Camille Claudel: L'abbandono di un sogno per amore

La bellezza del suo lavoro artistico e lo stesso talento di Camille Claudel furono sempre oscurati dal rapporto burrascoso che ebbe con il suo mentore e amante Auguste Rodin.

Un amore malsano in cui il grande scultore non comprese i sentimenti profondi di una donna che avrebbe dato la sua esistenza per lui.

Con promesse non mantenute di amore eterno, Rodin tenne la sua giovane studente al suo fianco, nonostante non volesse mai abbandonare la sua vera compagna, Rose Beuret.

Sul piano artistico, nonostante Camille fosse all'altezza del maestro e creasse sculture di alto valore, aveva, probabilmente, meno capacità di Rodin e molti sostennero fosse il vero autore delle opere, altri, in seguito, credettero invece che l’appropriazione avvenne in senso contrario.

Come in molti altri casi, non solo nell’arte anche nelle scienze (si pensi a Lise Meitner, a Mary Anning, a Sophie Germain) è più che probabile che se Camille Claudel fosse nata un uomo, ben altri sarebbero stati i suoi riconoscimenti.

Camille Claudel, l'amore per la scultura

Camille Claudel
Camille Claudel

Camille Claudel nacque l'8 dicembre 1864 a Fère-en-Tardenois, nell'Aisne.

Sin da piccola le piaceva modellare l'argilla come se fosse un gioco.

Ma quanto era iniziato per divertimento finì per mostrare la sua grande capacità di riflettere in quei materiali inerti i volti dei suoi cari.

La mera distrazione della bambina divenne una passione che non piacque affatto alla sua famiglia, che desiderava per la ragazza un percorso di vita più adatto al suo tempo esclusivamente diretto verso la cura della casa.

La giovane aspirante scultrice trovò la sua opportunità quando la famiglia Claudel si trasferì a vivere a Parigi.

Era l'anno 1881 e Camille aveva diciassette anni.

Con l'aiuto del fratello, che fu sempre il suo principale sostegno, che sarebbe diventato il famoso scrittore Paul Claudel, fu ammessa all'Accademia d'Arte diretta da Alferd Boucher, dove insegnava un famoso scultore: era Auguste Rodin.

Presto il Maestro notò il talento artistico della giovane Camille e la incorporò, senza esitazione, nel suo gruppo di lavoro.

Da alunna presto ne divenne la musa, scandalizzando la madre tradizionalista.

Il volto di Camille Claudel cominciò ad apparire costantemente nelle opere di Rodin.

Da musa ad amante il passo fu breve e così divenne la compagna del grande scultore che accompagnava agli incontri artistici della capitale. Imparò l'arte di scolpire e raggiunse, e per alcuni superò, il talento di Rodin.

Furono anni di vasta creazione artistica della scultrice Camille e che, tuttavia, fu bersaglio di commenti malevoli che metteva in discussione la sua capacità artistica.

L'ombra del maestro era troppo lunga e molti pensavano che le sue grandi creazioni fossero opera di Rodin o che fossero comunque fatte con il suo aiuto.

Camille Claudel, L'Abbandono di un sogno

Camille Claudel, L'abbandono, Sakountala
Camille Claudel, L'abbandono

Era impensabile che questa giovane donna bella e fragile potesse creare sculture come la bella Sakountala.

L'opera fu realizzata in varie versioni:

La prima fu chiamata Sakountala, ed era ispirata ad una leggenda indù che racconta dello sfortunato amore tra Sakountala e il re Duchmanta Rey che, caduto in ginocchio, fonde il viso in un bacio implorando perdono per non averla riconosciuta come amante e non aver riconosciuto suo figlio.

Nella versione in marmo divenne Vertumno e Pomona e faceva riferimento all’amore fra le due divinità antiche.

Quando la scultura venne realizzata in bronzo prese il nome di L'abbandono.

In qualche modo le tre versioni riflettono il dolore e l'amore burrascoso vissuto dalla scultrice con il suo crudele amante Rodin, e alcuni dicono che potrebbe essere la risposta di Camille alla scultura del Maestro "Il bacio" a cui aveva collaborato.

Camille Claudel e François-Auguste-René Rodin, fine di un amore

Fra Camille Claudel e François-Auguste-René Rodin il rapporto si fece burrascoso.

Camille Claudel: mentre scolpisceCamille era follemente innamorata dell'uomo, ma odiava che ricevesse riconoscimenti pubblici e lodi costanti sulle commissioni eseguite e in tutte le manifestazioni, mentre a lei non era permesso sfuggire al cliché di straordinaria studente.

La rottura definitiva avvenne nel 1898, quando Camille si rese conto che le promesse di amore di Rodin erano parole vuote e che non avrebbe mai lasciato la moglie Rose.

Per Camille Claudel iniziò un periodo ossessivo di creazione da cui nacquero alcune delle sue sculture più famose.

Camille Claudel, biografia di un talento rinchiuso

Rinchiusa per anni nel suo appartamento, Camille Claudel finì per impazzire.

Nel 1905, le sue paure iniziarono ad emergere: distruggeva sistematicamente tutte le sue creazioni, tra cui una serie di busti per bambini. Anni prima aveva perso un bambino il cui padre, Rodin, gli aveva chiesto di abortire.

Quando suo padre morì nel 1913, Camille Claudel si sentì completamente sola. Suo fratello, che era nella lontana Cina come diplomatico, non poteva consolarla o salvarla dalla sua tragica fine.

Una fine che fu condotta da sua madre che la fece rinchiudere in un manicomio, la diagnosi ufficiale era la mania della persecuzione e manie di grandezza.

Le lettere scoperte anni dopo rivelano una donna sana di mente che fu manipolata e maltrattata dal suo ambiente.

Camille Claudel finì i suoi giorni nella casa di cura sola, isolata e dimenticata da tutti. Il 19 ottobre 1943, la sua lunga penitenza terminò, come lei la definì, dopo trent'anni di ingiusta detenzione.

Auguste Rodin era morto molti anni prima, nel 1917.

Mentre il suo corpo riposa accanto a quello della moglie, il suo lavoro, paradossalmente, rimane accanto a quello della sua amante Camille Claudel, il Museo Rodin è quello che oggi raccoglie il maggior numero di opere della scultrice.

Foto L'Abbandono di Camille Claudel di Michael Sean Terretta Musée Rodin