200 Anni dalla morte di Napoleone Il 5 maggio Ode di Alessandro Manzoni

A 200 anni dalla morte di Napoleone Il 5 maggio Ode di Alessandro Manzoni con testo e foto.

Il 5 maggio 1821 moriva nell'isola di Sant'Elena nel mezzo dell'oceano Atlantico meridionale Napoleone Bonaparte dove era stato costretto all'esilio dal 1815.
Il 16 luglio del 1821 la Gazzetta di Milano annunciava la morte di Napoleone. Alessandro Manzoni appresa la morte dell'imperatore nato ad Ajaccio il 15 agosto 1769 decide di dedicargli l'Ode Il 5 maggio.

Un' opera scritta in tre giorni dal 17 al 20 luglio del 1821 con stesure diverse. Il componimento venne censurato in Italia. Fu invece pubblicato in Francia e Germania tradotto in tedesco da Johann Wolfgang von Goethe.

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L'Ode Il 5 maggio si compone di 18 strofe.

Ogni strofa è composta da sei versi settenari nella quale sono narrate le gesta di Napoleone del quale era rimasto colpito in un incontro fugace alla Scala di Milano.

Foto testo di Ode Il 5 Maggio di Alessandro Manzoni

tratto da il 5 maggio di Alessandro Manzoni
tratto da il 5 maggio di Alessandro Manzoni

Ode Testo Il 5 maggio di Alessandro Manzoni dedicata a Napoleone Bonaparte


Il 5 Maggio

Ei fu. Siccome immobile,
Dato il mortal sospiro,
Stette la spoglia immemore
Orba di tanto spiro,
Così percossa, attonita
La terra al nunzio sta,

Muta pensando all’ultima
Ora dell’uom fatale;
Nè sa quando una simile
Orma di piè mortale
La sua cruenta polvere
A calpestar verrà.


Lui folgorante in solio
Vide il mio genio e tacque;
Quando, con vece assidua,
Cadde, risorse e giacque,
Di mille voci al sonito
Mista la sua non ha:

Vergin di servo encomio
E di codardo oltraggio,
Sorge or commosso al subito
Sparir di tanto raggio:
E scioglie all’urna un cantico
Che forse non morrà.

Dall’Alpi alle Piramidi,
Dal Manzanarre al Reno,
Di quel securo il fulmine
Tenea dietro al baleno;
Scoppiò da Scilla al Tanai,
Dall’uno all’altro mar.

Fu vera gloria? Ai posteri
L’ardua sentenza: nui
Chiniam la fronte al Massimo
Fattor, che volle in lui
Del creator suo spirito
Più vasta orma stampar.

La procellosa e trepida
Gioia d’un gran disegno,
L’ansia d’un cor che indocile
Serve, pensando al regno;
E il giunge, e tiene un premio
Ch’era follia sperar;

Tutto ei provò: la gloria
Maggior dopo il periglio,
La fuga e la vittoria,
La reggia e il tristo esiglio:
Due volte nella polvere,
Due volte sull’altar.

Ei si nomò: due secoli,
L’un contro l’altro armato,
Sommessi a lui si volsero,
Come aspettando il fato;
Ei fe’ silenzio, ed arbitro
S’assise in mezzo a lor.

E sparve, e i dì nell’ozio
Chiuse in sì breve sponda,
Segno d’immensa invidia
E di pietà profonda,
D’inestinguibil odio
E d’indomato amor.

Come sul capo al naufrago
L’onda s’avvolve e pesa,
L’onda su cui del misero,
Alta pur dianzi e tesa,
Scorrea la vista a scernere
Prode remote invan;

Tal su quell’alma il cumulo
Delle memorie scese!
Oh quante volte ai posteri
Narrar se stesso imprese,
E sull’eterne pagine
Cadde la stanca man!

Oh quante volte, al tacito
Morir d’un giorno inerte,
Chinati i rai fulminei,
Le braccia al sen conserte,
Stette, e dei dì che furono
L’assalse il sovvenir!


E ripensò le mobili
Tende, e i percossi valli,
E il lampo de’ manipoli,
E l’onda dei cavalli,
E il concitato imperio,
E il celere ubbidir.

Ahi! forse a tanto strazio
Cadde lo spirto anelo,
E disperò: ma valida
Venne una man dal cielo,
E in più spirabil aere
Pietosa il trasportò;

E l’avviò, pei floridi
Sentier della speranza,
Ai campi eterni, al premio
Che i desidéri avanza,
Dov’è silenzio e tenebre
La gloria che passò.


Bella Immortal! benefica
Fede ai trionfi avvezza!
Scrivi ancor questo, allegrati;
Chè più superba altezza
Al disonor del Golgota
Giammai non si chinò.

Tu dalle stanche ceneri
Sperdi ogni ria parola:
Il Dio che atterra e suscita,
Che affanna e che consola,
Sulla deserta coltrice
Accanto a lui posò.



Testo tratto da Il 5 Maggio Ode Di Alessandro Manzoni dedicata a Napoleone Bonaparte il 5 maggio 1821 per la sua morte

2 200 Anni dalla morte di Napoleone Il 5 maggio Ode di Alessandro Manzoni
2 200 Anni dalla morte di Napoleone Il 5 maggio Ode di Alessandro Manzoni