Il prezzemolo: altro che aroma da cucina!
Pianta aromatica della famiglia delle Ombrellifere, il prezzemolo vanta addirittura tre nomi botanici, a causa di una differente classificazione:
Petroselinum crispum Hill., Petroselinum sativum Hoff. e, infine, Petroselinum hortense Auct.
Ma si tratta sempre della stessa specie che ben conosciamo e che utilizziamo volentieri in cucina, dalle foglie verde brillante, bipennate o tripennate con tre segmenti triangolari, che tra giugno e luglio mostra i suoi corimbi di fiori piccini, tra il giallo e il verdognolo e i cui steli possono raggiungere sino al metro d’altezza.
Il Prezzemolo |
Coltivato fin dall’antichità in area mediterranea, il prezzemolo gode a dire il vero di una fama ambigua.
Ciò è dovuto al fatto che nuoce alle donne gravide, le quali lo bandiscono giustamente dalla loro alimentazione perché provoca contrazioni uterine.
Da qui sono derivate convinzioni popolari che hanno spesso sconfinato nella magia.
È di cattivo augurio, ad esempio, se cogliendone uno stelo si pronuncia il nome di una persona che ci è invisa.
Si dice, inoltre, che il diavolo stesso ne impedisca la germinazione.
Per questo nelle Isole Britanniche e in Irlanda, in particolare, la semina avviene per tradizione nel giorno di Venerdì Santo, tra le ore dodici e le quindici, quando Cristo muore in croce, perché evidentemente Satana è distratto da altre occupazioni…
Più simpatica è senz’altro la credenza d’accordare al prezzemolo, o al vino con esso aromatizzato, poteri afrodisiaci così strabilianti da far ritenere, in tutto il mondo celtico, che i bambini nascano sotto le piante di prezzemolo, proprio come da noi si afferma che si trovino sotto i cavoli.
Il prezzemolo: le sue proprietà
In fitoterapia, il prezzemolo è considerata una specie straordinaria che, in virtù dei suoi principi attivi, possiede un lungo elenco di proprietà.
- Innanzi tutto pochi sanno che è quattro volte più ricco di vitamina C dell’arancia e contiene anche vitamina A e B, insieme con minerali preziosi come il ferro, il rame, il calcio, il fosforo, il potassio, il magnesio, il manganese, il sodio, lo zolfo e lo iodio.
- È un ottimo diuretico e disinfettante delle vie urinarie, depurativo e vasodilatatore e giova in caso di anemia, di dolori mestruali, di nevrosi, di reumatismi o di gotta, di flatulenza e di parassiti intestinali.
- Il decotto di prezzemolo, versato caldo su una scorza di limone tritata, serve persino per far passare una sbronza da pub…
Come si prepara il decotto di prezzemolo?
Del prezzemolo come droga medicinale si utilizza tutto, tanto le foglie, quanto le radici o la semenza.
- Se ne prendono 2 cucchiai rasi per mezzo litro d’acqua fredda,
- si pone in un pentolino e si porta a bollore.
- Si spegne il fuoco dopo circa cinque minuti e si tiene in infusione, coprendo con un coperchio, per altri quindici minuti.
- Si beve lungo la giornata, meglio prima dei pasti.
Anche per uso esterno, il prezzemolo è un vero portento:
la lozione che si ricava dal suo succo schiarisce le lentiggini delle donne irlandesi, disinfetta i brufoli e combatte le infezioni oftalmiche, oltre che il gonfiore alle palpebre e le borse sotto gli occhi; ha azione antisettica e cicatrizzante sulle ferite e lenisce le punture d’insetti.
Applicato sulle gengive, reca sollievo in caso di nevralgia.
In estate la lozione di prezzemolo si trasforma in un fantastico doposole,
rimediando i danni di quello che gli abitanti dell’Isola di Smeraldo chiamano bolg-le-gréin, che letteralmente significa “un pieno di sole” e che riassume il piacere di stare in spiaggia ad abbronzarsi.
Purtroppo, se l’epidermide non è stata adeguatamente protetta, oltre al fastidio delle scottature può conseguirne qualche macchia di pelle antiestetica e, soprattutto, difficile da eliminare.
Tuttavia, se vi armate di pazienza, con la lozione di prezzemolo si otterranno risultati apprezzabili.
Non resta che suggerirvi la sua ricetta.
La ricetta della lozione di prezzemolo:
Procuratevi un bel ciuffo di prezzemolo fresco, pari al peso di 60-70 grammi.
Pestatelo nel mortaio o trituratelo grossolanamente e, raccogliendo anche il succo fuoriuscito, mettetelo in un pentolino che contenga già mezzo litro d’acqua.
Portate a bollore e lasciate cuocere per un paio di minuti.
Fate riposare per una mezz’oretta.
Filtrate con un colino a maglia fitta e versate nell’infuso ottenuto il succo di mezzo limone.
Conservatelo in frigorifero per alcuni giorni e rinnovatelo non appena presenterà schiuma in superficie.
Questo preparato vi servirà per le macchie di pelle comparse in estate e, se avrete la costanza di persistere per almeno un mese, sarete ricompensati dalla loro attenuazione.
Vi sareste aspettati tutto ciò dall’erba preferita dai gastronomi?
Se volete scoprirlo in una ricetta con tarassaco e birra...
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