12 maggio Mia Martini in canzoni e parole
Domenica Rita Adriana Bertè da tutti conosciuta come Mia Martini, nasce il 20 settembre 1947 a Bagnara Calabra in provincia di Reggio Calabria. In famiglia la chiamano Mimì.
Per ricordare Mia Martini servirebbero tante canzoni, ne abbiamo scelte alcune, non senza imbarazzo.
Il padre aveva un atteggiamento violento e possessivo ed esercitava un forte controllo sulla moglie e le figlie che la cantante ricorderà in un’intervista e anche nella sua musica.
Mimì nel 1968 è a Roma con la sorella Loredana e con colui che diventerà uno dei suoi migliori amici Renato Fiacchini in arte Renato Zero.
È l’incontro con Alberigo Crocetta, proprietario del Piper e produttore musicale con un buon fiuto per il talento musicale a trasformare l’immagine di Mimì e a farla diventare Mia Martini.
Ma il suo destino è un alternarsi di estremi positivi e negativi.
Mentre la musica entra sempre più nella vita di Mimì e la strada del successo sembra sempre più chiara, due dei musicisti che viaggiano con lei in tournée perdono la vita in un incidente stradale. È il 1971 e un certo Fausto Paddeu, un pseudo impresario che vuole vendicarsi di un rifiuto comincia a mettere in giro le voci che renderanno difficile la carriera a Mia Martini.
Video e testo di Piccolo uomo di Mia Martini
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Ma siamo nel 1972 e Mia lo segue e incide Piccolo uomo la canzone scritta da Bruno Lauzi e Michelangelo La Bionda su musiche di Dario Baldan Bembo con cui vince il Festivalbar.
Video e testo di Minuetto
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L’anno successivo interpreta un altro dei suoi successi più amati: Minuetto. Scritto da Franco Califano il brano ”racconta” i sentimenti della cantante le fa vincere il disco d’oro e nuovamente il Festivalbar.
C’è la difficile storia d’amore con Ivano Fossati, la gelosia raccontata da Mia in un’intervista, ma c’è anche la prima partecipazione a Sanremo con E non finisce mica il cielo scritta dal cantautore per lei.
Mia Martini Video di E non finisce mica il cielo
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Nello stesso 1982 pubblica anche Quante volte, suo il testo su musica e arrangiamenti di Shel Shapiro, che produce anche l’album Quante volte... ho contato le stelle.
Quante volte video e testo
Torna al Teatro Ariston per Sanremo nel 1989 grazie all’insistenza dell’amico Renato Zero. Le voci che Mia Martini portasse jella l’avevano spinta a lasciare cinque anni prima ciò che amava di più: la musica.
"...La mia vita era diventata impossibile. Qualsiasi cosa facessi era destinata a non avere alcun riscontro e tutte le porte mi si chiudevano in faccia. C'era gente che aveva paura di me, che per esempio rifiutava di partecipare a manifestazioni nelle quali avrei dovuto esserci anch'io..." avrebbe raccontato.
Un esempio fra i più dolorosi fu quando trovò Gianni Boncompagni a Discoring (lui era il regista) che diceva alla troupe: ragazzi attenti, da adesso può succedere di tutto, salteranno i microfoni, ci sarà un black out".
Ma lei interpreta in maniera toccante Almeno tu nell’universo ed è di nuovo un successo.
Mia Martini video di Almeno tu nell'universo
Poi arriva nel 1990 con l’album La mia razza la canzone La nevicata del ‘56”.
Video e testo di La nevicata del ‘56”
Bellissimo il duetto con Roberto Murolo in Cu’mme.
L’ultima canzone con cui la vogliamo ricordare è del 1992 Gli uomini non cambiano. (video)
Mia Martini muore inaspettatamente il 12 maggio 1995 per cause mai del tutto chiarite.
Il referto della Procura sosterrà un arresto cardiaco da overdose di stupefacenti, ma le sorelle sosterranno sempre che le indagini furono incomplete. A lasciarci era una delle più belle voci e grandi interpreti della musica italiana.
"Per fortuna il suo talento dolente e intenso è rimasto qui, nei suoi dischi, nelle sue apparizioni televisive", avrebbe detto di lei un'altra grande interprete della nostra musica come Mina.