Come si fa un decotto in fitoterapia ed erboristeria

Parlare di decotto, tisana, infuso e tè significa parlare di metodi di estrazioni dei principi curativi delle varie piante medicinali.

Prima di tutto è necessario fare una distinzione fra fitoterapia ed erboristeria.

Si tratta di una distinzione dovuta alla pratica e ai luoghi in cui troviamo i vari prodotti.

Entrambe prendono avvio dalle piante, ma la fitoterapia ha finalità terapeutiche per cui i prodotti vanno considerati come veri e propri farmaci e si acquistano in farmacia.

I prodotti che incontriamo in erboristeria, pur conservando i principi attivi, per una minore concentrazione e per come vengono venduti sono principalmente intesi come prodotti di cosmesi o nutritivi.

Fitoterapia o Erboristeria, alcune cose da non dimenticare:

Decotto: rosmarinoI prodotti di fitoterapia o all’erboristeria sono complementari alle cure mediche e queste non devono in ogni caso essere ignorate, ma va sempre seguito il consiglio medico

Naturale non significa innocuo:

dobbiamo sempre chiedere consiglio ai farmacisti esperti in fitoterapia per i trattamenti terapeutici.

Anche i decotti, le tisane, i tè o gli infusi devono essere assunti con attenzione e nelle giuste dosi.

Alcuni estratti, proprio in base alle piante utilizzate, sono da considerarsi con attenzione, per chi ha problemi di pressione, per le donne in attesa e per chi soffre di allergie o patologie.

Cos'è un decotto?

Le definizioni di decotto sono molteplici.

Il decotto è una pozione che si ottiene facendo bollire nell'acqua delle parti di piante medicinali per realizzare una bevanda medicamentosa.

Il decotto è diverso dall'infuso, dal tè e dalla tisana sia per le parti utilizzate sia per per il procedimento.

Nel decotto non si usano le parti delle piante in cui i principi attivi sono termolabili proprio perché l'acqua deve bollire a lungo, ma si usano le parti più dure delle piante:

radici, semi, bacche, corteccia o legno.

Aggiungiamo che il decotto fa parte degli idroliti, cioè è una soluzione acquosa che si ottiene sottoponendo la droga ad un'estrazione con l'acqua.

Come si fa un decotto?

Per fare un buon decotto la parte di pianta scelta viene messa in acqua fredda, portata in ebollizione e fatta bollire a lungo e a fuoco lento in un pentolino che deve essere mantenuto coperto.

Finita l’ebollizione, si fa riposare.

Prima di berlo si deve filtrare il contenuto.

A differenza che nelle tisane ( nelle quali si mescolano diversi tipi di erbe) nel decotto di solito si usa solo un tipo di pianta.

Molto utilizzati sono i decotti di:

zenzero, rosmarino, foglie d’ulivo, carciofo, menta, verbena, valeriana, rosa canina.

Quanto tempo serve per fare un decotto?

Il tempo per fare un decotto può variare molto dai cinque minuti fino alla mezz’ora, dipende dalla parte utilizzata e dalla pianta.

Naturalmente bisogna considerare che occorre lasciare del tempo al preparato anche per intiepidirsi, dieci o quindici minuti possono bastare, prima di passarlo attraverso un colino e berlo.

Il significato del termine decotto

L’etimologia del termine risale ad un periodo tra il 1350 e il 1400 e viene dal participio passato del verbo latino decoquere (che significa ridursi), “de” che significa "da", più “coquere” diventato "cuocere".

Preparazione del decotto e alcune accortezze.

Come si fa un decottoPer preparare un decotto dobbiamo disporre di un pentolino che possiamo tenere coperto, un colino e più, naturalmente, le tazze nel quale lo metteremo per intiepidirlo e poi berlo.

Per una corretta decozione le piante medicinali o droghe, devono essere poste sul fondo del pentolino e quindi coperte d’acqua.

Le quantità della pianta officinale e dell’acqua dipendono dalla ricetta del decotto che abbiamo deciso di fare.

Il tutto deve poi essere portato ad ebollizione e lasciato sobbollire per un tempo che varia, anche questo, a seconda delle droghe prescelte.

La durata, come detto in precedenza può essere dai cinque ai trenta minuti.

Il decotto appena pronto deve essere filtrato con il colino e versandolo nella tazza per lasciarlo intiepidire.

È opportuno tenere coperta la tazza, magari con un piattino, per non perdere i principi attivi benefici contenuti nella bevanda.

Se ne possono prendere anche più tipi e più volte al giorno (seguendo i consigli di un esperto o medici, a seconda delle patologie):

tutto dipende dal problema di cui ci si sta prendendo cura e dal tipo di principio che si sta assumendo.

I decotti possono avere effetti espettoranti, lassativi, possiamo curarci la tosse o il mal di gola e possono essere assunti anche a scopo rigenerante e vivificante.

I principi attivi presenti nel preparato di solito vengono assunti come bevanda per uso interno, ma possono essere utilizzati per usi esterni nella preparazione di impacchi imbevendo del cotone o delle garze da applicare sulla pelle ad uso topico per il lavaggio di ferite o nei pediluvi.

Se siete interessati leggete anche: I 15 decotti più utilizzati, le proprietà e gli usi.

Potrete trovarvi i decotti erbe medicinali che hanno virtù che li rendono antibiotici e antibatterici naturali fino ad essere digestivi o rilassanti, passando per quelli utili a chi vuole migliorare la propria pressione arteriosa o il colesterolo e... tanto altro.

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