La prunella, rivale del medico

La prunella, della famiglia delle Labiate è classificata come prunella vulgaris L. le sue virtù in un detto irlandese la rendeno rivale del medico

Tra le tante specie botaniche che meriterebbero studi fitoterapici più approfonditi, con conseguenti esperimenti clinici, dobbiamo citare senz'altro la prunella, che appartiene alla famiglia delle Labiate e che è stata classificata come prunella vulgaris L.

Purtroppo sono ancora troppo pochi gli erbari di erboristeria che la inseriscono e che l’illustrano.

La prunella, prunella vulgaris L.

 La prunella, prunella vulgaris L.
La prunella, prunella vulgaris L.

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Se in tedesco viene chiamata bräune, a indicare che quest’erba aveva fama di lenire le scottature e i danni causati alla pelle dall'abbronzatura, nel mondo anglosassone prende il nome di self-heal o all-heal (che potremmo tradurre come “salute fai da te” o “tutta salute”), per la sua reputazione di cicatrizzante, in grado di far rimarginare qualsiasi ferita.

Nelle campagne inglesi, familiarmente è anche indicata come Hercules’ woundwort (ossia “erba ferita di Ercole”) perché, secondo il mito, quest’eroe ne apprese le virtù curative dal centauro Chirone.

In Irlanda, invece, la prunella è detta ceannbhán beag, ovvero “piccolo capolino bianco” perché, sebbene abbia fiori blu-violetti, nell'Isola di Smeraldo è anche frequente la varietà a corolle bianche o rosate. E negli Stati Uniti è conosciuta con il poetico appellativo di heart of the earth, ossia “cuore della terra”.

Tutti i nomi della prunella (prunella vulgaris L)

Tutti i nomi della prunella (prunella vulgaris L)
Tutti i nomi della prunella (prunella vulgaris L)

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Si tratta di una specie erbacea, con steli a sezione quadrata (tipica delle Labiate) che si dispongono in modo ascendente, la quale non supera i trenta centimetri di altezza:

anche se il nome potrebbe trarre in inganno, non ha nulla a che vedere con i pruni.

La radice è costituita da uno stolone.

fiori di Self-heal o All-heal
fiori di Self-heal o All-heal

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Le foglie sono ovate, peduncolate, con il margine netto e intero.

L’infiorescenza è costituita da un verticillo apparente, a forma di capolino, che contiene fiori lunghi anche più di un centimetro, dal calice bilabilato (a doppio labbro:

da qui il nome Labiate per la famiglia);

essi sbocciano già a giugno ma la fioritura si protrae sino a novembre.

Diffusione e principi attivi della prunella

Diffusione e principi attivi della prunella
Diffusione e principi attivi della prunella

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La prunella è diffusa in tutto il mondo, soprattutto in Europa e nelle aree temperate dell’Asia, assai frequente in pascoli, boschi e prati o lungo strade e fossati.

Secondo la medioevale teoria della signatura, che faceva corrispondere la morfologia di una pianta a quella della parte del corpo umano che sarebbe stata atta a guarire, la forma a falce o a roncola di ogni singolo fiorellino suggeriva che aiutasse a cicatrizzare le ferite da taglio che i contadini, lavorando, si causavano sulle mani o sugli arti in genere.

E un antico detto irlandese la rende addirittura rivale del medico:

Doctors are unnecessary if one has self-heal.

Ma i principi attivi ne giustificano il favore popolare che pare non sia mai stato smentito?

La prunella contiene tannini, sostanze amare, flavonoidi in abbondanza, acidi rosmarinico, ursolinico, oleanolico e betulinico, e resine.

La presenza di saponine, però, consiglia di non eccedere nell'uso interno, bevendo quindi la tisana con moderazione,

sebbene abbia dimostrato proprietà interessanti per i disturbi alle vie aeree (tosse, raffreddore, forme influenzali), per i disturbi

gastrointestinali anche ulcerosi e quale vermifugo.

In questo caso sarebbe meglio rivolgersi a un medico naturalista e farsi consigliare le dosi per il rimedio omeopatico a base di prunella.

Per quanto riguarda l’uso esterno, al contrario, sono state confermate le sue proprietà cicatrizzanti.

Il decotto – che si ottiene facendo bollire un cucchiaio raso di droga essiccata in mezzo litro d’acqua per un quarto d’ora e lasciando in infusione per almeno altri dieci minuti – è utile come collutorio per le stomatiti della bocca (herpes), per disinfettare la gola se gargarizzato, per lavande se si ha contratto un’infezione genitale e, applicato in compresse di garza, per dare sollievo a chi soffre di infiammazioni oculari.

Su piaghe e ferite, oltre al decotto, si può spalmare il succo della pianta fresca.

Alcuni studiosi ne sostengono persino le virtù antivirali: mai come oggi sarebbe necessario approfondire la prunella, che tinge di verde e di viola i prati d’Irlanda.

Foto da Pixabay, Wikipedia. Elaborazioni immagini della prunella Caffèbook.it