L'insegnamento dimenticato del Covid-19 e l'importante ruolo delle piante

La maggiore attenzione alla conservazione degli habitat naturali è un insegnamento del covid: Le piante sono il nostro vaccino naturale.

Le piante sono il nostro vaccino naturale:

La conservazione degli habitat naturali e il ruolo delle piante, l’insegnamento dimenticato del lockdown.

Il 22 giugno 2020, il Teatro dell'Opera di Barcellona, dopo tre mesi di chiusura per l'emergenza Covid 19, ha riaperto per offrire un concerto riservato a una speciale platea:

ogni poltroncina di velluto rosso era occupata da piante appartenenti a diverse specie, per un totale di 2.300 vasi, mentre gli spettatori in carne ed ossa seguivano il concerto da casa in streaming.

La conservazione degli habitat naturali e il ruolo delle piante: l’insegnamento dimenticato del lockdown
La conservazione degli habitat naturali e il ruolo delle piante: l’insegnamento dimenticato del lockdown

L'idea provocatoria è nata da un progetto del curatore del teatro spagnolo che, in pieno periodo di lockdown, aveva immaginato la platea del teatro abbandonata e infestata dalle erbe, come se la natura si fosse ripresa gli spazi rubati dall'uomo.

Alla fine del concerto, le piante sono state regalate a medici e infermieri come ringraziamento per l'attività svolta durante l'emergenza sanitaria.

Dunque, a Barcellona la vegetazione è stata invitata a teatro per ricevere il nutrimento della musica anziché il veleno dei pesticidi.

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Una nuova cura per il pianeta, l'unica lezione possibile che si può trarre dalla pandemia.

Il 21 marzo è una giornata importante per la flora: viene celebrata la giornata mondiale delle foreste indetta dalle Nazioni Unite. Questo perché gli alberi e, in generale, gli ecosistemi naturali svolgono un ruolo cruciale nella regolazione delle malattie: quando la vegetazione gode buona salute, limita l'esposizione e l'impatto degli agenti patogeni, comprese le zoonosi, ossia le malattie trasmissibili da animali all'uomo di cui fa parte il Covid-19.

La conservazione degli habitat naturali e il ruolo delle piante

La conservazione degli habitat naturali e il ruolo delle piante
La conservazione degli habitat naturali e il ruolo delle piante

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Giornate come questa hanno l'obiettivo di aumentare la consapevolezza umana sull'importanza della conservazione degli habitat naturali,

incoraggiando campagne di messa a dimora di alberi e arbusti che garantiscono protezione del suolo, migliore qualità di aria e acque, mitigando gli effetti negativi sortiti dai cambiamenti climatici.

Le piante sono il nostro vaccino naturale: il disboscamento

La conservazione degli habitat naturali e il ruolo delle piante: il disboscamento
La conservazione degli habitat naturali e il ruolo delle piante: il disboscamento

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Sono diversi gli studi che sostengono come la modificazione dell'ambiente abbia agevolato il passaggio dei virus dagli animali all'uomo, il cosiddetto spillover.

In particolare, quando si disbosca una foresta e si distrugge flora e fauna contenuta, restano esposti gli invisibili germi che, non più trattenuti dalla cinta verde, si spargono, trasportati dagli agenti atmosferici.

Le foreste, il nostro antivirus naturale e un rifugio della preziosa biodiversità.

Le foreste: il nostro antivirus naturale
Le foreste: il nostro antivirus naturale

La deforestazione selvaggia aumenta il contatto delle specie selvatiche con l'uomo mentre in Africa e in Sudamerica aumenta il rischio di malaria, stravolgendo gli equilibri ecologici che riducono la diffusione delle zanzare.

Per il futuro, si teme la comparsa di una epidemia di proporzioni catastrofiche, la cosiddetta "Big One", che potrebbe decimare la popolazione umana.

Foto per: La conservazione degli habitat naturali e il ruolo delle piante: l’insegnamento dimenticato del lockdown
Foto per: La conservazione degli habitat naturali e il ruolo delle piante: l’insegnamento dimenticato del lockdown

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Invece di pensare solo a costruire ospedali e ad aumentare i reparti di terapia intensiva, creare vaccini risolutori e disinfettanti sempre più efficaci ma anche sempre più tossici, sarebbe fondamentale dedicare la stessa attenzione per ricostruire le risorse forestali distrutte, cercando di ridare vita agli unici "alleati" in grado di proteggerci dalle epidemie:

gli ecosistemi naturali.

Una scelta importante su cui manca ancora la necessaria consapevolezza da parte di governanti e cittadini.

La pandemia che viviamo costituisce un importante campanello di allarme dopo quelli, inascoltati, che hanno portato ad effetti come l'aumento della temperatura globale, lo scioglimento dei ghiacci, l'aumento di CO2, la desertificazione, le devastazioni causate da trombe d'aria, uragani, alluvioni e grandine.

Un avviso che avrebbe dovuto spingere verso opportune modifiche comportamentali.

Il lockdown ha insegnato all'uomo a rallentare la propria corsa, ad apprezzare il silenzio e i valori interiori che il ritmo lento permette di scoprire:

ha anche rivelato le qualità autentiche dell'esistenza e l'importanza della salute, dell'amicizia e degli affetti veri rispetto ai beni materiali.

Eppure, una volta revocate le misure restrittive dell'emergenza, ha prevalso la volontà di tornare alla normalità e riprendere il modello di vita sociale ed economico che ha causato la pandemia, cancellando in fretta quelle scoperte.

Certamente, non si può trasformare lo stile di vita dall'oggi al domani

modificando la produzione alimentare, convertendo agricolture e allevamenti intensivi, concretizzando il modello di economia circolare e riducendo la produzione di combustibile fossile o di plastica,

ma se non si sarà in grado di investire in modelli strategici alternativi e, soprattutto, di cambiare il rapporto con gli animali e la natura, si rischia fortemente il verificarsi di nuove pandemie, dato che gli spillover sono eventualità concrete.

In questo periodo in cui abbondano le polemiche sugli effetti collaterali dei vaccini anticovid o sulla loro validità nei confronti delle varianti, non bisogna considerare la natura come un nemico bensì un alleato:

un habitat sano agisce come un vaccino naturale privo di effetti collaterali.

Per mesi è stato ripetuto che "tutto andrà bene" auspicando il ritorno alla normalità ma dimenticando che quanto era considerato normale prima della pandemia è ciò che alimenta l'inesorabile distruzione del pianeta e di chi lo abita.

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Foto 6: La conservazione degli habitat naturali e il ruolo delle piante: l’insegnamento dimenticato del lockdown
Foto 6: La conservazione degli habitat naturali e il ruolo delle piante: l’insegnamento dimenticato del lockdown

Foto da El Liceu Barcelona, Pixabay. Elaborazione CaffèBook.