tutti gli 11 scrittori visti attraverso la grafologia, Bob Dylan è quello la cui firma presenta i maggiori cambiamenti.... Osservando le diverse scritture e le molteplici firme di Dylan viene da pensare che i fondamenti dell’analisi grafologica siano messi in discussione...

Per 11 scrittori visti attraverso la grafologia vediamo la grafia di due donne molto celebri: Virginia Woolf e Jane Austen

foto Virginia Woolf, grafologia
Virginia Woolf, grafologia

Virginia Woolf

Autrice inglese, Virginia Woolf è stata uno dei principali scrittori e saggisti britannici del XX secolo. È conosciuta sia per il suo lavoro scritto che per il suo lavoro come editore e attivista in favore dei diritti delle donne.

Woolf, nata in una famiglia benestante, ricevette la sua educazione all'interno della sua casa, un luogo frequentato dai più grandi scrittori del suo tempo, come Alfred Tennyson, Henry James o William Thackeray, tra gli altri autori, pittori, musicisti e fotografi. Nel 1912 sposa Leonard Woolf, scrittore e saggista.

Il monologo interiore che traspare dai suoi romanzi è intenso e sofferto come di certo lo è stata la sua vita, un “gomitolo” di pensieri da seguire per conoscere questa incredibile autrice che si è arresa solo alla sua depressione.

Le sue opere più famose sono la signora Dalloway (1925), Gita al faro (1927) e Orlando (1928).

Qui siamo di fronte ad una donna dotata di una faticosa complessità psicologica combattuta fra la necessità di essere lucida e una dimensione fluttuante e agitata dei suoi pensieri...

Jane Austen

Jane Austen è la scrittrice conosciuta per romanzi come Ragione e sentimento (Sense and Sensibility, 1811) e Orgoglio e pregiudizio (Pride and Prejudice, 1813)

Certamente tra le autrici inglesi più famose e conosciute e dai suoi libri sono stati tratti molti film.

Con la grafologia di Jane Austen andiamo tra sue righe e parole…

dove è possibile evidenziare una carica vitale densa, uno stimolo costante verso l’azione, coadiuvata dal dinamismo della fantasia...

Per 11 scrittori visti attraverso la grafologia vediamo la grafia di quattro autori italiani:

Roberto Saviano, Edmondo De Amicis, Gabriele D'Annunzio e Margaret Mazzantini.

Roberto Saviano

Roberto Saviano è diventato particolarmente noto con il suo libro Gomorra, dal quale è stato tratto anche un film.

Scrittore, giornalista e sceneggiatore ha raccontato la Camorra e la criminalità organizzata in senso più generale.

Ha ricevuto anche delle minacce di morte nel 2006 per il suo impegno e per questo è sotto protezione con una scorta.

Analisi grafologica della firma di Roberto Saviano ci parla dell’intelligenza che si evince dalle personalizzazioni convive e compete con il desiderio di protagonismo e di ambizione dell’autore...

Edmondo de Amicis e Teresa
Edmondo de Amicis e Teresa

Edmondo De Amicis

Edmondo De Amicis è di sicuro uno scrittore un po’ “fuori moda”, ma non dobbiamo dimenticare che molti ragazzi sono cresciuti leggendo sul suo libro Cuore.

Con la grafologia scopriamo che Edmondo de Amicis è stato un uomo forte e complesso...

Gabriele D'Annunzio

Gabriele D'Annunzio, soprannominato "il Vate", fu certo un personaggio di primo piano sia dal punto di vista storico sia da quello della letteratura.

Poeta, drammaturgo, militare, politico e giornalista fu così presente nella nostra cultura da influenzare molti usi e costumi degli italiani.

Analisi grafologica di Gabriele D’Annunzio è quella di una grafia che... occupa lo spazio con spavalda esuberanza...

Per chiudere questa nostra raccolta di 11 scrittori visti attraverso la grafologia abbiamo lasciato una donna che ha saputo conquistare un grande pubblico di lettori...

Margaret Mazzantini

Margaret Mazzantini ha vinto molti premi e fra i suoi libri sono stati molto apprezzati Il catino di zinco, Manola, Non ti muovere e Zorro. Un eremita sul marciapiede.

In grafologia la forma nella scrittura una scelta personale, è una ricerca del proprio io... Il suo gesto grafico esuberante genera una forma marcatamente disuguale segno di intelligenza flessibile, di nervosismo, di insofferenza alla routine...

Articolo di grafologia: 11 scrittori visti attraverso la grafologia

Leggi anche: Grafia e vita di Andrea Camilleri, un siciliano d.o.c.

Scritto da Consigli d'autore
23 Aprile 2019

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Quando l’arte incontra i videogiochi: un modo diverso per conoscere la bellezza

Si può restare senza fiato anche di fronte a un videogame, si può restare senza parole davanti a un gameplay, a una grafica, uno scenario. Oppure si può restare sbalorditi ed esterrefatti anche grazie ad un videogame che ci fa scoprire la bellezza, il fascino, la storia.

La relazione tra gaming e arte è stata indagata sotto diversi aspetti. C’è chi scommette sul futuro dei videogame come prodotti artistici, oppure chi si ispira al mondo dell’arte per creare il nuovo successo dell’online. Ma la frontiera più interessante è quella che consiste nell’investire nel gioco e nei videogame proprio per far conoscere l’arte. Si tratta di un meccanismo tipico della gamification e potremmo parlare di Game Based Learning, ovvero di un apprendimento che si basa sul gioco. Tra i primi a sperimentarlo c’è proprio un museo italiano: il MANN di Napoli.

Era il 2017 quando il Museo Archeologico Nazionale di Napoli aveva ideato il gioco “Father and Son”. Nato grazie all’idea di Ludovico Sollima e grazie al lavoro del game design Fabio Viola e dell’artista Sean Wenham, che ha curato la parte grafica, il gioco narrava la storia di Michael, un ragazzo che partiva alla ricerca del padre archeologo. Sulle tracce del papà, ci si avventura nel MANN di Napoli, passando per le sale di arte romana, egizia, borbonica fino ad arrivare ai giorni nostri. “L’arte nei videogame è sempre entrata - ci spiega ancora la redattrice di Gaming Report – basti pensare a tutti i giochi online ispirati a grandi opere d’arte, a grandi artisti o ad ambientazioni come il Louvre, il British Museum, i Musei Vaticani. Adesso però si inverte il paradigma: il videogioco serve per far scoprire l’arte, per far avventurare gli utenti nella bellezza. È così che il giocatore diventa anche spettatore”.

Nel nostro paese iniziative simili furono quelle del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, che sempre ad opera di Fabio Viola aveva pubblicato “Past for Future” oppure Palazzo Pitti, a Firenze, proponeva ai suoi turisti di giocare a “Il gioco dei Medici”, un’avventura investigativa tra enigmi, storia e arte, tra Raffaello e il Giardino di Boboli. E così si passa per “Le cronache umbre” del Sistema Museale di Spoleto e della Valnerina oppure per “Florence Game”, ancora una volta a Firenze, nei Musei fiorentini.

Un modo di sfruttare i videogame e il gioco online che arriva, ovviamente, dall’estero. A Londra, ad esempio, il Museo della Scienza aveva sviluppato un videogioco, “Cacciatori di tesori”, in cui era fondamentale usare la fotocamera e andare a caccia di oggetti, materiali ed elementi, oppure il Centro Pompidou, a Parigi, aveva inventato “Prisme 7”, un videogioco a 7 livelli che trasportava il giocatore nel cuore dell’arte moderna e contemporanea. “Un modo diverso per visitare i musei – conclude Chiaravalloti – ma anche di scoprire l’arte”. Che diventa un gioco, a disposizione di tutti.

Cosa sono i profumi gourmand?

Cosa sono i profumi gourmand?

Negli ultimi anni, il mondo della profumeria ha visto emergere una tendenza
sempre più marcata: quella dei
profumi gourmand. Questi profumi, noti per
evocare aromi dolci e invitanti, simili a quelli dei dessert, hanno conquistato un
pubblico sempre più vasto, attirando sia gli appassionati di fragranze che i
neofiti. Ma cosa rende questi profumi così speciali e perché stanno diventando
così popolari?
La risposta risiede nella loro capacità di evocare emozioni e ricordi attraverso
note olfattive che richiamano sapori familiari e confortanti. La parola
"gourmand" deriva dal francese e significa "goloso", un termine che descrive
perfettamente l'essenza di queste fragranze. In un mondo dove lo stress
quotidiano è all'ordine del giorno, immergersi in una nube di profumo che
ricorda il caramello, la vaniglia o il cioccolato può offrire una sensazione di
benessere e comfort.

L'origine dei profumi gourmand può essere fatta risalire agli anni '90, quando
alcune case di profumeria iniziarono a sperimentare con ingredienti dolci e
commestibili. Questi profumi, inizialmente visti come una novità, hanno
rapidamente guadagnato popolarità, diventando un elemento essenziale nel
repertorio di molte persone. Ma quali sono le caratteristiche distintive di un
profumo gourmand e cosa lo distingue da altre categorie di fragranze?

Le caratteristiche distintive dei profumi gourmand


I profumi gourmand si caratterizzano principalmente per la presenza di note
dolci e commestibili. Queste fragranze utilizzano ingredienti come vaniglia,
caramello, cioccolato, mandorla e caffè, tra gli altri. Queste note sono spesso
combinate con altri elementi per creare un bouquet olfattivo complesso e
armonioso.
Un elemento distintivo dei profumi gourmand è la loro capacità di evocare
sensazioni di piacere e comfort. Le note dolci e avvolgenti possono ricordare i
momenti felici dell'infanzia, come una torta fatta in casa o una cioccolata calda
in una giornata fredda. Questo aspetto emotivo è uno dei motivi principali per
cui molte persone si sentono attratte da queste fragranze.
Inoltre, i profumi gourmand tendono ad avere una lunga durata sulla pelle. Le
note dolci e ricche hanno una maggiore persistenza rispetto alle note fresche e
leggere, il che significa che il profumo può durare tutto il giorno, offrendo
un'esperienza olfattiva continua e piacevole.

Gli ingredienti più comuni nei profumi gourmand


I profumi gourmand si basano su una vasta gamma di ingredienti dolci e
commestibili. Tra i più comuni troviamo la vaniglia, che è forse l'ingrediente più
iconico di questa categoria. La vaniglia offre una dolcezza calda e avvolgente
che può essere sia pura che combinata con altre note per creare effetti olfattivi
unici.

Il caramello è un altro ingrediente popolare nei profumi gourmand. La sua
dolcezza ricca e burrosa può aggiungere una dimensione deliziosa a qualsiasi
fragranza. Anche il cioccolato è ampiamente utilizzato, offrendo una nota
decadente e indulgente che è irresistibile per molti.
Il caffè, con il suo aroma ricco e tostato, è spesso utilizzato per aggiungere
profondità e complessità ai profumi gourmand. Allo stesso modo, la mandorla
e il cocco sono ingredienti comuni che contribuiscono con le loro note dolci e
cremose.
Oltre a questi, molti profumieri utilizzano frutti come la pesca, la ciliegia e il
lampone per aggiungere una dolcezza fruttata e succosa alle loro creazioni
gourmand. Questi ingredienti sono spesso combinati in modi innovativi per
creare fragranze che sono tanto complesse quanto deliziose.

L'impatto emotivo dei profumi gourmand


Uno degli aspetti più affascinanti dei profumi gourmand è il loro impatto
emotivo. Queste fragranze hanno la capacità di evocare ricordi e sensazioni
profonde, offrendo un'esperienza sensoriale che va oltre il semplice odore. Per
molte persone, un profumo gourmand può essere un rifugio olfattivo, un modo
per ritrovare il comfort e la felicità nei momenti di stress.
Le note dolci e avvolgenti dei profumi gourmand possono ricordare momenti
felici dell'infanzia, come le feste di compleanno, le vacanze o i dolci preferiti.
Questo aspetto nostalgico è uno dei motivi per cui molte persone trovano
conforto in queste fragranze. Inoltre, l'aroma del cibo è strettamente legato
alle emozioni, e indossare un profumo che richiama un dessert preferito può
migliorare l'umore e offrire una sensazione di benessere.
Inoltre, i profumi gourmand possono avere un effetto positivo sull'autostima e
sulla fiducia in sé stessi. Sentirsi avvolti da un profumo delizioso e invitante può
far sentire più sicuri e a proprio agio, migliorando l'immagine di sé e il
benessere generale.

Come scegliere un profumo gourmand


Scegliere il profumo gourmand giusto può essere una sfida, data la vasta
gamma di opzioni disponibili. Tuttavia, ci sono alcuni fattori da considerare che
possono aiutare a trovare la fragranza perfetta.
Innanzitutto, è importante considerare le preferenze personali. Alcune persone
potrebbero preferire note più leggere e fruttate, mentre altre potrebbero
essere attratte da fragranze più ricche e cremose. Provare diverse fragranze e
vedere come si sviluppano sulla pelle può essere un buon modo per scoprire
cosa piace di più.
Un altro fattore da considerare è la stagione. I profumi gourmand possono
essere particolarmente piacevoli nei mesi più freddi, quando le note dolci e
avvolgenti possono offrire un comfort extra. Tuttavia, ci sono anche fragranze
gourmand più leggere e fresche che possono essere adatte per la primavera e
l'estate.
Infine, è importante considerare l'occasione. Un profumo gourmand può essere
una scelta eccellente per una serata speciale o un evento formale, ma potrebbe
essere meno adatto per un ambiente di lavoro o un incontro casual. Trovare il
giusto equilibrio tra dolcezza e sofisticazione può aiutare a scegliere una
fragranza che sia adatta a diverse situazioni.
I profumi gourmand rappresentano una categoria affascinante e in continua
evoluzione nel mondo della profumeria. Con la loro capacità di evocare
emozioni e ricordi attraverso note dolci e invitanti, queste fragranze
continuano a conquistare il cuore di molti, offrendo un'esperienza olfattiva
unica e memorabile.

Impressioni di gioco. Arte, astuzia e fortuna

Impressioni di gioco. Arte, astuzia e fortuna

L'intersezione tra arte e gioco offre una prospettiva unica sulla creatività e l'ingegno umano. Artisti come Marcel Duchamp, Cassius Marcellus Coolidge e Michael Godard hanno saputo trasformare giochi come scacchi, poker e blackjack in opere d'arte. Duchamp utilizza la strategia degli scacchi per esplorare concetti spaziali e temporali, Coolidge cattura l'intensità e il bluff del poker con i suoi cani giocatori, mentre Godard celebra la tensione e la strategia del blackjack. Ogni artista, attraverso dettagli tecnici e narrazioni visive, eleva il gioco a una forma d'arte complessa e affascinante.

Scacchi e ombre. Marcel Duchamp e il gioco come arte

Marcel Duchamp, una figura centrale nell'arte del XX secolo, ha trasformato il concetto di gioco in arte con il suo amore per gli scacchi. Nel 1913, Duchamp creò "Il Grande Vetro," un'opera complessa e astratta che incarna la strategia e la logica degli scacchi. La sua passione per il gioco non si limitava all'osservazione; Duchamp partecipava attivamente a tornei di scacchi, raggiungendo livelli competitivi. La sua immersione nella disciplina strategica si riflette nel suo lavoro, dove i movimenti dei pezzi su una scacchiera diventano metafore per decisioni artistiche e concettuali.

L'analisi delle sue opere rivela un approccio unico alla gestione dello spazio e del tempo. Duchamp esplorava come le mosse di un gioco possano influenzare la percezione del pubblico, creando un dialogo tra l'opera d'arte e lo spettatore simile alla tensione tra due giocatori di scacchi. La raffigurazione dell’interazione dinamica tra giocatore e gioco, artista e pubblico, si manifesta chiaramente nelle sue installazioni e dipinti, dove ogni dettaglio è studiato per provocare una reazione ponderata.

Un esempio lampante di questa connessione è "Portrait of Chess Players," un'opera che ritrae due individui immersi in una partita di scacchi. La tela non solo cattura l'intensità della competizione, ma mette anche in luce il delicato equilibrio tra la fortuna e l'astuzia, elementi fondamentali non solo nel gioco, ma anche nel processo creativo.

Bluff e bellezza. 'Dogs Playing Poker' di Cassius Marcellus Coolidge

Cassius Marcellus Coolidge, con la sua iconica serie di dipinti "Dogs Playing Poker," ha saputo unire umorismo, critica sociale e tecnica artistica in un'unica opera. I dipinti della serie rappresentano cani antropomorfizzati intenti a giocare a poker, catturando momenti di bluff, i tratti della loro personalità e i momenti tensione e complicità che caratterizzano il gioco.

Ogni dettaglio nelle opere di Coolidge è accuratamente studiato per evocare l'atmosfera di una vera partita di poker. L'uso sapiente della luce e delle ombre crea un senso di intimità e complicità tra i giocatori canini, mentre le espressioni facciali e le posture riflettono le strategie e le emozioni tipiche del gioco. La scelta dei cani come protagonisti aggiunge una dimensione di leggerezza e ironia, ma non diminuisce l'accuratezza con cui vengono rappresentate le dinamiche del poker.

Il quadro "A Friend in Need," forse il più celebre della serie, illustra magistralmente un momento di bluff. Due bulldog colludono, uno passando una carta all'altro sotto il tavolo, mentre gli altri cani sono ignari del trucco. Tale dettaglio non solo mostra la maestria tecnica di Coolidge nella rappresentazione del movimento e della trama, ma anche la sua comprensione profonda delle strategie di bluff nel poker.

Il successo duraturo di "Dogs Playing Poker" risiede nella combinazione di abilità artistica e osservazione acuta delle interazioni sociali. Coolidge, mediante la sua maestria tecnica nella rappresentazione del movimento e della trama, riesce a trasformare una scena apparentemente banale in una finestra sul complesso mondo del gioco e, per estensione, sulle sfumature della condizione umana.

Il Fascino del blackjack. 'Jack & Coke' di Michael Godard

Michael Godard, maestro dell'arte contemporanea, cattura l'essenza e l'emozione del blackjack nella sua opera "Jack & Coke." Con una tecnica raffinata e un'attenzione meticolosa ai dettagli, Godard trasforma un semplice bicchiere di Jack and Coke e due carte da gioco in un simbolo del brivido e della strategia insiti nel gioco.

La composizione dell'opera è studiata per evocare l'ambiente vibrante di un casinò. Il bicchiere di Jack and Coke, con il ghiaccio traslucido e le bollicine che salgono, non è solo un elemento decorativo, ma un richiamo sensoriale che trasporta lo spettatore in una serata di gioco. Le carte, un jack di picche e una regina di cuori, sono rappresentate con una precisione che riflette l'attenzione del giocatore per ogni dettaglio durante una partita.

Godard utilizza colori vividi e contrasti marcati per mettere in risalto i componenti chiave del dipinto, rendendo ogni elemento immediatamente riconoscibile e carico di significato. L'illuminazione, che sembra provenire direttamente dalle luci al neon di un casinò, aggiunge un tocco di realismo e intensifica l'atmosfera elettrizzante dell'opera.

L'opera "Jack & Coke" non è solo una rappresentazione visiva del blackjack, ma una celebrazione dell’astuzia e della strategia che il gioco richiede. Ogni dettaglio, dalla trasparenza del bicchiere alle texture delle carte, è pensato per enfatizzare la dualità del blackjack: un gioco che combina fortuna e abilità in un equilibrio perfetto. L'opera evoca l'emozione del brivido, la strategia nel gestire il bankroll del blackjack e la suspense di ogni mano giocata, rendendo omaggio all'intrigante equilibrio tra fortuna e abilità.

Conclusione

L'esplorazione dell'intersezione tra arte e gioco rivela come le strategie, le emozioni e le dinamiche psicologiche dei giochi si riflettano e si amplifichino nelle opere d'arte, offrendo un vero e proprio reportage di viaggio attraverso la cultura e la psiche umana. Le loro opere non sono solo un'ode al poker, ma un tributo all'arte della narrazione visiva, dimostrando come l'arte possa catturare e amplificare le sfumature di un gioco di strategia, trasformandolo in una riflessione profonda e divertente sulla natura dell'inganno e della bellezza nel gioco e nella vita.

L’Italia è il Paese dei cellulari: più smartphone che abitanti

In Italia ci sono più cellulari che abitanti. E se la nostra popolazione cala, gettando ombre grigie sul futuro dell’economia, in particolar modo per pensioni e occupazione, sale incessantemente la quota degli smartphone.


78 milioni e 190 mila. A tanto ammontano i dispositivi mobili nel nostro paese, vale a dire il 132% della popolazione, che si assesta intorno ai 58 milioni e 960 mila. A dirlo è il report Digital 2023 curato da
We Are Social, che analizza anche l’utilizzo che gli italiani fanno del cellulare: tanti social, tantissimi video e una bella dose di marketing digitale.


Per cosa si usa il cellulare?


“Cala l’utilizzo di computer (desktop e laptop) e tablet – ha spiegato Matteo Starri, Research e Insight Director di We Are Social - sia in volume sia in share in rapporto al traffico totale, in virtù di una sostanziale assenza di variazioni per quanto riguarda l’utilizzo dei dispositivi mobili, che arrivano al 52% di share”. Ma per cosa si utilizza il cellulare? Al primo posto c’è lo streaming di film o serie tv sulle piattaforme (Netflix, Amazon Prime o Disney Plus in prima linea) davanti all’ascolto di musica online (soprattutto su Spotify e su Youtube). Se al terzo posto troviamo l’utilizzo di app mobile come principale utilizzo dello smartphone, al quarto troviamo il gaming.


"Il gaming mobile, combinato con l'intelligenza artificiale, ha rivoluzionato il modo di giocare, offrendo esperienze altamente personalizzate soprattutto per i giovani. Gli smartphone hanno superato i computer come dispositivi principali per il gioco online, mentre l'IA ottimizza la personalizzazione delle piattaforme, analizzando le preferenze dei giocatori per offrire contenuti su misura. Questa sinergia tra mobile e IA non solo rende il gioco più coinvolgente, ma aumenta anche la fedeltà degli utenti e i ricavi degli operatori del settore", ci racconta Silvia Urso, redattrice di Giochidislots, che recentemente ha analizzato questa relazione tra smartphone e gaming all’interno di un focus pubblicato sul blog.


“Sia i principali giochi online, sia le slot online, sono ormai sbarcati in pianta stabile sugli smartphone, riuscendo così da un lato a soppiantare pc e tablet, dall’altro ad ampliare in una maniera mai vista prima il proprio pubblico”, conclude l’esperta di Giochidislots.


La carica dei social


Con oltre 43 milioni di utenti e un tempo medio di utilizzo di quasi 2 ore al giorno, sono ancora i social media a detenere la palma del contenuto più utilizzato su mobile. E il primo social allora non può che essere WhatsApp, il mezzo principale per mandare messaggi e ormai anche per chiamare e videochiamare. Qui viaggiano le chat con i nostri amici e parenti, ma anche i gruppi di lavoro e le comunicazioni ufficiali, grazie alle nuove funzionalità delle community. Il podio è invece completato da Facebook in seconda posizione e da Instagram. Subito dopo, in ordine, troviamo: Messenger, Telegram, TikTok, Pinterest, X (il vecchio Twitter), Linkedin, Skype e poi, a percentuali di molto più basse, Snapchat, Discord e Reddit.


Interessante guardare anche alle motivazioni per cui si usano i social. Al primo posto c’è la volontà di leggere nuove storie, davanti a passare il tempo e a rimanere in contatto con amici e parenti. Attenti però anche a queste ragioni, messe sempre in evidenza da We Are Social e Meltwater: trovare ispirazioni e contenuti, postare e condividere aspetti della propria vita, guardare live streams, seguire personaggi famosi, in particolare per quanto riguarda lo sport.


Tutto questo comodamente dal palmo di una mano, senza dover accendere il computer e senza dover neppure uscire di casa. Perché il nostro mondo, ormai, è tutto a portata di dito.