Il castagno, prodigio d’autunno

Il castagno è un albero nobile e maestoso, che può raggiungere i 30 metri d’altezza. Appartiene alla famiglia delle Fagacee, come il faggio, ed è stato classificato quale, Castanea sativa Mill.

Il Castagno, Castanea sativa Mill

Il Castagno, Castanea sativa Mill
Il Castagno, Castanea sativa Mill

Lo conosciamo tutti come un amico di vecchia data ma ve ne forniamo ugualmente un piccolo ritratto:

le sue foglie sono grandi, allungate e lanceolate, dal margine dentato, leggermente spinoso.

I fiori, che sbocciano da giugno a luglio, sono riuniti in lunghi amenti e si dividono in maschili, che compaiono a ciuffi, e femminili che si situano da 1 a 3 alla base dell’infiorescenza stessa e che hanno in comune un'unica cupola papillosa, quella che, a maturazione del frutto, diventa fittamente spinosa e costituisce il cosiddetto riccio. Esso contiene da 1 a 3 frutti, dalla caratteristica cuticola lignea lucida e dalla sfumatura marrone dorata.

La Castagna e il riccio
La Castagna e il riccio

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I rami giovani si presentano bruno-rossastri e la corteccia, dapprima brillante e liscia, con il tempo s’inspessisce e si fessura profondamente, assumendo anche una tinta più scura.

La pianta del Castagno

La pianta del Castagno
La pianta del Castagno

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Originario dell’area mediterranea, già in epoca preistorica il castagno si diffuse nelle regioni temperate del resto d’Europa. Predilige come habitat i terreni profondi, permeabili e freschi, quelli in cui attecchiscono altrettanto bene l’erica, la felce o la ginestra.

Tra le curiosità, possiamo ricordare un antico gioco, abbastanza noto tra i bambini delle Isole Britanniche. I ragazzi legano una stringa a una castagna e la fanno oscillare contro le stringhe degli avversari. Se il laccio o la castagna stessa si rompono, si viene eliminati. Vince di conseguenza chi riesce a mantenerli più a lungo intatti.

In Irlanda, invece, la castagna è l’amuleto delle fanciulle innamorate. Riunendosi in crocchio nelle sere d’autunno, ne gettano una per ciascuna nel fuoco del camino, attribuendo a ogni castagna un nome maschile.

Spesso si recita anche la formula:

Maidens, name your chestnuts true,
The first to burst belongs to you!

Perché sono convinte che il ragazzo il cui nome corrisponde a quello della prima castagna che prende fuoco, allo stesso modo s’infiammerà d’amore per la giovane che lo ha invocato. Naturalmente riportiamo questo piccolo rito popolare quale simpatico aneddoto, senza essere persuasi della sua efficacia.

Castanea sativa Mill i principi attivi del Castagno: foglie e frutto

Castanea sativa Mill i principi attivi del Castagno: foglie e frutto
Castanea sativa Mill i principi attivi del Castagno: foglie e frutto

Dal punto di vista fitoterapico, le foglie del castagno contengono diversi principi attivi:

flavonoidi, tannini, pectine, zuccheri, resine e sostanze grasse.

In leggero decotto – si mettono due cucchiai rasi di droga essiccata in mezzo litro d’acqua, si fa bollire per 5-10 minuti, si lascia riposare per un quarto d’ora, si filtra, si dolcifica a piacere e si beve lungo la giornata – rappresentano un buon espettorante e calmante della tosse.

La Castagna, frutto del Castanea sativa Mill (Castagno)

La Castagna, frutto del Castanea sativa Mill (Castagno)
La Castagna, frutto del Castanea sativa Mill (Castagno)

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Ma sono soprattutto le castagne la vera ricchezza che ci dona questa pianta. Esse hanno una composizione simile a quella del frumento tanto che, per secoli, prima dell’introduzione della patata quale alimento, le castagne hanno sfamato intere popolazioni. E già Galeno le suggeriva come cibo salutare.

Contengono glucidi quasi per il 40 % (amido) e poi acqua, protidi, lipidi, vitamine (C e B), oligoelementi quali potassio, ferro, rame, zinco, manganese, magnesio, fosforo, zolfo, sodio e calcio.

Sono pertanto energetiche, rimineralizzanti, antianemiche, antisettiche e rappresentano un buon tonico muscolare, nervino e venoso.

Sono molto nutritive, tanto che forniscono circa 200 calorie ogni 100 grammi:

per questo sono raccomandate agli sportivi, a chi svolge lavori pesanti, ai bambini, agli anziani, ai convalescenti, ai soggetti anemici e a chi soffre di astenie fisiche o intellettuali.

Sono invece controindicate per i diabetici.

Per conservare al meglio le virtù nutritive delle castagne, uno dei metodi di cottura più sani è quello delle caldarroste.

Desideriamo, tuttavia, consigliarvi due ricette antiche che speriamo possiate gradire, per gustare questi speciali frutti d’autunno in zuppa e in marmellata.

Zuppa Contadina di Castagne

Ingredienti (dosi per 4 persone)

  • Un chilogrammo di castagne;
  • un bicchiere di latte;
  • mezz'etto di burro preferibilmente salato;
  • un rametto di salvia;
  • un gambo di sedano;
  • una carota;
  • qualche foglia d’alloro;
  • un ciuffo di prezzemolo;
  • un paio di steli di maggiorana;
  • sale marino integrale q. b.;
  • alcune fette di pane casereccio per guarnire.

Preparazione

Mondate le castagne strofinandole con un canovaccio umido. Con un coltellino affilato, togliete loro la buccia coriacea, lasciando invece il tegumento peloso che le riveste.
Dopo averli lavati, preparate il brodo con gli aromi e le verdure che vi abbiamo indicato.

Quando bolle, salatelo e immergetevi le castagne. Fatele cuocere finché, pungendole con i rebbi di una forchetta, vi sembreranno tenere ma non disfatte, quindi spegnete il fuoco e recuperatele con una schiumarola.

Privatele della seconda pelle e schiacciatele nel passaverdura insieme con la carota, con il gambo di sedano, con la salvia e con il prezzemolo.

Ponete sulla fiamma un tegame capace, fatevi scaldare il burro in modo che si sciolga senza friggere e versatevi il passato di castagne

Aggiungete il bicchiere di latte e diluite a poco a poco con il brodo di cottura delle castagne, sino a ottenere una crema vellutata e non troppo liquida. Fate sobbollire per una decina di minuti.

Nel frattempo, ripartite le fette di pane casereccio (che può essere sostituito da pane di segale, di grano saraceno, d’avena, etc.) in dadini delle dimensioni d’una moneta

Stendetene uno strato in una pirofila, senza sovrapporli, e tostateli per 5 minuti nel forno già caldo, alla temperatura di 180° C.

Versate la zuppa fumante in scodelle rustiche e cospargetela con i dadini di pane dorati e croccanti. Servite subito.

La ricetta, che utilizza ingredienti celtici per eccellenza, è perfetta per una cena autunnale, quando s’avvertono i primi freddi e le giornate si fanno più corte.

Marmellata di Castagne

Ingredienti

  • 900 grammi di polpa di castagne;
  • 900 grammi di zucchero di canna;
  • una stecca di vaniglia;
  • 2 cucchiai da minestra di rum;
  • acqua q. b.

Preparazione
Quante castagne ci vogliono per fare una buona marmellata? Purtroppo non è facile stabilirlo a priori perché il peso che ne occorre per eseguire questa ricetta si determina dopo averle cotte e sbucciate.

Una volta raccolte, utilizzate subito le castagne senza lasciarle rinsecchire. Pulitele accuratamente, strofinandole con un canovaccio umido. Fatele lessare in acqua salata per poco più di mezz’ora.
Tagliatele a metà mentre sono ancora calde e fumanti.

Mediante un cucchiaino dal manico rigido, estraete da ciascuna di esse la polpa e ammassatela in una pentola d’acciaio inossidabile

Continuate sino a quanto non avrete ottenuto un peso che s’aggira sui 900-1000 grammi.
Schiacciate le castagne cotte con i rebbi d’una forchetta per ricavarne una purea farinosa ma omogenea

Aggiungete una pari quantità di zucchero di canna e la vaniglia.
Ponete a cuocere su fiamma dolce per una ventina di minuti, rimestando di continuo con un cucchiaio di legno

Se la composta vi sembra troppo spessa, per renderla più morbida e corposa potete aggiungere a più riprese piccoli sorsi d’acqua.

Per donare alla marmellata un sapore maggiormente aromatico, incorporate in essa due cucchiai di rum prima che la cottura giunga al termine.
Appena pronta, invasatela ma aspettate che raffreddi per tappare ermeticamente i barattoli.

A questo punto non vi resta che sterilizzare i vasi per almeno trenta minuti.
Semplice, non è vero? La marmellata di castagne è forse la più ghiotta fra tutte e ha il vantaggio di essere di facile preparazione.

Foto da Wikipedia, elaborazione CaffèBook.it