(Reportage) Venezia è pronta per la ripartenza.

Reportage da Venezia: San Marco, il ghetto di Venezia, la Basilica di Santa Maria della Salute, l’isola di Murano e quella di Burano.

In occasione dell’anniversario del nostro matrimonio scegliamo di trascorrere tre giorni a Venezia, città bellissima e romantica; credo che non avremmo potuto fare scelta migliore.

A Venezia eravamo già stati in altre occasioni ma siamo curiosi di sapere in che stato si trova dopo la pandemia e se è in grado di ripartire per lasciarsi alle spalle questi mesi tristi e bui pesantemente condizionati dal diabolico virus, dal nemico invisibile che ha cambiato la nostra vita.

Reportage da Venezia

Reportage da Venezia: è pronta per la ripartenza
Reportage da Venezia: è pronta per la ripartenza

Siamo andati volutamente i primi giorni della settimana, dal lunedì al mercoledì, per evitare gli inevitabili assembramenti tipici dei weekend, dopo tutto, grazie soprattutto ai vaccini, si intravede una flebile luce ma non siamo, o meglio, non siamo ancora fuori dalla pandemia.

Foto 5 Reportage da Venezia
Foto 5 Reportage da Venezia

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All'arrivo il primo impatto è positivo, incoraggiante:

c’è abbastanza gente, ci sono anche gli stranieri; ovviamente non ci sono le folle di persone viste in altre occasioni e cogliamo il lato positivo della vicenda e cioè quello di poter ammirare Venezia godendoci i suoi spazi e le sue straordinarie bellezze.

È bello, infatti, ammirare la stupenda piazza San Marco, il bellissimo Campanile, la superba Basilica, il meraviglioso Palazzo Ducale senza gli assembramenti di un tempo e avendo la possibilità di ammirare le innumerevoli opere d’arte di Venezia senza sentirsi soffocati da trabocchevoli folle.

Foto 6 Reportage da Venezia
Foto 6 Reportage da Venezia

Nel contempo fa grande tristezza vedere le tante serrande abbassate e il pensiero corre con sbigottimento all'ipotesi che tanti di quei negozi possano non riaprire più, ma siamo fortemente fiduciosi che la notorietà internazionale di Venezia e l’unicità della sua bellezza e del suo splendore sappiano scongiurare questa nefasta ipotesi.

Foto 7 Reportage da Venezia
Foto 7 Reportage da Venezia

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In tre giorni, in soli tre giorni, non potevamo di certo avere la pretesa di girare tutta Venezia e abbiamo concentrato la nostra attenzione nel visitare il ghetto di Venezia, la Basilica di Santa Maria della Salute, l’isola di Murano e quella di Burano. E di questo vogliamo dare conto ai lettori di questo magazine.

Foto 8 Reportage da Venezia
Foto 8 Reportage da Venezia

Il Ghetto di Venezia.

Il ghetto si trova nel sestiere di Cannaregio ed è stato nel tempo un preciso riferimento per la comunità ebraica a Venezia.
Le prime testimonianze della presenza ebraica nella Serenissima si fanno risalire addirittura al X secolo anche se soltanto dal trecento l’insediamento degli ebrei in quel rione comincia ad essere stabile e numericamente apprezzabile.
Solo nel 1516, però, venne decretato l’obbligo per gli ebrei di dimorare in un unico quartiere e col nome ghetto si indicò il quartiere ebraico e, in senso più lato, un rione in cui concentrare le minoranze socialmente emarginate.

Prima di allora sembra assai probabile che il termine ghetto derivasse dalla parola veneziana “géto” che veniva utilizzata per indicare la colata del metallo dato che in quei luoghi c’erano delle fonderie.
È stata una visita guidata molto interessante e istruttiva grazie ad una guida preparata e dotata di una sottile e apprezzata ironia.
Abbiamo visitato tutto il rione ed in particolare la sinagoga e un interessantissimo museo ebraico per la cui bellezza rimandiamo alle foto scattate.

Foto 1 Reportage: Il Ghetto di Venezia
Foto 1 Reportage: Il Ghetto di Venezia
Foto 2 Il Ghetto di Venezia
Foto 2 Il Ghetto di Venezia

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La Basilica di Santa Maria della Salute.

La Chiesa di Santa Maria della Salute è stata eretta nell'area della Punta della Dogana, fu progettata da Baldassare Longhena rifacendosi ai modelli palladiani ed è considerata una delle migliori opere dell’architettura barocca di Venezia.
Rappresenta un ex voto dei veneziani alla Madonna per chiedere la liberazione dalla peste che negli 1630/1631 decimò la popolazione veneziana e a seguito di questa epidemia la Vergine Maria venne inserita nell’elenco dei Santi Patroni di Venezia.

Nel dicembre del 1921 ad opera di Papa Benedetto XV questa bellissima Chiesa fu elevata al rango di Basilica minore.
Il corpo centrale della Basilica è a forma ottagonale su cui poggia una grande cupola semisferica, circondato poi da sei cappelle minori.
La facciata principale è stata decorata dallo scultore Tommaso Ruese con statue marmoree dei quattro evangelisti San Marco, San Luca, San Matteo e San Giovanni.

Numerose sono le opere di grande pregio artistico, una segnalazione particolare meritano, nelle cappelle laterali, la tela “Discesa dello Spirito Santo” di Tiziano Vecellio e la pala di Luca Giordano nell’altare dell’Assunta.

Foto 1 Basilica di Santa Maria della Salute
Foto 1 Basilica di Santa Maria della Salute

L’isola di Murano e l’arte del vetro.

La terza giornata della nostra breve vacanza a Venezia e dintorni abbiamo deciso di dedicarla alle isole di Murano e di Burano.
Facciamo appena in tempo a scendere dal vaporetto dopo circa mezz’ora di viaggio che si avvicina un rappresentante di una vetreria per proporci, dietro il pagamento di un modico ticket, di visitare la loro vetreria promettendo che ci avrebbero fatto assistere alla creazione di un bicchiere da parte di un maestro vetraio.

Accettiamo tutti di buon grado l’invito e ci troviamo dopo pochissimi passi dentro una bella vetreria e ad attenderci c’era un maestro vetrario pronto a farci vedere come si crea un bicchiere di vetro. Eravamo tutti concentrati ad assistere all'evento e lo abbiamo seguito dall'inizio alla fine quasi assorti in un religioso silenzio. Abbiamo visto con i nostri occhi quanta competenza, quanto impegno e quanta fatica sia necessaria per realizzare artigianalmente anche un bicchiere.

Dopo l’esibizione del maestro vetraio abbiamo visitato la bella vetreria ricca di vasi, lampadari e altri oggetti in vetro, tutti di rara bellezza e di notevole pregio.
Poi visitiamo l’isola ammirando i suoi canali, le tantissime vetrerie e la Chiesa di San Pietro Martire che insieme alla Chiesa di Santa Maria degli Angeli e al duomo dei Santi Maria e Donato (che per ragioni di tempo non abbiamo potuto visitare) sono le sole tre chiese ancora esistenti delle 18 che c’erano prima dell’avvento di Napoleone Bonaparte.

Altre opere hanno attirato il nostro interesse e la nostra attenzione: il Faro, il Palazzo da Mula e, ovviamente, il Museo del vetro.
Era già ora di pranzo e decidiamo che non potevamo ritornare in Piemonte senza avere assaggiato i famosi cicchetti veneziani.

Foto 1 Reportage da Venezia L’isola di Murano e l’arte del vetro
Foto 1 Reportage da Venezia L’isola di Murano e l’arte del vetro
2 Reportage da Venezia L’isola di Murano e l’arte del vetro
2 Reportage da Venezia L’isola di Murano e l’arte del vetro

L’isola di Burano, i suoi colori e l’arte del merletto.

Dopo il veloce e gustoso pranzo ci rechiamo a Burano, centro abitato di poco più di 2200 abitanti che sorge su quattro isole della laguna di Venezia settentrionale, che è famosa per la brillantezza e la vivacità dei colori delle facciate delle sue abitazioni case.
Sembra che i colori vivaci aiutassero i barcaioli a ritrovare più facilmente la loro casa in caso di nebbia.

La bella cittadina lagunare è famosa per la secolare lavorazione ad ago del merletto di Burano; a tale proposito è consigliabile visitare il Museo del merletto all’interno del quale viene illustrata la sua lavorazione.

Fra le tradizioni gastronomiche di Burano vanno segnalati i “bussolai”, un dolce tipico di Burano.
Decidiamo di visitare la Chiesa di San Martino che si affaccia sulla piazza e che è l’unica chiesa esistente nell'isola che ha un campanile del XVII secolo famoso per la sua forte pendenza e perché al suo interno ospita la “Crocifissione” del Tiepolo.

1 Reportage da Venezia e L’isola di Burano
1 Reportage da Venezia e L’isola di Burano
2 Reportage da Venezia e L’isola di Burano
Foto 2 Reportage da Venezia e L’isola di Burano
3 L’isola di Burano
3 L’isola di Burano
5 Venezia e L’isola di Burano
5 Venezia e L’isola di Burano

Conclusioni

Il viaggio di ritorno a Venezia in vaporetto è stato lungo e faticoso anche a causa di un caldo afoso che risultava opprimente;

ma nonostante ciò ne è valsa veramente la pena:

sia l’isola di Murano che quella di Burano, per motivi diversi e in un certo senso complementari, meritavano una simile fatica.
Ma il peggio doveva ancora capitare e capitò all'indomani quando ci prese la tristezza di dover lasciare così presto e così in fretta la splendida Venezia.

Ma nel prendere la strada del ritorno verso casa la malinconia, che sempre prende chi deve salutare Venezia, cedette il posto alla speranza che presto questa splendida città sarebbe stata affollata da turisti in arrivo da tutto il mondo, che i suoi alberghi e i suoi ristoranti avrebbero registrato il tutto esaurito lasciandosi alle spalle questi mesi tristi e bui.

Mesi in cui Venezia, persino Venezia, ha sofferto la solitudine per colpa del perfido “nemico invisibile” che ha allontanato gli uomini dagli uomini anche in città multietniche come Venezia che dell’amicizia tra i popoli ha fatto sempre la sua ragion d’essere.

Dopo questa breve vacanza ci sentiamo di tranquillizzare i lettori sul fatto che presto la Serenissima tornerà alla vita vera come quando la paura non c’era.

Venezia poesia di Michelangelo La Rocca

Venezia adagiata dolcemente sull'acqua,
attraversata da calli e fondamenta,
ogni giorno più vecchia diventa.

Venezia sta sempre più male,
ha però un grandissimo cuore,
soffre tanto, ma vive, non muore.

Senza auto, priva d’asfalto,
con tanti ponti, molti canali
che bagnano palazzi speciali.

Le gondole solcano le acquatiche vie
portando a spasso le tante etnie.
Quant'è bello ammirare la luna
che di notte si specchia in laguna,
illumina le isole, il Palazzo Ducale,
le chiese dei tantissimi Santi
ricche d’opere di pittori importanti.

Venezia è arte, cultura e magia:
perciò è triste chi parte e va via!

Arriverà l’estate

Arriverà l’estate
coi suoi splendori,
la gioia entrerà
nei nostri cuori.

Andremo al mare,
ai laghi, sui monti,
ammireremo
incantevoli tramonti.

Bagnerà la rugiada
i petali di rosa,
ogni marito
bacerà la sposa.

Il cigno nero
dal sole sfinito
ritornerà presto
nel suo triste sito.

C’è voglia d’estate,
del suo calore,
nei cuori nascerà
un nuovo amore.

Sarà bella la vita,
lieta, godibile
senza la morsa
del nemico invisibile.

9 Reportage da Venezia
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foto 10 Reportage da Venezia
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Reportage da Venezia foto 11
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