Scopriamo insieme due borghi d’Italia nel cuore centrale della Sicilia: Gangi e Sperlinga

Reportage da Gangi e Sperlinga, un viaggio nel cuore centrale della Sicilia, nell'interno dell’isola per visitare due dei borghi più belli d’Italia


Siamo nella seconda metà di luglio dell’estate 2021 e, dopo una breve vacanza nel Golfo di Patti di fronte al magnifico scenario delle magiche Eolie, decidiamo di scoprire alcune zone montane della Sicilia ancora a noi sconosciute.

La nostra scelta cade sul cuore centrale della Sicilia, nell'interno dell’isola, e in particolare decidiamo di soggiornare per quasi una settimana in una bellissima cittadina come Gangi che fa parte della città metropolitana di Palermo e del circuito dei borghi più belli d’Italia e che sette anni fa è stata proclamata proprio “Borgo dei borghi 2014

La scelta ha anche lo scopo di avvicinarci al porto di Palermo da dove a fine vacanza partiremo con una nave della GNV in direzione di Genova per poi raggiungere Torino.

I Borghi di Gangi e Sperlinga

Borghi di Gangi e Sperlinga
Borghi di Gangi e Sperlinga

È nostra intenzione ovviamente visitare Gangi ma anche altri Comuni vicini come Petralia Soprana e Geraci Siculo che fanno parte del Parco delle Madonie o come Sperlinga che, pur essendo vicino a Gangi, fa parte della provincia di Enna.

In questo primo reportage soffermiamo la nostra attenzione sui Comuni di Gangi e Sperlinga, in quello successivo su Geraci Siculo e Petralia Soprana.

Gangi, il “Borgo dei borghi 2014”.

Già lunghe le strade che ci portano a Gangi cominciamo ad ammirare paesaggi incantevoli, di una Sicilia diversa, sconosciuta persino a due siciliani come noi, è il cuore della Sicilia con i suoi paesaggi di montagna dagli ampi orizzonti come si ammirano in Provenza o nella nostra Toscana.

Borghi di Gangi e Sperlinga, panorama
Borghi di Gangi e Sperlinga, panorama

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Cambiano i colori, qui predomina il giallo stoppia, sembra che sia passato il fuoco, un fuoco che per fortuna non rilascia ceneri, è tutto giallo, il giallo del grano mietuto, dei raggi del sole caldi e luminosi.

Gangi è un comune con circa 6.300 abitanti e si presenta come un bucolico gioiello, le sue campagne sono popolate di greggi e di altri animali, ci è capitato di vedere numerosi greggi e tanti asinelli intenti a nutrirsi con quel poco che offriva loro la natura solitamente avara nel mese di luglio.

Gangi è bellissima, ricca di storia e di arte, ma, sembrerà strano, ci hanno incantato soprattutto i suoi stupendi panorami ammirati dai suoi tanti belvedere.

Gli stessi belvedere che a sera ci hanno consentito di ammirare dei tramonti mozzafiato, quando il sole, accarezzando l’orizzonte, sembrava morisse dalla voglia di sparire proprio in quei luoghi, come fossero le sue location preferite dove dormire sonni profondi.

Gangi è anche terra di sapori raffinati e genuini, credo che i nostri palati faranno fatica a scordare i sapori delle provole, delle carni, dei salumi e di altri prodotti tipici dei pastori e degli allevatori di Gangi.

Anche i ristoratori sono consapevoli di avere a che fare con cibi di assoluta qualità e pretendono che i clienti mangino tantissimo e con gusto; noi abituati alle porzioni della ristorazione piemontese abbiamo fatto fatica a mangiare tutto quello che ci veniva proposto e qualche volta siamo stati bonariamente “sgridati” per non avere mangiato abbastanza.

Dicevamo che Gangi è anche arte e bisogna dire a tale proposito che ha tantissime chiese, molti palazzi, un castello, una bellissima torre e scorci del centro abitato semplicemente incantevoli.

Si contano più di dieci chiese, tutte bellissime ma ci limitiamo a segnalare le seguenti:

Il duomo di San Nicola di Bari che è il principale luogo di culto di Gangi, situato nella piazza San Nicola di Bari nel centro storico, fu costruito nel XIV sec. con una navata singola e poi ampliata nel corso del XVI e XVII sec. con la costruzione di altre due navate.

All'interno del duomo sono custodite alcune statue di Filippo Quattrocchi e il dipinto sul Giudizio Universale del pittore Giuseppe Salerno.

Il Santuario dello Spirito Santo che fu edificato dapprima come chiesa di Santa Caterina e in seguito, nel 1576, fu oggetto di modifiche architettoniche e intitolato allo Spirito Santo.

La Chiesa di San Paolo che fu edificata come oratorio nel XV sec. e ristrutturata con l’attuale sistema a tre navate nel 1812.

Le chiese di Gangi (reportage da Gangi e Sperlinga)

Le chiese di Gangi (Gangi e Sperlinga)
Le chiese di Gangi (Gangi e Sperlinga)

La Chiesa della Badia che, nata nel XIV secolo come oratorio, successivamente nel 1728 fu progettata la costruzione dell'odierna chiesa della Badia.

Sulla volta sono presenti affreschi allegorici realizzati nel 1796 da Joseph Crestadoro che raffigurano la Fede, la Carità e la Giustizia.

Oltre le architetture religiose vanno segnalate quelle civili e quelle storiche.

Tra le prime una particolare segnalazione merita il Palazzo Sgadari (un edificio ottocentesco appartenuto alla famiglia omonima che ospita il Museo Civico, la Pinacoteca Gianbecchina e il Museo delle armi) e il Palazzo Buongiorno costruito nel XVIII sec. che oggi è la sede del Consiglio Comunale e di altri uffici.

A Gangi ci sono anche architetture militari degne di menzione come il Castello e la Torre dei Ventimiglia.

La costruzione del castello fu iniziata fra la fine del XIII e i primi decenni del XIV secolo ad opera di Enrico Ventimiglia e venne successivamente completato, forse, dal nipote Francesco I Ventimiglia, conte di Geraci e signore di Ganci. 

La “torre dei Ventimiglia" è un'antica torre feudale in stile tardo gotico che, edificata nel XIV secolo, tra il XVI e il XVII sec. venne inglobata nella chiesa madre di San Nicolò anche se, erroneamente, è stata classificata come torre civica.

Foto reportage da Gangi e Sperlinga: Gangi

6 Gangi (reportage da Gangi e Sperlinga)
6 Gangi (reportage da Gangi e Sperlinga)
7 Gangi
7 Gangi
Borgo di Gangi
Borgo di Gangi
8 Reportage da Gangi e Sperlinga
Reportage da Gangi e Sperlinga: Gangi
Particolare torre reportage Sicilia
Particolare torre
2 vista torre
2 vista torre

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Sperlinga.

Reportage da Gangi e Sperlinga: Sperlinga
Reportage da Gangi e Sperlinga: Sperlinga

Il secondo giorno del nostro soggiorno a Gangi decidiamo di visitare Sperlinga che è un comune con meno di 700 abitanti, fa parte del Libero Consorzio comunale di Enna e del circuito i Comuni più belli d’Italia e si trova nel cuore centrale della Sicilia, a 47 Km da Enna, tra i monti Nebrodi e Le Madonie.

Il suo nome deriva dal greco e significa spelonca, grotta e in effetti il suo territorio è caratterizzato dalla presenza di numerose grotte scavate nella roccia arenaria.

Le grotte reportage Sicilia
Le grotte

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Sperlinga ha tanta storia e tanta memoria, ha una sua particolare tipicità a partire dal fatto che si parla ancora il dialetto gallo-italico di Sicilia, diretta conseguenza di immigrazioni provenienti dal Piemonte e in particolare dalle province di Novara, Asti e Alessandria.

Le grotte e il territorio di Sperlinga, come testimoniano alcuni reperti archeologici, erano già abitati 4000 anni fa;

Sperlinga è già citata in un documento storico risalente al 1082 e nel 1239 il bel paesino è attestato come “castrum” in quanto borgo dotato di strutture castellane.

La sua storia coincide con quella delle famiglie proprietarie del castello e dei feudi annessi;

nel tempo si sono succeduti i Ventimiglia, i Natoli, i Rossi e gli Oneto.

Nel 1597 il re Filippo II concesse il titolo di principe di Sperlinga a Giovanni Natoli con annesso il privilegio di potervi fabbricare e da allora il paese, nato come borgo feudale ai piedi del castello, ha potuto espandersi.

Colpisce il fatto che un borgo così piccolo, con meno di mille abitanti, nel tempo abbia potuto fare tanto parlare di sé.
Capitò ai tempi dei Vespri Siciliani (1282) quando una guarnigione francese di angioini resistette all'assedio per oltre un anno restando asserragliata all'interno del castello.

Questo atto di sicuro eroismo è testimoniato da una scritta in latino “Quod siculis placuit, sola Sperlinga negavit" (quello che fu stabilito dai siciliani, fu disatteso solo da Sperlinga) scolpita sull'arco a sesto acuto nell'androne del Castello dal Principe del Castello Giovanni Natoli.

Successe anche nel 1943 quando in contrada Capostrà il fotografo Robert Capa scattò una foto che, una volta pubblicata sulla rivista americana Life, divenne il simbolo internazionale dello sbarco degli alleati.

La principale attrazione di Sperlinga è il suo castello rupestre costruito nella roccia per una parte intorno al XII-VIII secolo a.C. e per l’altra parte intorno al 1080.

È stato la sede dei conti Ventimiglia fino al 1597, dei principi di Sperlinga Natoli dal 1598 al 1658, dei duchi di Sperlinga Oneto dal 1658 al 1681.

L’ultimo dei duchi di Sperlinga lo concesse in enfiteusi al barone Nunzio Nicosia i cui discendenti nel 1973 lo donarono al Comune.

I resti del castello sono tutt'ora molto belli e di fatto rappresentano la principale risorsa turistica di Sperlinga e anche noi lo abbiamo visitato apprezzandolo moltissimo. Dobbiamo precisare che visitarlo non è stato affatto facile sia per la posizione scoscesa del castello che per la pericolosità dei gradini da scalare per potere conoscere e apprezzare questa interessante testimonianza dell’antichità.

Il castello ospita una bellissima e completa mostra sulla civiltà contadina che avrete modo di apprezzare tramite le foto che vengono allegate a questo breve reportage.

Foto di Sperlinga (reportage da Gangi e Sperlinga)

Le grotte di Sperlinga
Le grotte di Sperlinga
14 Reportage da Gangi e Sperlinga
Foto Reportage da Gangi e Sperlinga: Sperlinga
15 I Borghi di Gangi e Sperlinga castello rupestre
15 I Borghi di Gangi e Sperlinga
16 I Borghi di Gangi e Sperlinga in Sicilia
16 I Borghi di Gangi e Sperlinga in Sicilia

Abbiamo avuto la sensazione che questa attrattiva turistica di notevole valore storico-architettonico potrebbe essere gestita meglio anche se la mostra sulla civiltà contadina ci è piaciuta tantissimo.

Sia Gangi che Sperlinga, vicini tra di loro anche se appartenenti a province diverse, meritano di essere visitati anche da quei siciliani che fino ad ora non hanno avuto tempo e modo di farlo.

Secondo noi i siciliani che non hanno avuto la possibilità di esplorare il cuore centrale della Sicilia, di cui Gangi e Sperlinga fanno parte, non possono dire di conoscere appieno questa isola bella e impossibile, ricca di tante opportunità e nello stesso tempo piena di tante contraddizioni e attanagliata da molti problemi di difficile, se non addirittura impossibile soluzione.

Buona estate e bella Sicilia a tutti!

Foto reportage Scopriamo insieme due borghi d’Italia nel cuore centrale della Sicilia: Gangi e Sperlinga di Michelangelo La Rocca

‘A me terra poesia di Michelangelo La Rocca

Quantu si beddra
nicareddra mia,
unni mi vontu, vontu
viu a tia.
Taliu lu to celu
e lu to mari,
sempri cu tia
vulissi stari.
Sapissi chi piciari
chi mi duna
taliari lu to suli
e la to luna.
Quannu a li voti
da Scilla ti taliu
mi pari a prova
ca esisti Diu!
Un jornu terra mia’
vulissi turnari
spirannu d’aiutariti
a cangiari!
Dimmi beddra me’
quanne’ ca tornu?
Nun viu l’ura
c’arriva stu jornu,
pi m’abbrazzari
forti a lu tò pettu
e dariti pi sempri
lu me’affettu,
chiddru ca un figliu
a so’ matri duna
quannu d’avilla
avi la furtuna!

Traduzione

La mia terra

Quanto sei bella
piccolina mia,
dovunque guardo
non vedo che te.
Guardo il tuo cielo
ed il tuo mare,
sempre con te
vorrei stare.
Sapessi che piacere
che mi dà
guardare il tuo sole
e la tua luna.
Quando a volte
da Scilla ti guardo io
mi sembra la prova
che esiste Dio!
Un giorno terra mia
vorrei tornare
sperando di aiutarti
a cambiare!
Dimmi terra mia
quando torno?
Non vedo l’ora
che arrivi il giorno,
per abbracciarmi
forte al tuo petto
e darti per sempre
il mio affetto,
quello che un figlio
dà a sua madre
quando d’averla
ha la fortuna!

Foto reportage di Michelangelo La Rocca