Benessere ed assertività: come si intrecciano?

Un fattore importante da cui può dipendere il tuo benessere è l’assertività.

Come può la comunicazione assertiva migliorare la qualità della tua vita?

L’assertività è la capacità di esprimere in maniera chiara ed efficace le proprie idee ed emozioni senza intaccare la dignità della persona con cui stiamo interagendo.

Benessere ed  assertività: La comunicazione e della persona assertiva
Benessere ed assertività: La comunicazione e della persona assertiva

Si colloca, pertanto, nel mezzo tra passività ed aggressività. Tale modalità comunicativa consente di far valere i propri vissuti emotivi e le proprie idee.

Fin qui non sembrerebbe qualcosa di eclatante ma poniamoci una domanda: quante volte riusciamo a rispettarci? E quante volte rispettiamo le persone che ci sono accanto? Quando ciò non accade quali sentimenti ed emozioni si scatenano in noi (rabbia, frustrazione, senso di colpa, tristezza..)? E quali comportamenti attuiamo in seguito (scontro verbale, rimurgino, abbuffata, isolamento, distacco e rifiuto…)?

Benessere ed  assertività 2
Benessere ed assertività 2

Le caratteristiche della comunicazione e della persona assertiva

I punti principali del comportamento assertivo sono ben riassunti nei diritti assertivi:

  1. tu hai il diritto di essere trattato con rispetto e dignità;
  2. tu hai il diritto di commettere errori assumendoti la responsabilità delle eventuali conseguenze negative;
  3. tu hai il diritto di esprimere le tue opinioni ed emozioni ed anche di cambiare opinione;
  4. tu e solo tu hai il diritto di giudicare il tuo comportamento, i tuoi pensieri e le tue emozioni e di assumertene la responsabilità accettandone le conseguenze;
  5. tu hai il diritto di non giustificare il tuo comportamento, adducendo ragioni o scuse;
  6. tu hai il diritto di decidere se occuparti dei problemi degli altri, se essere responsabile degli altri;
  7. tu hai il diritto di dire di “No” senza sentirti in colpa;
  8. tu hai il diritto di dire “Non so” quando ti si chiede una competenza che non hai;
  9.  tu hai il diritto di dire “Non capisco” a chi non dice chiaramente cosa si aspetta da te;
  10. tu hai il diritto di dire “Non mi interessa” quando gli altri ti vogliono coinvolgere nelle loro iniziative.

Essere assertivi significa, quindi, assumere un atteggiamento responsabile; avere fiducia in sé e negli altri; affermarsi nella propria totalità di persona senza sopraffare l’altro; esprimere chiaramente le proprie emozioni; non essere giudicanti verso sé stessi e verso l’altro e non ricorrere a critiche non costruttive.

Schematizzando si può affermare che la persona assertiva:

• decide per se stessa;
• ha una buona immagine di sé e fiducia in se stessa;
• raggiunge i propri obiettivi senza prevaricare gli altri;
• si esprime in modo chiaro;
• fa valere i propri diritti e rispetta quelli altrui.

I comportamenti anassertivi

Benessere ed  assertività: comportamenti anassertivi
Benessere ed assertività: comportamenti anassertivi

Come detto il comportamento assertivo si colloca nel mezzo tra passività ed aggressività:

L'Assertività schema differenze con passività e aggressività
Assertività schema differenze con passività e aggressività

Vediamo più nel dettaglio le caratteristiche dell’individuo passivo e aggressivo.

La persona passiva:

  • Lascia che gli altri decidano per lei;
  • Si sente frustrata, infelice ed ansiosa;
  • Non raggiunge i propri obiettivi;
  • È inibita;
  • Permette che i propri diritti vengano violati.

La persona aggressiva:

  • Si intromette nelle scelte altrui;
  • È imprevedibile, irata ed ostile;
  • Raggiunge i propri obiettivi ma spesso a discapito degli altri;
  • Umilia e disprezza gli altri;
  • Viola i diritti altrui per ottenere vantaggi personali.

L’idea dell’assertività come una via di mezzo tra questi due comportamenti anassertivi è soprattutto teorica. Come mai affermo questo? Semplicemente perché non esiste una modalità comportamentale assertiva standard, ma è necessario prendere in considerazione la situazione all'interno della quale si adotta un certo tipo di comportamento.

Ad esempio, in alcune circostanze un comportamento aggressivo può esser definito assertivo; così come un rimanere in silenzio (modalità passiva) potrebbe risultare una modalità assertiva o, addirittura, aggressiva.

Come si distinguono allora queste modalità comunicative? Il punto chiave è la scelta.

I comportamenti anassertivi sono messi in atto in modo del tutto inintenzionale ed automatico. La persona assertiva, invece, SCEGLIE se adottare in quella determinata circostanza un comportamento assertivo, passivo o aggressivo.

L’individuo assertivo è, pertanto, un soggetto che decide come comportarsi nelle varie circostanze e situazioni di vita.

Perché dovremmo imparare a comunicare assertivamente?

Adottare uno stile assertivo indurrà numerosi benefici:

  • Aumento dell’autostima e del senso di efficacia;
  • Maggiore rispetto da parte degli altri;
  • Riduzione di ansia, depressione e comportamenti poco funzionali (ad esempio abbuffate);
  • Maggiore conoscenza di sé stessi;
  • Miglioramento delle relazioni (da un punto di vista qualitativo) in seguito ad una maggiore capacità di comunicazione.

Senza ombra di dubbio essere assertivi non è né semplice né immediato e comporta nel breve termine dei costi. Il vantaggio è poter vivere la vita in linea con i propri valori e non attuando comportamenti disfunzionali che aggiungono sofferenza a un dolore già presente.

Come comunicare assertivamente?

Il primo passo da fare è quello di osservare, conoscere e riconoscere le proprie emozioni, i propri comportamenti e il proprio stile comunicativo.
Successivamente è possibile scegliere una situazione specifica nella quale si desidera modificare il proprio comportamento e porsi diversi obiettivi che porteranno al cambiamento della modalità comunicativa.

Ricorda: è importante fare un piccolo passo alla volta, non pretendere tutto e subito. Un traguardo si raggiunge “senza fretta ma senza sosta”!

Nel comunicare ricorda queste “regole”:

  • guarda sempre l’interlocutore negli occhi;
  • usa un tono di voce né troppo basso né troppo elevato;
  • parla con velocità moderata;
  • lascia che l’altra persona finisca di parlare prima di rispondere;
  • ascolta l’altro;
  • critica il comportamento e non la persona;
  • parla sempre in prima persona e di te stesso/a: “Quando tu ______________ (DESCRIVERE il comportamento, NON valutarlo. Esempio: fai tardi)” io mi sento (comunicare la propria emozione). Per favore, potresti stare attento perché non succeda più?”
  • se l’intensità dell’emozione che stai provando è troppo elevata attendi che tu ti sia calmato/a prima di parlare con chi ti ha suscitato tale emozione;
  • incoraggia la collaborazione: “Cosa ne pensi?”, “Secondo te come stanno le cose?”, “Come ti senti?”, “Cosa possiamo fare?”.
Benessere ed  assertività: Perché dovremmo imparare a comunicare assertivamente?
Benessere ed assertività: Perché dovremmo imparare a comunicare assertivamente?

Rifletti: “Dire di sì a tutto e a tutti è come non esistere” (Tahar Ben Jelloun). A te la scelta!