La guerra è dentro di noi

La guerra è dentro di noi. La vittoria su se stessi, questa è la più grande vittoria che un uomo possa mai avere!

“Detach yourself!
Detach yourself!

For there is a war
Deep in our hearts
And that's where all battles ought to be fought
Come here
Lower your eyes
And surrender.”

(Rome, Flight in formation)


Il signor B è diventato un mostro. Da tempo aveva fatto cose orribili e non sapeva più come vivere con se stesso. Gli venivano gli incubi, la depressione e si sentiva molto in colpa. Cosa mai avrebbe dovuto fare per cambiare la situazione? Dalla sua trasformazione in lupo poteva sostenere di aver compiuto una strage. Come avrebbe mai potuto un giorno uscire da tutto questo?

La guerra è dentro di noi

La guerra è dentro di noi
Foto 2 La guerra è dentro di noi

Il giorno che era scappato dalla fortezza, sebbene anche ferito, si era diretto verso nord senza sapere nemmeno dove sarebbe andato. L’unica cosa che gli interessava è sparire dalla faccia della terra, non lasciare più alcuna traccia. Perché in quel momento si sentiva odiato dal mondo intero e come sotto effetto di una strana maledizione.

Non è che il signor B abbia mai avuto una vita felice, il problema è che mano a mano che invecchi le cose peggiorano e poi questo non avrebbe mai potuto immaginarlo. Nel profondo nord della Russia sia era costruito una casa di legno e la notte andava in giro nelle vesti di un lupo per cacciare animali.

Testo di Flight in formation dei Rome
Testo di Flight in formation dei Rome

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Aveva pensato in un primo momento che avrebbe mangiato solo più animali selvatici e che il suo primario obbiettivo doveva essere quello di cercare di controllare la propria mente di modo che avrebbe potuto o impedire la sua trasformazione, oppure avrebbe dovuto rimanere cosciente quando si fosse trasformato in lupo.

Dovette passare molto tempo per mettersi a posto e visse a lungo nelle foreste più selvagge in mezzo agli animali più selvaggi. Ma la bestia più feroce della zona continuava ad essere il suo lupo interiore.

Un giorno mentre era nella sua nuova casa gli venne in mente una grande cosa: tutto quello che aveva vissuto, il suo conflitto con il mondo, non era assolutamente nulla!

La vera guerra avveniva tutti i giorni dentro il suo cuore e là doveva combattere la sua guerra, la guerra contro il suo lupo interno.

La vittoria su se stessi, questa è la più grande vittoria che un uomo possa mai avere!

Bisogna vincere se stessi per vincere ogni battaglia della vita. O meglio, è la stessa cosa: ogni ostacolo della vita superato è una vittoria su se stessi. È questo il momento in cui dove mobilitare tutte le sue forze per conquistare pienamente il suo Sé e diventare il vero padrone della sua mente. In questo modo nulla ti fa paura.

Il signor B aveva preso del materiale per scrivere e studiare. Aveva trovato molte carte in luoghi abbandonati. I primi giorni pensava ad alta voce come se avesse una specie di lavagna mentale, poi incominciò a scrivere sui muri e infine sulla carta.

La prima volta scrisse questo: desiderio-lupo.

Non aveva ancora capito bene cosa avesse scritto, ma ci stava riflettendo sopra, perché gli sembrava intelligente. La sua scritta, come si vede, è composta da tre termini: desiderio, un trattino e lupo.

Il desiderio è del lupo? Il lupo è oggetto del desiderio?

Nessuna di queste due, ma una particolare forma del desiderare è il desiderio-lupo. Allo stesso modo potrebbe esserci un desiderio-pipistrello, un desiderio-procione, ecc.

Sto forse delirando? Pensava il signor B. Ma poi cominciò a pensare in questo modo: io non desidero un lupo, c’è una qualche forma di identificazione tra il mio io e quello del lupo.

Io sono un lupo. Non voglio imitare nessun lupo, ma quello che mi capita è che mi trovo a quattro zampe, ululo la notte e mi comporto proprio come un lupo. In un momento della notte io perdo la mia identificazione con il mio passato e passo ad un’identificazione con il lupo. Ma ovviamente tutto questo non ha senso senza pensare che un io sia attraversato dal desiderio ancora prima.

Il desiderio vive prima di tutto nel regno dell’animale, ma ancora prima nella pianta e ancora prima nell'indeterminazione.

Il desiderio è prima di ogni determinazione e permea in tutto il vivente.

Il desiderio, dunque, non è ancora determinato come umano, prima di investire un io specifico e insediarsi dentro una ragione e trasformarsi in pensiero.

C’è dell’animale nell'uomo, c’è anche del lupo?

Quando noi siamo noi stessi è perché siamo in una perfetta identificazione con il nostro processo e con il nostro passato. Io sono me stesso implica l’identificazione con la memoria e con una particolare narrazione.

Cosa succederebbe ad un uomo che perdesse questa memoria e dovesse convincersi di essere un lupo? Oppure se un uomo fosse allevato da dei lupi sin dalla nascita, se non avesse mai appreso la parola e non sapesse fare altro che emettere ululati? C’è un punto in noi stessi arrivati al quale non potremmo più definirci propriamente uomini, questo punto precede la ragione e se si cerca il desiderio bisogna scavare veramente verso delle terre così lontane.

Il nostro io si trova in una speciale posizione rispetto al desiderio e alla memoria.

Il desiderio è ovunque ed investe ogni cosa, ma potrebbe succedere che l’io venga meno e che un particolare modo di individuazione collassi. Come avviene quella particolare cosa per cui io dimentico me stesso ed emerge l’entità del lupo?

È chiaro che si tratta di un processo inconscio e che la coscienza viene completamente meno. Se fossi ancora cosciente durante un processo del genere, se mi potessi accorgere che non sono più io ma sto diventando altro, allora cosa succederebbe al processo, dal momento che la coscienza presuppone l’io e il processo lo nega? Si trattava di essere più svegli di giorno e cercare di fermare il processo usando qualche tecnica simile a quelle che si usano per rendere lucido un sogno di notte.

Dopo giorni di allenamento una sera gli capita questo: gli sembrava come se qualcosa in lui prendesse il controllo, ma non gli sembrava proprio lui. Incomincia il pelo a diventare sempre più folto con grande rapidità. Cresce in lui la rabbia, come una potenza aggressiva e sconosciuta. Infine, proprio quando voleva gridare aiuto, ecco che gli esce un grande ululato. Ma qualcosa si era bloccato, aveva gli occhi per vedere ed essere più cosciente in quel momento.

Solamente che tutto quello che stava vedendo era puro orrore. Non aveva controllo su niente, non poteva fare altro che vedere e basta. Era nella stessa situazione di una persona che vuole gridare, ma gli manca la voce e gli altri che lo guardano pensano che stia bene. Non sa come comunicare il suo dolore esterno, vorrebbe uccidersi ma non può. È tutto bloccato e passerà la notte a vedere scene di devastazione. Ora lui è il re della foresta.

Foto 3 La guerra è dentro di noi
Foto 3 La guerra è dentro di noi

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Il giorno dopo stava pensando che quello era solo il suo primo passo. La semplice coscienza della cosa gli permetteva di vedere e di sentire, ma non aveva ancora alcun tipo di controllo proprio sul processo.

Nelle notti successive accadde sempre qualcosa di simile, ma riusciva a riconoscere più dettagli: vedeva i peli di lupo che gli crescevano su tutto il corpo ad una grande velocità; sentiva il suo corpo ingrandirsi; sentiva una rabbia interna e gli occhi che gli diventavano bianchi.

Un giorno incominciò a capire come funzionava il meccanismo: si accorse che una grande tensione si diffondeva in tutto il suo corpo. Doveva principalmente fermare questa tensione e l’unico modo che aveva di bloccarla era con la meditazione.

Foto 4 La guerra è dentro di noi
Foto 4 La guerra è dentro di noi

Un impulso molto forte si sprigiona in tutto il corpo, come una rabbia interna. Un uomo molto arrabbiato griderebbe, lui, invece, ulula. Deve solamente meditare a fondo, rilassare tutto il corpo e distenderlo. In questo modo fermerà tutto il processo che avviene nel suo corpo e potrebbe anche controllarlo.

Raggiunta questa consapevolezza si mise a meditare molto a lungo e decise che non avrebbe più mangiato. Se avesse vinto il lupo, allora si sarebbe trasformato, dando sfogo alla sua profonda fame. Se avesse vinto lui avrebbe assunto il controllo di ogni cosa e avrebbe ripreso in mano la sua vita.

Così era arrivato alla sera meditando continuamente. Questo stato di meditazione provocò un blocco del processo, ma gettò il signor B in una situazione di stallo. Era dentro di sé ed era bloccato con il corpo.

All'interno di sé, come in un sogno, vide se stesso completamente pieno di lividi. Se stesso gli chiede: “come mai ti fai così tanto del male? Perché non ti sei mai amato?”. A quel punto gli prende uno spavento e vorrebbe fuggire, ma non c’è più una via d’uscita. Allora guarda se stesso ancora una volta e gli dice: “allora sei tu! Sei tu il lupo!”. “Non sei capace di amare te stesso, vuoi la guerra?”, gli risponde. Ma a quel punto arriva se stesso molto più piccolo nella scena che piange e lo si vede gridare: “Io questa vita non la voglio! Non voglio diventare lui!” e indicava il signor B.

Foto 5 La guerra è dentro di noi
Foto 5 La guerra è dentro di noi

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Il signor B guarda il bambino e gli dice “Il futuro è nero caro, preparati al futuro!”. L’altro se stesso lo guarda e gli dice “Non rompere le speranze del tuo passato!”. “Io vivo senza speranze” dice il signor B. “Perché sei il lupo cattivo, tu sei il lupo cattivo!” dice l’altro se e il bambino continua in coro “lupo cattivo, lupo cattivo!”.

Ad un certo punto tutto prende una piega bruttissima. Gli altri se si moltiplicano e si trasformano in lupi. Anche lui diventa un lupo. Tutti si azzannano tra di loro con grande foga in una guerra infinita. Da questo momento lo scontro dura un po’ di tempo, fino a quando il signor B non si ricorda che è tutto finto. In quel momento gli venne in mente che doveva solo rilassarsi e continuare a respirare. Incominciava a sentire il suo corpo che medita respirare.

Mano a mano che rilassava tutto se stesso, tutto l’odio se ne stava andando, sentiva se stesso diventare più unito dentro. Quella notte era pieno di energie, ma non uscì con il corpo di un lupo. Uscì con il suo corpo. Aveva conquistato una grande calma nel suo cuore che non aveva mai visto. Aveva appreso un’arte di controllare la propria mente.