Il progetto DVR (Desire Virtual Reality)

Dal 2050 al 2060

L'America è un paese attraversato dalla guerra civile, dagli scontri interni.

I BLM lottano contro il razzismo sistemico, prendendo sempre di più strade più oscure. La loro lotta si trasforma in un attacco sistematico al mondo occidentale, ai suoi fondamenti e l'accusa di schiavismo diventa sempre più generalizzata.

DVR (Desire Virtual Reality)

2 Il progetto DVR (Desire Virtual Reality)
2 Il progetto DVR (Desire Virtual Reality)

Il mondo dei bianchi è sotto accusa da parte di un movimento che sembra vendicarsi di un passato di soprusi, discriminazione e schiavismo. Dall'altro lato ci sono i sostenitori dei repubblicani, quelli che un tempo avevano votato per Trump. Persone arrabbiate perché la loro condizione economica è peggiorata, perché non si riconoscono più nella nuova America e spesso vengono attaccate in strada dai BLM perché bianche.

La salita al potere di Biden ha portato al potere la sinistra. Questo è stato il governo della svolta: riforme contro il razzismo in America, cambiamenti nel corpo della polizia, una nuova riforma alla sanità, ma allo stesso tempo era incominciata la guerra contro le piattaforme del web.

Nel 2050 quelle tendenze si erano ancora di più inasprite.

In questo contesto di profonda crisi interna americana emerge la figura di un nuovo capitalista: Paul Hardy.

Paul Hardy comprende il problema dell'America, il tradimento del sogno americano, dell'emancipazione e la promessa della vita migliore. Paul Hardy era venuto a conoscenza della conferenza del Signor B ed era molto affascinato dal tema del desiderio.

DVR Project (Desire Virtual Reality) e il desiderio

3 Il DVR Project (Desire Virtual Reality) e il desiderio
3 Il DVR Project (Desire Virtual Reality) e il desiderio

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Paul Hardy era un uomo calvo, piuttosto grasso, ma molto ambizioso. Aveva già lavorato per Google e aveva avuto un'idea. Dopo il fallimento dei google glasses, aveva pensato ad un primo progetto per costruire degli occhiali che permettessero, con la realtà aumentata, di vedere un mondo diverso, più simile a quello che noi desideriamo.

Questa cosa degli occhiali ovviamente non aveva avuto grande successo, ma era un modo per incominciare a sperimentare delle tecnologie per la realizzazione del desiderio.

Gli occhiali funzionavano così: dovevano avere accesso alla rete di internet, l'utente pronuncia ciò che desidera vedere ed ecco che può trovare davanti a sé tutto ciò che ha sempre desiderato.

Come già detto, non potevano avere una grande utilità, ma servivano per giocare sul rapporto tra il desiderio e la tecnologia.

Già in quel tempo aveva annunciato il suo grande progetto:

costruire una realtà virtuale dove ogni persona avrebbe visto i propri desideri soddisfatti.

Google si era interessata in prima persona al progetto, ma non ci credeva neanche troppo. Tuttavia, sul blog dove scriveva Paul Hardy del suo progetto (DVR Project) e cercava di spiegarne di volta in volta i dettagli, c'erano un sacco di commenti di gente entusiasta che voleva proprio quello.

Un giorno che Paul Hardy aveva richiesto dei soldi per la realizzazione del suo progetto usando il crowfunding era riuscito a ottenere 2 milioni di dollari. Questi soldi arrivavano da ogni parte del mondo perché la gente lo voleva davvero questo mondo del desiderio.

Sul Times era uscito un articolo che si intitolava “Paul Hardy in Wonderland” con in copertina Paul Hardy vestito da cappellaio matto, in cui gli autori si prendevano gioco del capitalista sostenendo che il suo progetto fosse impossibile, che quelli che gli hanno dato i soldi li hanno letteralmente gettati dalla finestra.

Tuttavia in circa due anni Paul Hardy aveva già un progetto funzionante perché con quei soldi si era fatto un'azienda propria e aveva assunto un sacco di gente.

Il primo abbozzo era un mondo virtuale che funzionava ancora come una specie di gioco della playstation, ma che già poteva sfruttare le potenzialità di un casco integrato. La Playstation gli aveva permesso di mettere il suo gioco.

Successivamente Hardy aveva capito che doveva creare la sua console, in questo modo avrebbe potuto adattarla facilmente alle sue esigenze. Doveva sviluppare un sistema che permettesse, dal punto di vista sensoriale di immergersi direttamente in questa realtà virtuale del desiderio.

Questo progetto diventerà il vero progetto di Paul Hardy negli anni successivi.

La filosofia di Paul Hardy è questa:

se il desiderio può essere soddisfatto anche in un sogno, allora il desiderio non ha bisogno di un oggetto reale per essere soddisfatto, ma gli basta un oggetto virtuale.

Se la soddisfazione del desiderio è la condizione per la felicità di un individuo, un individuo è felice anche nella DVR. La realizzazione del desiderio viene attuata tramite l'intelligenza artificiale.

Tutto il blog di Hardy parla di come creare una grande intelligenza artificiale che cerca di apprendere i desideri della gente e di fornire alle persone esattamente quello che desiderano.

DVR Desire Virtual Reality: desiderio e intelligenza artificiale

4 Il DVR Project (Desire Virtual Reality), desiderio e intelligenza artificiale
4 Il DVR Project (Desire Virtual Reality), desiderio e intelligenza artificiale

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Il problema è che la questione di Paul Hardy era diventata politica, c'era troppa gente che credeva nel suo progetto e non voleva altro che quello.

La gente smetteva di passare il tempo su Facebook quando c'era la DVR. Questo era un problema per le altre piattaforme.

Era cominciata la guerra contro l'azienda di Hardy. Gli altri Stati del mondo vedevano il progetto della DVR con diffidenza e paura, visto che vedevano quanta dipendenza nelle persone stava creando.

E così è stato: la gente ha difeso la DVR, ha deciso per la vita virtuale andando contro le vecchie piattaforme e queste se ne sono andate dall'America per spostarsi in Europa.

Dal 2060 al 2070

Quando la piattaforma era stata creata per immergersi completamente nella DVR la gente era entrata effettivamente in quel mondo e non voleva più uscirne se non per mangiare o per dormire.

Il sistema visto da fuori poteva sembrare una sorta di bara, dove le persone sdraiandosi sarebbero state collegate attraverso dei dispositivi all'altro mondo.

Nel secondo mondo loro avevano un nuovo corpo che potevano scegliere. Potevano, volendo, anche cambiare sesso o scegliere di essere di altre razze: elfi, troll, orchi, ecc. Un nuovo mondo si staglia di fronte al popolo americano, la nuova America da conquistare.

Da questo momento cominciano le fasi del progetto DVR.

Principalmente si conoscono almeno cinque fasi del progetto.

Ogni fase corrisponde ad una evoluzione del progetto che nasce da problemi rispetto alle versioni precedenti.

Dopo la creazione della “grande scatola”, ossia il sistema che permetteva alla gente di collegarsi con la DVR, era uscito un articolo sul Times dal titolo “Americans like vampires in a graveyard” con in copertina un sacco di bare e gli americani nelle bare, oltre che una bandiera americana con il segno di un pipistrello.

Questo articolo paragonava gli americani a vampiri rinchiusi in una bara che vivono in un mondo parallelo notturno e che hanno abbandonato la luce del mondo reale.

Lo Stato si era opposto a questa azienda, l'aveva accusata di monopolio, ma quando avevano cercato di abbatterla, ecco che migliaia di persone erano scese in piazza per difenderla.

Inutile è stato ogni tentativo di fermarli, gli americani votavano sempre e solo i politici che sostenevano la DVR e Hardy con i soldi poteva anche influenzare la politica.

Gli altri stati, sopratutto l'Europa, la Russia e molto del mondo orientale, condannavano la DVR e le sue tecnologie come qualcosa di illegale e da combattere.

Nella prima fase esisteva semplicemente un altro mondo parallelo unico dove le persone reali potevano incontrasi e vivere in un mondo in cui si pensava avrebbero potuto realizzare i loro desideri. Ma la prima fase era finita presto perché non c'erano limiti ai desideri che si poteva soddisfare, per cui molti desideri negativi potevano realizzarsi li dentro.

C'era stato un boom di suicidi molto rapido e questo aveva costretto Hardy a bloccare tutti i desideri negativi.

Nel frattempo l'intelligenza artificiale dietro al progetto della DVR fu chiamata Iside, ispirandosi proprio alla dea egiziana.

Iside era l'intelligenza artificiale che esaudiva i desideri della gente, ma doveva stare attenta che questi desideri non fossero per il male di un altro o il proprio.

La seconda fase aveva un altro problema molto ricorrente: il conflitto tra desideri.

Se Iside vedeva soggetti che desideravano cose opposte, lei naturalmente avrebbe soddisfatto entrambi i desideri. Tuttavia, siccome questa cosa è impossibile, il sistema andava sistematicamente in crash, bloccandosi. Per questo motivo Hardy decise che era impossibile far vivere tutti in un solo mondo virtuale.

La DVR non poteva essere un solo mondo, ma doveva essere composta da diversi mondi, ognuno per ogni persona.

Questi mondi sono stati chiamati monadi.

Ecco che nella terza fase abbiamo una monade per ogni persona, dunque milioni di monadi.

Questo ha portato al limite l'isolamento degli individui.

La DVR non è più un luogo di incontro di persone, ma un luogo dove le persone si relazionano solo con se stesse e il mondo virtuale è abitato da esseri che sono generati da Iside stessa.

In questa fase salgono di moltissimo le problematiche.

La popolazione decresce spaventosamente perché non si fanno più figli. La gente non si rende nemmeno conto della loro grande solitudine perché dimenticano spesso che tutte le persone che li circondano nel mondo virtuale non esistono e sono solo generate dall'intelligenza artificiale e le reti neurali.

In questa fase, oltre a questi problemi, c'è la questione della grandissima mole di dati da gestire, una connessione di rete sempre più debole e un'intelligenza artificiale che incomincia ad apprendere da sola.

La gente continuava a lavorare, ma molto del lavoro si era trasferito nella DVR e molto spesso la gente stessa lavorava per la ditta della DVR. Quindi c'era un'identità tra lavoratori e consumatori del prodotto, per questo queste persone si identificavano molto con il progetto stesso della DVR.

Nella quarta fase dopo aver creato una grande rete di internet per tutto il paese, interi palazzi di server pieni di dati ovunque, Hardy si era convinto che questo problema dell'isolamento era dovuto alla natura del mondo parallelo.

Bisognava trovare un modo per spostare la DVR nell'America reale, semplicemente usando la realtà aumentata.

Iside doveva essere più controllata per non sfuggire al controllo umano e soprattutto doveva entrare in tutte le infrastrutture urbane. Iside doveva entrare nei cellulari, nei frigoriferi, nelle strade, nei semafori, nel cervello delle persone come un microchip, ecc.

Questo era l'inizio della quinta fase.

Ci sono stati anche alcuni grossi problemi durante queste cinque fasi.

Per esempio la setta del lupo oscuro aveva hackerato un giorno l'intero sistema di Iside trasformando nel giro di poco tempo quello che sembrava un paradiso virtuale in un mondo distopico.

Hardy quel giorno ha dovuto pagare un caro prezzo ed è riuscito ad uscirne con grande fatica e l'aiuto della sua grande divisione di programmatori , nonché esperti di cyber security che erano i migliori dell'America, i quali avevano deciso di lavorare per lui credendo nel progetto e avendo stipendi molto alti.

Certo c'era la setta del lupo anche in America e spesso là dentro ci finivano quelli che erano stati sbattuti fuori dal sistema della DVR perché avevano sperperato i loro soldi nel sistema ed erano diventati poveri, non potendo più pagare l'abbonamento.

Inoltre la DVR oltre ai problemi di solitudine, la disoccupazione, aveva fatto in mondo che Hardy prendesse il controllo dell'intera America.

Il mondo era cambiato, tutti si erano trasferiti nel mondo virtuale.

Non c'erano più molti negozi, ma al massimo solo shop virtuali, che quando sono nate le monadi non erano più accessibili. L'unico vero negozio era quello di Hardy, l'unica vera impresa rimasta era la sua.

Hardy è il vero nuovo signore dell'America intera.

Un giorno in Germania era uscito uno spot di attacco al progetto di Hardy in cui si vedeva il classico ragazzino giovane di 14 anni che aveva appena ricevuto la scatola per entrare nella DVR.

Dalla bara esce all'improvviso nella stanza buia la bellissima ragazza Iside lucente e completamente nuda, che osserva il ragazzo, il quale rimane del tutto incantato e gli dice “vieni con me, nel paese del desiderio”, offrendogli il suo corpo.

Lui la segue dopo essersi fatto accarezzare il corpo e aver accarezzato a sua volta quello di Iside e così, senza nessuna obbiezione, come una macchina che esegue degli ordini, anche lui entra nella bara, nel nuovo mondo.

Alla fine dello spot compaiono delle scritte

“Non fatevi sedurre da Iside, tenete i vostri figli alla larga da queste tecnologie, state attenti!”.

Con una grossa scritta finale:”Achtung Europa!”.

Certo c'erano quelli che erano fuggiti in America proprio per questo, ma gli Stati avevano già incominciato a tagliare tutti i ponti con l'America.

5 DVR (Desire Virtual Reality)
5 DVR (Desire Virtual Reality)

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Degli uomini che sono entrati nella DVR si raccontano tante cose.

Si racconta di un uomo che seduto su un trono, circondato da amanti, comandasse un esercito a distanza per la conquista di pianeti e universi interi, osservando tutto da un gigantesco televisore.

Ma non è detto che il finale dovesse essere sempre così felice, la perdita di contatto con le persone reali, il non essere desiderati sul serio da nessuno e non avere amici reali ha creato una grossa ferita in molte persone.

Alla fine si era creata una società a classi e si erano create anche delle forti disuguaglianze.

Principalmente si contano almeno cinque classi.

La classe più bassa era costituita da quelli che, per vari motivi, soprattutto economici, non potevano avere accesso alla DVR.

La DVR ha un abbonamento che non costa molto, ma se non si hanno nemmeno quei soldi si è fuori. Queste persone vivono per la strada o in ghetti simili a campi di clandestini circondati da filo spinato.

Proprio tra queste persone aveva più effetto la setta del lupo oscuro che ha da sempre cercato di hackerare la DVR e infiltrarsi in quel mondo.

La seconda classe è composta da gente che vive nella DVR e vive di DVR.

Queste persone passano la loro intera esistenza rinchiusi in quel mondo, non riuscendo a trovare una felicità fuori dal mondo virtuale e trovando il solo appagamento là dentro.

La terza classe è composta da quelli che vivono nella DVR, ma, avendo più soldi riescono ad avere accesso a molti più beni di quelli della seconda classe. Infatti oltre all'abbonamento, molte cose nel mondo della DVR non sono completamente gratuite, ma hanno ciascuna un costo.

Per questo quelli della seconda classe si limitano a beneficiare di ciò che gli è dato dal semplice abbonamento.

La quarta classe è composta da gente che usa la DVR solo come posto di sfogo e divertimento, ma che continua ad avere una vita nel mondo reale, dei contatti sociali, anche una moglie o una famiglia.

La quinta classe è quella degli ultraricchi che lavorano per la DVR, ma non hanno bisogno della DVR per essere felici e anzi, hanno molte ville in tutto il paese, vivendo già in un paradiso materiale di fatto.

Se Paul Hardy dovesse corrispondere ad una classe sarebbe la sesta classe, ossia quella che controlla tutto.

22/06/2071 Che cos'è la felicità?

Un giorno Paul Hardy che era un po' preoccupato della situazione della sua America e del fatto di essere isolato dal mondo, aveva deciso di chiamare a se un gruppo di ricercatori e dottori del desiderio per capire come uscire dalla grande crisi della DVR.

Li aveva assunti con stipendi molto alti, stipendi da persone della quinta classe sociale e li aveva invitati un giorno ad una cena e dopo la cena voleva discutere con loro sulla natura della felicità.

6 DVR (Desire Virtual Reality), desiderio e la felicità
6 DVR (Desire Virtual Reality), desiderio e la felicità

Quando Hardy aveva chiesto della felicità agli invitati, ecco che uno gli aveva risposto in questo modo:

Non credete che, forse, voi vi sbagliate proprio nell'approccio?

Voi pensate che la felicità consista nell'assecondare tutti i desideri dei vostri clienti. Non state forse trattando i vostri utenti della DVR come dei bambini piagnucolosi, invece che come adulti?

Hardy era sorpreso dalla provocazione, ma l'aveva accolta bene, senza arrabbiarsi e aveva risposto:

Ma loro chiedono questo!

Soddisfare le richieste dei consumatori è sempre stato l'obbiettivo di ogni azienda che si rispetti. Per questo l'azienda tratta i suoi clienti come dei bambini mocciosi.

Vedete, voi pensate che alle persone interessi in primo luogo la libertà, ma non capite che in verità le persone vogliono vedere il loro desiderio soddisfatto e in cambio della felicità cedono facilmente la libertà.

Certo, questo è vero, ma siamo sicuri che sia questa la felicità?

Lei parte da un approccio che sinceramente condivido abbastanza.

Lei dice: se il desiderio può essere soddisfatto anche con un oggetto virtuale, allora perché non creare una realtà virtuale per soddisfare il desiderio.

Lei ha perfettamente ragione. Sa perché? Perché per la mente non fa differenza tra immaginare di fare una cosa e farla per davvero, questo ce lo dicono le neuroscienze. Capisce?

Ma il punto è questo: pesare che il desiderio non faccia differenza tra il reale e il virtuale comporta che la felicità deve essere soddisfatta con oggetti virtuali, oppure comporta che dobbiamo prendere consapevolezza che il desiderio non cerca semplicemente l'oggetto, ma la gratificazione derivata dall'oggetto?

Lei mi parla semplicemente di marketing, della vendita delle emozioni?

Guardi che con ciò non cambia nulla rispetto al mio progetto. È ovvio che quello che compra la macchina cerca la sensazione di libertà data dalla possibilità di spostarsi e non semplicemente l'oggetto materiale.

No, noi intendiamo dire che nella DVR del futuro dobbiamo superare un certo 'infantilismo' del desiderio.

Noi pensiamo che l'oggetto virtuale ha semplicemente una funzione compensatoria, ma nella sua DVR è diventato il sostituto dell'oggetto reale.

Il sogno, per come è nato, aveva una funzione compensatoria non di sostituzione. Per cui nella sua DVR la realtà è come quella dello schizo, non è come il sogno.

Lei mi sta forse dicendo che è problematico se uno è dipendente da un oggetto virtuale che lo rende felice.

Che lo renda felice è sempre dubbio. Intanto non è chiaro nella DVR come possa un individuo distinguere il suo vero desiderio, da tutte quelle pulsioni confuse che lo trascinano, che non trovano mai una piena soddisfazione e non lo realizzano come soggetto.

Un soggetto felice è un soggetto realizzato nella vita, non è semplicemente quello che si abbandona alle pulsioni.

Ah, guarda, se vuole fare l'Epicureo, non penso che la DVR faccia per lei.

E invece no. Perché la DVR non potrebbe essere il vero giardino di Epicuro?

Epicuro ha sempre detto che bisogna vivere secondo il piacere, ma che questo piacere deve essere calcolato. Lei ha cercato il godimento nella DVR e non il piacere.

La DVR come giardino di Epicuro?

Penso che l'accusa di creare il paese delle meraviglie fosse migliore.

Capisco la questione. Io penso che la gente voglia in realtà la DVR, il problema è che questa comporta seri problemi a livello sociale, quale il problema della solitudine e principalmente il problema demografico.

Io vorrei provare con voi a cercare di costruire una nuova DVR reale e non più semplicemente virtuale. Di questo passaggio penso che dovremmo discutere.

Le cose sono andate male da quando ha deciso di dividere il mondo. Perché lei non ha affrontato il problema grosso: come far vivere tutte le persone in una sola realtà, cercare di farli convivere risolvendo il problema dei conflitti tra desideri.

La stessa cosa è successa diverso tempo fa con i social. I social, che potevano essere un mezzo perché la gente si incontri, anche nel mondo reale, sono diventati la principale causa dell'isolamento. La DVR ovviamente ha degli effetti più devastanti.


Ma voi cosa intendete? La volete o no la DVR?


Ma certo che la vogliamo, dobbiamo solo trovare un modo attraverso il quale la DVR diventi una realtà che aiuti veramente l'uomo.

L'uomo ha dimenticato cosa significa stare nella realtà, fare delle rinunce. Dobbiamo portare fuori dalla DVR queste persone e cercare di usare Iside più come quell'intelligenza artificiale che aiuta l'uomo nelle sue scelte e nella sua vita quotidiana.

Questa nuova DVR sarà nel mondo reale, sarà una realtà aumentata.

L'uomo non può sostituire il mondo reale con un altro, deve arricchire il mondo reale.

Non possiamo, però, spegnere tutte le macchine in un colpo solo. Non possiamo fare questo perché sarebbe un trauma per tutti gli americani che vivono nella DVR.

Dobbiamo arrivarci per gradi: allestire un nuovo mondo dove la tecnologia sarà penetrata in tutti gli oggetti. Quel giorno i nostri americani saranno usciti da quel mondo e dovrà ripartire tutta una nuova economia.

La felicità è qualcosa che deve essere conquistato, si è felici nella conquista, non semplicemente quando ci viene dato quello che desideriamo. La DVR è l'alleato perfetto nella nostra conquista, come l'intelligenza artificiale che aiuta un programmatore a programmare.

Foto da Pixabay, elaborazioni CaffèBook.