Homo homini lupus est

“Aff Djefvlen han bleff skjænked een Gave
Der ved Troldom favned han til Ulv
Ey vaer han længer een Guds Slave
Der ved Midnat vandred ofver hule Grave.” (Ulver, Wolf and Fear)

Il signor B, Homo homini lupus est (lupo mannaro)

Il signor B, Homo homini lupus est (lupo mannaro) 2
2 Foto Il signor B, Homo homini lupus est (lupo mannaro)

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Quel giorno in cui il signor B aveva finito la sua conferenza nessuno sapeva che fine avesse fatto, sembrava scomparso nel nulla. Ma i giorni seguenti nella città i tempi si fecero più oscuri.

Le vie, le case e tutto incominciò a ricoprirsi di sangue. Nessuno sapeva che fine aveva fatto il signor B, tranne il signor B stesso.

Il signor B non era più lo stesso da quel giorno. Era successo qualcosa di terribile in lui, come fosse stato colpito da una dannazione divina.

Una piccola città nella profonda Russia si sarebbe ricoperta di sangue ed orrori di lì a poco.

Il giorno della conferenza il signor B non era scomparso del tutto, aveva mutato forma. Un’uscita ad effetto, la sua. Nessuno immaginava che sarebbe finita così.

Lui si era sentito male dentro, ma del resto è tutta la vita che si sente male. Sotto i baffi può nascondere la sua angoscia infinita. Questa volta era successo qualcosa di molto grosso.

All'inizio gli sembrava come se la sua mente fosse volata via. L’istinto bestiale era diventato sempre più dominante. Se si lasciava andare un po’ e per lui la cosa veniva assai facile, era come se il suo corpo avesse il pilota automatico e fosse guidato da un demone.

Non era più lui, aveva un corpo pieno di folti peli, delle braccia più robuste, era più grosso, aveva dei denti aguzzi e degli occhi bianchi.

Il signor B era diventato un lupo mannaro.

In questa veste non lo avrebbe riconosciuto più nessuno. La sua teoria su un desiderio potente e insaziabile si era trasformata nella realtà di un mostro che divorava e uccideva uomini in giro la notte. Nessuno era riuscito mai a fermarlo, lui stesso sembrava un fantasma. In effetti la gente vedeva solo cadaveri e tanto sangue, non sapevano nemmeno chi fosse.

La vita del signor B era completamente cambiata da quel giorno. Adesso c’era la polizia che aveva incominciato a dare la caccia a questo mostro: lui.

A quel punto il signor B era stato costretto a fuggire, doveva cercare un posto lontano dove rifugiarsi e aveva già cambiato città. Si era trovato un complesso di case abbandonate e li viveva. Di notte divorava animali e persone, mentre di giorno era nella sua tana, spesso a riposare.

Il signor B, Homo homini lupus est (lupo mannaro) 3
3 Foto Il signor B, Homo homini lupus est (lupo mannaro)

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Di giorno tornava quasi normale come aspetto, ma dopo tutto questo tempo, anche se poteva sembrare umano, non era più riconoscibile in alcun modo.

Dopo tre mesi stava incominciando a prendere coscienza di quello che stava facendo, perché sinceramente ricordava ben poco di quello che era prima.

Nessuno era riuscito ancora a scoprire dove si trovasse. Ancora non sapevano con chi avevano a che fare. Alcune persone incominciavano a parlare di uno strano mostro delle nevi. Quei pochi che lo avevano visto in faccia dicevano che era un lupo molto grosso. C’era anche un gruppo di scienziati interessati al caso che pensavano potesse trattarsi comunque di un qualche animale feroce, forse di una specie ancora non ben conosciuta.

Normalmente si collega il lupo mannaro con la luna piena, perché è nelle notti di luna piena che si diventa lupi. Invece, nel caso del signor B, il problema era più grosso: si trattava di un istinto bestiale presente in lui che gli provocava la trasformazione. Questo avveniva solo di notte, perché quell'essere odiava la luce.

Quando si era ripreso il signor B provò uno spavento enorme, trovandosi nudo in una casa abbandonata con molti pezzi di vetro rotto ovunque. I primi giorni aveva pensato ad uccidersi, ma il problema era che non c’era più il suo io, non aveva più il controllo di quasi niente.

Un giorno era la prima notte in cui era cosciente, ossia vedeva e sentiva coscientemente in quel momento in cui stava sbudellando un uomo in una casa di campagna. Dovette passare una settimana di agonia in cui il signor B dormiva poco e si sentiva debole per capire che forse la cosa migliore era per il momento accettare la cosa.

La cosa più spaventosa che potesse accadere era successa, ora per lui stava diventando normale quello che faceva di notte. Aveva creato un cumulo di teschi di persone uccise, qualche scheletro penzolava persino dal soffitto della stanza.

Ovviamente lo stavano cercando da tempo e sapevano che doveva trovarsi vicino a tutte quelle città che aveva attaccato, dunque doveva avere un nascondiglio in quella zona.

C’era una specie di complesso di edifici tra le città che erano state attaccate, un complesso che comprendeva anche una rocca medioevale. Avevano capito che doveva essere da quelle parti perché tutti i boschi erano già stati controllati.

Avevano pensato in passato di usare delle trappole, ma la maggior parte di esse erano state già distrutte con somma violenza. Così sono arrivati in cento a circondare tutta la rocca, come se si trattasse di un assedio. Hanno attaccato di giorno, alla luce del sole, sperando di beccarlo nella sua tana e indifeso. L’obbiettivo era mandarne almeno cinquanta dentro per stanarlo, ma se fosse uscito quella sera ce ne sarebbero stati altri cinquanta fuori proti ad accoglierlo con il fuoco delle pallottole.

Il signor B, Homo homini lupus est (lupo mannaro) 4
4 Foto Il signor B, Homo homini lupus est (lupo mannaro)

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Erano arrivati a mezzogiorno. Non avevano avuto neppure il tempo per mangiare. Quelli che erano entrati si erano divisi e andavano piano per non fare troppo rumore. Ma il signor B aveva visto molte di quelle persone. Aveva capito che erano venuti a prenderlo e che prima o poi sarebbe successo, era ovvio.

Aveva scoperto dei sotterranei di quel posto che avrebbero potuto tenerlo al sicuro, almeno fino a quando sarebbe arrivata la notte. In effetti doveva solo aspettare il buio e si sarebbe trasformato. Quelle persone non sapevano dove cercare, perciò non lo avrebbero trovato. Oppure no?

Oppure poteva uscire come uomo e non lo avrebbero mai riconosciuto. Mentre camminava per i corridoi della rocca gli venne in mente che doveva solo travestirsi da poliziotto e non sarebbe stato difficile. Quando ebbe davanti uno dei poliziotti voltato di spalle, ebbe l’occasione per ucciderne uno, ma la cosa più normale che gli venne era di morderlo al collo.

Quello era caduto intontito, mentre il signor B aveva avuto il tempo di togliergli i vestiti per metterseli addosso. A quel punto poteva andare con gli altri e far finta di cercare il grande lupo, doveva solo nascondere il corpo dell’uomo e chiuderlo in qualche stanza a chiave. Se si fosse ripreso, non doveva poter dir nulla su di lui.

I poliziotti oramai stavano cercando ovunque, non avevano intenzione di abbandonare perché erano certi che si trovasse lì. Non si erano accorti che oramai da tempo proprio il poliziotto infiltrato stava facendo in modo di chiudere tutte le uscite dalla rocca, così che almeno i primi cinquanta poliziotti rimanessero chiusi dentro. Tutti i grandi portoni erano oramai chiusi. Rimaneva solo la strada sotterranea.

Dopo ore di ricerca i poliziotti non sapevano bene dove mettere piede e incominciavano a sospettare che ci fosse qualche luogo nascosto là dentro.

Uno di loro aveva trovato i cunicoli sotterranei e aveva chiamato molti altri a seguire quella strada. Un altro aveva visto un gigantesco cumulo di teschi. Perciò, con questi ritrovamenti, si erano convinti che certamente erano sulla pista giusta.

Ma il tempo scorre e cala presto la notte. Il signor B pianificava una fuga, ma sapeva che non era semplice. Se si fosse trasformato l’avrebbero riconosciuto subito e poi uscire adesso con altri cinquanta poliziotti che sono a caccia di lui non gli sembrava una buona idea. Forse doveva trovare qualcosa che distraesse tutti, per poter fuggire più facilmente.

Troppe ore passate a pensare, troppe ore passate a cercare. L’uomo che era rimasto intrappolato nella stanza e che era stato morso, si era ripreso da tempo, ma era molto affamato e non aveva trovato un modo per uscire.

Quando calò la notte accadde qualcosa che non avrebbe mai immaginato: incominciò a gridare e come se avesse un veleno che scorreva lungo tutte le vene, lui prese a dimenarsi, ma si stava trasformando già in un lupo.

Quando la trasformazione fu completa sfondò il portone con un boato. Tutti i poliziotti che vennero a vedere cosa fosse successo avevano fatto una triste fine. Non erano tutti morti, alcuni di loro erano stati contagiati ora. Anche loro erano dei lupi mostruosi.

Il signor B si era trasformato da tempo, ma in quella rocca c’erano già un paio di grossi lupi in giro. Gli altri poliziotti erano rimasti chiusi nella rocca circondati da lupi. Dovevano trovare la via d’uscita nei sotterranei, ma la strada era sbarrata dai lupi stessi.

Allora hanno pensato di chiamare dei rinforzi, sperando che potessero aprire anche delle vie di fuga. Uno di quei lupi era stato isolato dalla polizia, quando erano arrivati i rinforzi sfondando il portone principale. Tutti fecero fuoco con i loro proiettili. Una volta morto si accorsero che era uno di loro. Uno di loro, avevano ucciso.

Era stato lui? Ma ce ne sono ancora molti altri in giro. Incominciavano a dubitare del vicino, non sapevano bene chi sarebbe stato il prossimo a diventare lupo e a divorare tutti gli altri.

Questa crescente sfiducia faceva sì che non potessero fidarsi l’uno dell’altro e incominciavano a dividersi.

Dieci lupi in tutto, compreso il signor B, undici se si conta quello morto. Bene, sarebbe stato il momento migliore per fuggire, ma il signor B non ha il controllo su di sé quando è lupo.

Da quel momento poteva succedere qualsiasi cosa. Bisognava combattere fino all'alba sperando di rimanere ancora vivi. C’è stato un punto della notte in cui tutti sembravano contro tutti e non si capiva chi era l’uomo e chi il lupo.

Tutti contro tutti, con colpi che venivano da ogni dove. Se ammazzavano un lupo, poi scoprivano che era un altro poliziotto dei loro.

Il signor B era stato ferito alla gamba, o forse dovrei dire alla zampa. Era rimasto bloccato in una delle stanze dei sotterranei. Ma era meglio così, tanto non lo aveva notato nessuno. Infatti il giorno dopo era rimasto da solo in quella stanza. Gli altri pensavano che fossero tutti morti. Però era molto strano, perché tra i morti non trovavano altri morti che non fossero i propri. Si erano convinti che doveva essere uno di loro o alcuni di loro. Ma adesso doveva essere finito tutto.

Non si sapeva ancora che creature fossero. Certo dei lupi, ma nessuno aveva mai visto dei lupi del genere. Gli scienziati che speravano in qualche prova non avevano cavato molto se non tantissimi peli di lupo dei quali avrebbero potuto eventualmente analizzarne il DNA.

Il signor B era scappato molto lontano promettendo a se stesso che un giorno sarebbe stato capace di controllare se stesso. Il signor B scomparse il giorno seguente nella nebbia della mattinata.

Foto da Pixabay, elaborazioni CaffèBook.