Il dialogo con una ragazza sul desiderio
In questo mondo si vede un enorme prato verde e una grande luce.
Alcune bambine vanno incontro al signor B con un largo sorriso e lui le bacia tutte sulla fronte. Questo gesto sembrava proprio quello di qualcuno che, avendo un uccello per mandare dei messaggi, lo invita al volo, affinché possa volare. E così le bambine sorridendo volano via come uccelli verso il sole.
Il signor B si sentiva pieno di amore per il mondo, per gli altri e per se stesso. Ora saliva una collina, pensando che qualcosa doveva attenderlo in cima. Non sentiva alcuna fatica, perché sapeva perfettamente cosa lo attendeva alla fine, si poteva quasi dire che più che camminare danzava.
Il dialogo con una ragazza sul desiderio: la collina
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Lui non era più se non una parte degli eventi che accadevano, perfettamente allineato con essi. Se lui onorava il mondo, il mondo avrebbe onorato lui.
Al termine della sua lunga camminata in cima incontra una ragazza.
Questa ragazza lo saluta e gli dice che lo stava aspettando da sempre, che sapeva che sarebbe venuto. A quel punto i due incominciano a parlare.
Non capisco perché solo ora posso comprendere ogni cosa, come sia possibile e come mai accada solo adesso.
In effetti, al momento non può esserti tanto chiaro. Prima accadono le cose, solo molto tempo dopo le comprendi effettivamente. Tu sei ora realmente trasformato, mentre prima potevi comprendere solo la teoria di questa trasformazione. Ora adesso possiedi la coscienza di questa trasformazione.
La trasformazione è passata per il tuo cuore, oltre che per la tua testa. Adesso hai scoperto la tua luce. In questo momento, tu, notturno, potresti tornare tra le tenebre, ma non sarebbe più la stessa cosa. Ora potresti camminare a testa alta nelle tenebre più profonde e avere occhi che potrebbero infiammare anche un demone. Demoni hai cercato in passato per la conoscenza, ora non hai più nemmeno bisogno del diavolo.
Soltanto quell'uomo che regna sovrano su se stesso, regna sovrano sull'universo. Per essere dei veri sovrani non serve che qualcosa comandi tutto il resto, bisogna solo che ogni cosa sia al suo posto e che sia in armonia con tutto come le note di una sinfonia.
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Quello che dici, mia cara, ora sono parole d’oro per me. Una volta non avrei capito nulla di tutto ciò, ma adesso mi è chiaro che non c’è un sovrano nel mio corpo e nemmeno nel Sé. Semplicemente ogni parte si combina con le altre in un’armonia perfetta. Nessuno vuole dominare il prossimo, ogni parte viene rispettata. Ma da tutto questo emerge l’immagine di un essere superiore, perché questi elementi come la mente, il corpo, l’anima e il mio cuore sono tutte parti che in connessioni una con le altre danno origine ad una sola volontà e il mio desiderio anima tutta questa grande macchina.
Perché ora sono gli eventi che ti guidano. Seguendoli, riesci quasi ad anticiparli, ne cogli le intenzioni. Questo allineamento delle cose, questa è la formula perfetta che dobbiamo seguire. Dobbiamo arrivare a quel punto in cui non ci si può più distinguere dall'universo. In quel momento in cui si prova un sentimento profondo sublime per il mondo, espandendo quel sentimento noi siamo per un attimo il mondo. Se solo ci facessimo invadere da tale purezza. Non abbiamo più bisogno di un Dio. Possiamo andare avanti da soli, ma sappiamo che non saremo mai davvero da soli perché l’universo intero viene con noi.
Non mi sento più un individuo completamente, non come prima. Eppure non sono mai stato così sicuro di me. Mi sembra di non aver nemmeno perso davvero il mio carattere. Anzi credo di aver realizzato pienamente il mio Sé. Ma come è possibile questo?
È un discorso molto difficile, ma precisamente l’essere nasce come indeterminato e si individua differenziandosi in sé. Tutto il processo della generazione è sempre una divisione e una distinzione entro se di ogni cosa. Da questo processo viene sia la concezione duale del mondo, che ogni singolo dettaglio che vedi.
L’individuo, però, è un’entità misteriosa. Perché anche se elencassimo tutte le proprietà che ti appartengono, non avremmo ancora detto veramente una parola su di te. Perché gli individui sono tutti eterogenei e diversi tra di loro.
Questa diversità non è un’anomalia, ma è la vera normalità.
Anormale è l’omologazione. Non è neanche così strana l’idea che una parte dell’infinito, una volta individuata, mantenga in sé qualcosa di completamente unico. Anzi in realtà è proprio questo il miracolo dell’individuo, di quello non si può dire, ma si può studiarne il processo di formazione. Possiamo dire i modi in cui una realtà si individua. Questo dovrebbe essere lo studio della realtà individuale: lo studio dei modi di individuazione.
Certo il mio modo di individuazione è il mio diventare me stesso.
Diventare se stessi è il processo, il vero evento della vita. Ogni esistenza si distingue tra chi sceglie quell'evento e chi invece si muove contro quell'evento. Possiamo vivere l’evento come una dannazione o scegliere attivamente quell'evento.
Ma fammi ancora capire un’ultima cosa: perché non mi sono ancora liberato del mio carattere?
Quella è una struttura, non hai ancora raggiunto un alto livello di indeterminazione per poterti liberare dal carattere. Ma il carattere potrebbe non essere l’ultima delle trappole.
Ogni carattere ha le sue qualità e i suoi difetti. Ci sono persone estroverse che riescono ad unire molte persone. Ci sono altre persone introverse che, invece, riescono a sondare le profondità dell’essere umano oltre la superficie. Ci sono persone emotive, altre più sensibili, ecc. In generale il carattere si costituisce a partire da quello che ci accade da piccoli, ma si trasmette di vita in vita. Questo accade perché noi tendiamo a ripeterci ed è questo il problema.
Ci sono molti tipi di caratteri e sottotipi. Ogni carattere ha dei livelli propri, dei caratteri simili e vicini, dei complementari. Nella nostra vita dobbiamo al di sopra di ogni cosa cercare i nostri complementari. Non importa se abbiamo passato anni a cercarla. Non dobbiamo mai smettere non esiste altra meta. Le cose che sono divise dovranno tornare unite, è il loro destino, passeranno il tempo a cercarsi.
I due si guardano negli occhi per lungo tempo e poi si baciano. Le loro vesti cadano e terra vengono portate via dal vento. Sono entrambi nudi, lei ha un corpo perfetto dalle mille curve e lo abbraccia. Poi lo spinge sul prato e si mette sopra di lui.
Il signor B ora si sente di uno stato estatico come se avesse un rapporto sessuale con un angelo. Non vede solo un bel corpo, ma una raggiante luce che illumina ogni cosa. Oltre al piacere, poteva sentire flussi di luce ovunque attraversarlo per ogni dove. Stregato dagli occhi dolci era completamente perso nell'evento e una cosa sola nell'atto. Al momento dell’orgasmo, lei lo stava baciando, ma allo stesso tempo gli stava dando un messaggio: “Io sono il tuo complementare”.
Il signor B rimane per terra e lei scompare del tutto. Ora il signor B si trova in uno stanzino buio. Accende la luce: era nel letto, aveva dormito tutta la notte e ora era il momento. Era stato tutto finto.
Quella ragazza esisteva davvero oppure no? Forse no. Guarda l’orologio e il giorno. Era tutto strano: era lo stesso giorno della conferenza. Aveva gli appunti nella borsa e sarebbe stato pronto per andare in aula dove lo aspettava tutto il suo pubblico per fare il suo discorso sul desiderio. Di nuovo doveva rivivere tutto quel momento? E dopo cosa sarebbe successo? Stava ancora sognando? Il signor B pensa di aver sognato la prima volta la conferenza e che forse ora sta accadendo per davvero. In realtà non è chiaro, ma gli viene in mente il pensiero del demone della Gaia scienza che diceva: dovrai vivere questo momento mille e altre volte.