L’aglio, che vince malanni, spiriti e paure

Se la zucca rappresenta l’aspetto goliardico di Hallowe’en, l’aglio assume in quest’occasione il ruolo pugnace del guerriero.Oggi, purtroppo, abbiamo trasformato la vigilia di Ognissanti in una ricorrenza commerciale e consumistica, in cui la memoria dei defunti che ci sono cari viene soppiantata e offesa da un carnevale macabro fatto di lustrini, di cappelli da strega, di ragni e di scheletri.

L'aglio nella tradizione

aglio e tradizione
Aglio

Nel mondo celtico, nel quale trae origine Hallow’en, non c’era invece proprio nulla da festeggiare.

In Irlanda e in Scozia, la popolazione temeva di sacro terrore la notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre.

Si riteneva che in quelle ore i morti camminassero per le vie e c’era un solo modo per tenerli a distanza e per non essere aggrediti:

girare con una testa d’aglio in tasca!

L’aglio, d'altronde, nella tradizione letteraria è uno dei rimedi principali contro i vampiri e, a questo proposito, ci piace sottolineare come Dracula debba la sua fama a Bram Stoker, che era appunto uno scrittore irlandese, grande conoscitore delle leggende e delle novelle di spiriti e demoni della sua terra.

Per questo lo ha utilizzato per contrastare il suo inquietante personaggio.

La storia della pianta dell'aglio

Pianta dell'aglio
Pianta dell'aglio

Si tratta di una pianta di uso assai antico.

Proveniente dalle steppe dell’Asia Centrale, si diffuse prima nel bacino del Mediterraneo e in seguito si adattò anche al clima del Nord Europa.

Per gli egizi, l’aglio era un’erba venerata ed era un grande segno di benevolenza e di onore riceverla in dono.

Erodoto ci narra che gli operai che costruivano le piramidi ne ottenevano ogni mattino uno spicchio affinché, masticandolo, fossero più forti e protetti da ogni malanno.

Anche presso i greci, i romani e gli ebrei era un disinfettante efficace ed era utilizzato largamente nell'alimentazione.

Nel Medioevo, a partire dal XIII secolo, era comune sulla mensa di ogni ceto sociale una zuppa chiamata agliata, che si preparava pestando insieme mandorle, noci e pane raffermo e mettendo a cuocere questi ingredienti nel brodo.

Usanze interessanti relative all'aglio si trovano in molti Paesi:

in Ucraina era ritenuto un elisir di eterna giovinezza, in Turchia se ne appendevano trecce ai pescherecci per propiziare una pesca fortunata, in Svezia se ne cuciva uno spicchio nell'orlo della veste di ogni sposa

mentre nel mondo arabo era tradizione, durante la cerimonia nuziale, che ne fosse nascosto uno nel copricapo dello sposo.

Nell'esercito francese si detergevano con l’aglio le ferite di chi era stato colpito sul campo di battaglia e, tornando infine in Irlanda, dove è conosciuto come gairleog, le teste intrecciate nel tetto di paglia dei cottage proteggevano chi vi abitava dalla cattiva sorte.

Dal punto di vista botanico, l’aglio appartiene alla famiglia delle Liliacee e risponde al nome latino di Allium sativum L.

aglio Allium sativum L
aglio Allium sativum L

Il bulbo è composto da spicchi ovali e allungati.

Le foglie sono piatte, in striscia sottile, per un buon tratto carenate al fusto, la cui altezza può raggiungere il mezzo metro.

Un’ombrella apparente raggruppa i radi fiori biancastri, che sbocciano tra giugno e agosto.

I principi attivi dell'aglio

Notevoli i principi attivi contenuti nel bulbo:

c’è un olio essenziale solforato, in cui sono presenti sostanze antibatteriche denominate allicina e garlicina (che ne fanno una sorta di antibiotico naturale),

e poi ci sono le vitamine A, B, C, alcuni glucosidi, fitormoni, fecola e minerali quali lo zinco, lo zolfo, lo iodio, il silicio e il manganese.

Mangiare aglio crudo giova pertanto in diverse patologie o le previene.

È tuttavia controindicato a chi ha la pressione bassa, perché è un ottimo ipotensivo, e a chi soffre di ulcere intestinali, dato che può irritare ulteriormente le mucose.

È invece assai utile in caso di malattie infettive, a cominciare dalle forme influenzali prossime a manifestarsi, di ipertensione arteriosa, di disturbi alla circolazione come emorroidi, spasmi vascolari e vene varicose, di affaticamento cardiaco, di stanchezza da stress, di difficoltà digestive e di flatulenze, di diarree, di infezioni da parassiti intestinali (ascaridi, tenia e ossiuri), di edema alle gambe, di gotta, di reumatismi, di molte affezioni polmonari, dall'asma, alle bronchiti croniche, ai raffreddori…

Applicato come cataplasma esterno, l’aglio cura calli e verruche, piaghe, nevralgie e punture di vespe e di altri insetti.

Se proprio dobbiamo trovargli un difetto, sta nell'odore che effonde, dovuto allo zolfo, e che rende poco gradevole l’alito di chi se ne ciba.

Ma anche per questo ci sono soluzioni efficaci a neutralizzarlo.

Dopo una buona e sana bruschetta, vi consigliamo dunque di masticare 3 chicchi di caffè o alcuni semi di anice, oppure di mangiare una mela o un rametto di prezzemolo.

E la vostra bocca tornerà a essere simpatica e profumata.

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