Alla scoperta di due borghi d’Italia del Parco delle Madonie: Petralia Soprana e Geraci Siculo.

Reportage dal Parco delle Madonie e due splendidi borghi d’Italia Petralia Soprana e Geraci Siculo fanno parte della Città Metropolitana di Palermo

Al terzo giorno del nostro soggiorno a Gangi decidiamo di visitare Petralia Soprana; all’uscita da Gangi ci attira una segnalazione stradale particolare che indica” Le Petralie”, un modo, a dire il vero poco istituzionale, per indicare che oltre Petralia Soprana c’è anche Petralia Sottana, segno che, quello che un tempo era un unico Comune, si è successivamente scisso in due realtà civiche distinte.

Parco delle Madonie i Borghi d’Italia di Petralia Soprana e Geraci Siculo

Parco delle Madonie i Borghi d’Italia di Petralia Soprana e Geraci Siculo
dal Parco delle Madonie i Borghi d’Italia di Petralia Soprana e Geraci Siculo

Arrivati a Petralia Soprana ci colpisce la posizione molto panoramica del borgo, infatti questa bella cittadina si trova a 1147 metri dal livello del mare ed è il più alto comune delle Madonie.

Petralia Soprana è un comune con poco più di tremila abitanti,

fa parte della Città Metropolitana di Palermo, del Parco delle Madonie e del circuito dei Borghi d’Italia;

a tale proposito c’è da dire che tre anni fa è stato meritatamente proclamato “Borgo dei borghi 2018”.

Le origini di Petralia Soprana risalgono all'età antica, identificata come Petra si parla di essa a proposito della prima guerra punica quando, secondo Diodoro Siculo, sarebbe passata sotto il dominio dei romani e sarebbe stata consegnata ai consoli Aulo Attilio e Gneo Cornelio.

Parco delle Madonie le chiese di Petralia Soprana
Parco delle Madonie Petralia Soprana, le chiese

A Petralia ci sono tante bellissime chiese e precisamente:

  • La Chiesa Madre (Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo) fatta ricostruire dalla famiglia Ventimiglia nel XIV sec. che presenta un campanile quattrocentesco e uno settecentesco collegati tra loro da un portico di 18 colonne. All’interno della chiesa si possono ammirare la Deposizione attribuita allo Spagnoletto e il primo Crocifisso realizzato da frate Umile da Petralia.
  • La Chiesa di Santa Maria di Loreto che è uno dei monumenti più importanti del Parco delle Madonie ed è visibile a distanza di tanti chilometri.
  • La Chiesa del Santissimo Salvatore che forse nel periodo arabo era una moschea poi convertita al rito cristiano dal conte Ruggero.
  • La Chiesa di Santa Maria di Gesù e convento dei frati minori riformati costruito alle porte del paese nel 1611 che si fa ammirare soprattutto per i bassorilievi della facciata.
  • La Chiesa di San Teodoro martire costruita in età normanna i cui interni sono stati rifatti nel XVIII sec. in stile tardo barocco.
5 Parco delle Madonie Petralia Soprana
5 Parco delle Madonie Petralia Soprana

Potrebbe interessarti anche: Due borghi d’Italia nel cuore centrale della Sicilia: Gangi e Sperlinga

Degna di essere segnalata è piazza del Popolo sulla quale si affacciano bellissimi palazzi tra i quali quello municipale e palazzo Pottino.

Al centro della bellissima piazza si erge un monumento dedicato ai caduti di tutte le guerre realizzato da Antonio Ugo.

Anche a Soprana abbiamo ammirato i paesaggi stupendi che si presentavano ai nostri occhi dai tanti belvedere presenti nel bellissimo borgo delle Madonie, da uno di questi belvedere abbiamo ammirato un tramonto veramente mozzafiato.

Foto reportage dal Parco delle Madonie Petralia Soprana

6 Foto di Petralia Soprana
Foto 6 di Petralia Soprana
7 Foto di Petralia Soprana
7 Foto di Petralia Soprana
8 Foto dal Parco delle Madonie Petralia Soprana
8 Foto dal Parco delle Madonie Petralia Soprana
9 Parco delle Madonie Petralia Soprana
9 Parco delle Madonie Petralia Soprana
10 Chiese di Petralia Soprana
10 Chiese di Petralia Soprana
11 Parco delle Madonie Petralia Soprana
11 Parco delle Madonie Petralia Soprana

Potrebbe interessarti anche: Il Museo Egizio di Torino

Al quarto giorno il programma della nostra breve vacanza prevede di visitare Geraci Siculo che proprio quest’anno si è classificato al 3 posto nel concorso il “borgo dei borghi 2021”.

Geraci Siculo è un Comune che ha meno di 1800 abitanti,

fa parte come Petralia Soprana della Città Metropolitana di Palermo,

del Parco delle Madonie, del circuito dei Borghi d’Italia e, inoltre, possiede il marchio di qualità “Comune fiorito”.

Geraci Siculo è un Comune ricco di storia, risulta, infatti, popolato sin dalla preistoria come testimoniano tanti reperti storici trovati nelle campagne vicine.

12 Parco delle Madonie Geraci Siculo
12 Parco delle Madonie Geraci Siculo

I greci la colonizzarono dopo il 550 a.C. dandogli il nome greco Jerac (avvoltoio) proprio perché la Rocca era abitata da questi predatori.

Nel 241 a.C. divenne un insediamento romano di una certa importanza, continuò a essere abitata durante il medio-evo e nell’840 d.C. fu conquistata dai Saraceni riuscendo a convivere con i musulmani senza rinunciare alla propria fede.

Negli anni successivi Geraci subì diverse altre dominazioni, si succedettero i Normanni, gli Svevi, gli Angioini.

Conobbe il periodo di massimo splendore quando entrò nell'orbita dei Ventimiglia e uno di loro, Enrico Ventimiglia, diventò Conte di Geraci.
Ma non è questa la sede per fare una approfondita riflessione sulla storia di Geraci, notizie sull’interessante storia di Geraci sono facilmente rinvenibili sul web.

Quanto all'economia di Geraci Siculo c’è da dire che essa si basa sull'agricoltura, sulla pastorizia e, soprattutto, sulla raccolta e l’imbottigliamento dell’acqua minerale che sgorga dalle sue montagne; negli ultimi tempi, però, anche il turismo è diventato una sua importante risorsa economica.

13 Parco delle Madonie Geraci Siculo
13 Parco delle Madonie Geraci Siculo

Potrebbe interessarti anche: Due passi nell’Alto Monferrato e nel Monferrato Astigiano

Geraci Siculo, infatti, è ricchissimo di edifici e monumenti di grande pregio artistico, ovviamente in questa sede non si può dare conto di tutto il suo patrimonio storico- architettonico.

Il primo cenno va al Castello che forse è stato costruito in età bizantina, i Normanni lo trasformarono per le loro esigenze militari e successivamente (ai tempi degli Aragonesi e dei Ventimiglia) diventò una vera e propria fortezza militare.

Oggi del maniero dei Ventimiglia sono rimasti solo dei resti su una massiccia roccia arenaria, si possono ammirare soltanto gli angoli mozzati delle torri, le feritoie, le cisterne vuote e la chiesetta di Sant'Anna.

14 Parco delle Madonie Geraci Siculo
14 Parco delle Madonie Geraci Siculo

Prima di soffermarci sulle tantissime chiese giova accennare a:

  • La Biblioteca Comunale che è stata costruita intorno al 1866 e conserva un grande patrimonio librario antico e moderno e, soprattutto, una tela del 1794 di De Galbo raffigurante la Trasfigurazione sul monte Tabor e il famoso trattato di Federico II risalente al 1595 (Reliqua Friderici Imperatori De Arte Venandi Cum Avibus).
  • L’archivio Storico ricco di tantissimi e importanti documenti che consentono di documentare la vita del Comune a partire dal 1550.
  • Il Bevaio della Santissima Trinità fatto costruire dal Marchese Simone Ventimiglia che potete ammirare in una foto allegata al reportage.
  • Il Salto del Ventimiglia che è stato inaugurato nel 2014 ed è un bellissimo affaccio panoramico in vetro e acciaio dal quale è possibile ammirare panorami davvero stupendi.

Ovviamente Geraci Siculo ha tantissime chiese, ne abbiamo contate 14, tutte veramente belle e meritevoli di essere visitate e, pertanto, per non fare torto a nessuna, le elenchiamo tutte di seguito:

  • la chiesa di Santa Maria Maggiore (che  è la chiesa madre ubicata in Piazza del Popolo nel centro storico della cittadina), la chiesa di Sant'Anna al Castello (rimasta integra tra i resti del Castello),
  • di Santo Stefano, di San Giacomo, dei Santi Cosma e Damiano, del collegio di Maria, di San Rocco, di San Francesco, di San Giuliano, di Santa Maria della Cava, di Santa Maria La Porta, di San Bartolomeo,
  • il Convento dei Padri Cappuccini e il Monastero Santa Caterina.
15 Le Chiese di Geraci Siculo, Città Metropolitana di Palermo
15 Le Chiese di Geraci Siculo, Città Metropolitana di Palermo
16 Le Chiese di Geraci Siculo, Città Metropolitana di Palermo
16 Le Chiese di Geraci Siculo, Città Metropolitana di Palermo

Geraci Siculo visitandolo ci è sembrato un borgo vivace con un’intensa vita sociale, si è presentato ai nostri occhi tutto addobbato a festa, con i bar affollati.

Con la visita a Geraci Siculo la nostra vacanza nel cuore della Sicilia è arrivata al capolinea, domani saluteremo ancora una volta la Sicilia come abbiamo fatto quasi ogni anno dalla fine degli anni ’70 in poi.

Ogni volta che partiamo la volontà di ritornare appare una speranza più che una certezza; ma torneremo, torneremo “natr’ annu” come dico in una poesia in dialetto siciliano che troverete in calce a questo reportage.

Foto reportage Parco delle Madonie Geraci Siculo

17 Foto reportage Parco delle Madonie Geraci Siculo
17 Foto reportage Parco delle Madonie Geraci Siculo
18 Foto reportage Parco delle Madonie Geraci Siculo
18 Foto reportage Parco delle Madonie Geraci Siculo
19 Foto Geraci Siculo
19 Foto Geraci Siculo

Poesie e Foto reportage dalle Madonie di Michelangelo La Rocca

Tornu natr’annu

Ciau terra mia,
natr’annu tornu,
nun viu l’ura
c’arriva stu jornu.
Vegnu a truvari
lu to beddru mari,
senza di iddru
nun ci sacciu stari.
Nun sa quantu
mi manca lu to suli
e di la to genti
l’affettu e lu caluri.
Sapissi chi piaciri
chi mi duna
mangiari beddri calli
i cuddriruna.
Tanti verduri,
pomaduru, patati,
ogliu d’uliva
e sardi salati.
Vegnu a visitari
lu cimiteru,
ora cchiù granni
du Paisi veru.
Trovu a me matri,
cu lo so surrisu:
cu me patri
sta mparadisu!
Ci sunnu tanti
autri parenti,
di vivi ni ristaru
picca e nenti!
Ciau terra mia,
na ma lassari:
un jornu finirà
stu piniari!

Traduzione Ritorno fra un anno

Ciao Terra mia,
fra un anno torno,
non vedo l’ora
che arrivi questo giorno

Vengo a trovare
il tuo bel mare,
senza di lui
non so stare.

Non sai quanto
ni manchi il tuo sole
e della tua gente
l’affetto ed il calore.

Sapessi che piacere
che mi danno
mangiare belli caldi
i calzoni.

Tante verdure,
pomodori, patate,
olio d’oliva
e sarde salate.

Vengo a visitare
il tuo cimitero,
ora più grande
del Paese vero.

Trovo mia madre
col suo sorriso,
con mio padre
sta in Paradiso.

Ci sono tanti
altri parenti:
vivi ne son rimasti
pochi, quasi niente.

Ciao terra mia,
sono in partenza:
un giorno finirà
la sofferenza!