An Rialtas Sealadach

An Rialtas Sealadach Questo è il nome gaelico del Governo Provvisorio istituito in seguito alla Rivolta di Pasqua del 1916, a Dublino.

An Rialtas Sealadach è il nome gaelico del Governo Provvisorio istituito in seguito alla Rivolta di Pasqua del 1916, a Dublino.

Non durò che una settimana, dall'insediamento del lunedì alla capitolazione del sabato, ma i fatti a esso connessi sono tra i più famosi della storia d’Irlanda.

An Rialtas Sealadach, la Rivolta di Pasqua del 1916

An Rialtas Sealadach, la Rivolta di Pasqua del 1916 L' ufficio postale generale a Dublino (Ard-Oifig an Phoist)
An Rialtas Sealadach, la Rivolta di Pasqua del 1916 L' ufficio postale generale a Dublino (Ard-Oifig an Phoist) prima della rivolta.

Era mezzogiorno del Lunedì di Pasqua. Era il 24 aprile 1916. Le campane suonavano a distesa su Dublino, invitando a pregare la Vergine.

Più tonante di quella musica di festa, a un tratto si levò una voce. C’erano due uomini sulla scalinata d’ingresso dell’Ard-Oifig an Phoist, la Posta Centrale, e indossavano entrambi uniformi d’una diversa tonalità di verde. Molta gente s’era radunata in Sackeville Street (l’attuale O’Connell Street) perché aveva notato uno strano movimento di giovanotti in divisa che andavano e venivano e che mandavano gentilmente via dal palazzo i pochi impiegati di turno quel giorno.

Nessuno pensava che si trattasse d’una rivolta:

una cosiddetta parata, di quelle che facevano i “feniani” – termine generico con cui l’opinione pubblica moderata definiva tutti i nazionalisti, – era stata indetta per la Domenica di Pasqua e poi cancellata tramite annuncio sul Sunday Independent.

Che cos'altro c’era, adesso? In realtà, s’ignorava che un colossale progetto d’insurrezione, capace di coinvolgere ben duecentomila irlandesi, era andato a monte per i tentennamenti dei capi delle organizzazioni patriottiche e perché un cospicuo carico d’armi inviato via mare dalla Germania era stato intercettato dagli inglesi.

Questo era il motivo per cui la falsa parata, manifestazione folcloristica di per sé tollerata dagli inglesi, era stata revocata!

Sfumata la sommossa, i volontari avevano deciso di recarsi in massa alle corse. Ma non tutti lo fecero. Male armato eppur sorretto dai membri del Governo Provvisorio al completo, ovvero un Governo “ombra” pronto a sostituire le Autorità britanniche, un migliaio di essi differì d’un giorno il piano d’azione e marciò per le vie della città verso gli obiettivi stabiliti, i quali erano situati presso le caserme inglesi che dovevano essere tenute sotto controllo.

Proclamazione della Repubblica , Pasqua 1916
Proclamazione della Repubblica , Pasqua 1916

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Il Governo Provvisorio s’insediò alla Posta Centrale.

E fu il suo Presidente, che aveva accanto il Comandante in capo delle forze militari, a leggere in gaelico il proclama d'indipendenza:

«Uomini e donne d’Irlanda: in nome di Dio e delle generazioni scomparse da cui essa desume la sua antica tradizione nazionale, l’Irlanda tramite nostro chiama i suoi figli sotto i suoi stendardi e lotta per la libertà.»

Veniva così istituita la Repubblica d’Irlanda, Stato sovrano e indipendente, come cita il testo, capace di garantire la libertà religiosa e civile a tutti i suoi cittadini e la cui causa era posta sotto la protezione di Dio onnipotente.

Il manifesto fu poi tradotto in inglese, affinché gli astanti, dapprima incuriositi, quasi divertiti, e in seguito impressionati, potessero intenderlo. Fu suggellato da una stretta di mano scambiata fra i due uomini in uniforme che, immediatamente dopo, si ritirarono all’interno dell’edificio ad aiutare gli altri. Era necessario, infatti, schermare le finestre con i grandi sacchi della posta e con i manichini d’illustri sovrani anglosassoni sottratti al vicino museo delle cere.

Ma chi erano i componenti del Governo Provvisorio?

Provenivano dai vertici dei gruppi politici all'epoca più attivi:

Bráithreachas Poblachtach na hÉireann (Irish Republican Brotherhood), Óglaigh na hÉireann (Irish Volunteers) e Arm Chathartha (Irish Citizen Army).

Il proclama riportava in calce sette firme.

La prima apparteneva al più anziano del gruppo, Tomás Ó Cléirigh (1857-1916).

Nato in Inghilterra da un soldato irlandese, aveva partecipato a Londra nel 1883 ad una serie d’attentati dinamitardi e per questo aveva scontato quindici anni di carcere duro, senza mai smettere di far propaganda contro gli inglesi.

Era giunto a Dublino nel 1907 e aveva aperto una tabaccheria in pieno centro, in Parnell Street, nella quale, sotto l’occhio severo dei gendarmi britannici, bivaccavano tutto il giorno patrioti d’alti ideali.

An Rialtas Sealadach, la Rivolta di Pasqua del 1916 Thomas James Clarke (Tomás Ó Cléirigh) e Seán Mac Diarmada
An Rialtas Sealadach, la Rivolta di Pasqua del 1916 Thomas James Clarke (Tomás Ó Cléirigh) e Seán Mac Diarmada

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Seguiva la firma di Seán Mac Diarmada (1884-1916).

Aveva vissuto per anni a Glasgow, dove aveva guidato i tram. Poi aveva lavorato come barista a Belfast. Aveva percorso tutte le strade d’Irlanda, arringando con passione il popolo affinché aderisse alla causa e coordinando i nuovi adepti.

Si era trasferito a Dublino nel 1908 e nel 1915 era stato condannato a qualche mese di prigione.

Il terzo nome era quello di Tomás Mac Donnchadha (1878-1916).

Yeats gli dedica accenti d’affetto, chiamandolo amico e collaboratore che non espresse la sua vera statura perché non poté raggiungere la meritata fama letteraria e descrivendoci la sua indole mite e sensibile, il suo pensiero originale (Easter 1916) e il suo fisico ossuto (Sixteen Dead Men).

Era figlio di una coppia d’insegnanti, di cui seguì le orme laureandosi in Magistero.

Fu poeta e drammaturgo: pubblicò cinque raccolte di versi tra il 1902 e il 1913 e nel 1908 il suo dramma When the Dawn is Come fu rappresentato all'Amharclann na Mainistreach.

Scrisse anche per la rivista letteraria The Irish Review. Non era presente alla Posta Centrale durante l’insurrezione ma dirigeva il Secondo Battaglione dei Volunteers di stanza presso il biscottificio Jacobs.

Thomas Stanislaus MacDonagh (Tomás Mac Donnchadha) e Patrick Pearse (Pádraig Mac Piarais)
Thomas Stanislaus MacDonagh (Tomás Mac Donnchadha) e Patrick Pearse (Pádraig Mac Piarais)

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Pádraig Mac Piarais (1879-1916) era il Presidente del Governo Provvisorio, colui che lesse il proclama.

Dublinese purosangue, avvocato mancato, carattere ardente e generoso, fervido amante della storia d’Irlanda e della lingua irlandese, era un professore e un poeta.

Come insegnante, aveva creato una scuola bilingue, la Scoil Éanna, in cui l’inglese era abbinato all'irlandese e, come scrittore, aveva pubblicato varie raccolte di versi e di novelle tra il 1907 e il 1916.

Éamonn Ceannt, An Rialtas Sealadach, la Rivolta di Pasqua del 1916
Éamonn Ceannt, An Rialtas Sealadach, la Rivolta di Pasqua del 1916

Éamonn Ceannt (1881-1916) era originario della contea di Galway ma la sua famiglia si era stabilita nella capitale quando lui era bambino. Era uno scrivano con l’hobby della musica. Era un uileann piper decisamente bravo e aveva addirittura fondato un’associazione per l’avvaloramento della cornamusa irlandese.

Nella settimana di Pasqua, capeggiò il Quarto Battaglione dei Volunteers che presidiava la workhouse di Dublino sud.

La penultima firma è la più celebre: è quella di James Connolly (1868-1916), che comandò gli insorti all'interno della Posta Centrale.

Nato a Edimburgo da genitori irlandesi, fu prima soldato britannico e poi, al congedo, spazzino. Socialista, si formò alle teorie marxiste in America e scrisse diversi libri, tra cui l’interessante Labour in Irish History (1910).

Le sue convinzioni politiche, del resto, non intaccarono mai la sua identità irlandese, nazionalista e cattolica: ai soldati del plotone d’esecuzione rivolse le parole di Gesù in croce: «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno».

An Rialtas Sealadach, la Rivolta di Pasqua del 1916 James Connolly e Joseph Plunkett
An Rialtas Sealadach, la Rivolta di Pasqua del 1916 James Connolly e Joseph Plunkett

Il settimo, infine, può essere considerato un vero e proprio eroe romantico. Joseph Plunkett (1887-1916) era il più giovane fra i membri del Governo Provvisorio. Era un nobile, figlio del conte George Plunkett che fu direttore dell’Ard-Mhúsaem Na hÉireann (il Museo d’Irlanda).

Era conosciuto come poeta (Circle an Sword, 1911) e come redattore della già citata The Irish Review. Malaticcio sin dall'infanzia, si trovava in casa di cura per una tubercolosi all'ultimo stadio quando apprese che la rivolta era imminente.

An Rialtas Sealadach, la Rivolta di Pasqua del 1916 immagine degli scontri
An Rialtas Sealadach, la Rivolta di Pasqua del 1916 immagine degli scontri

Lasciò subito la clinica e trascorse la settimana di Pasqua all'interno della Posta Centrale. Resistette con i suoi compagni sino alla resa.

Nessuno fra loro si sarebbe aspettato di tener testa agli inglesi per così tanti giorni. Avevano agito per l’Irlanda, pur prevedendo che nel loro destino ci fosse la disfatta. Avevano approfittato del fatto che Dublino fosse custodita da un numero esiguo di soldati, solo 2500, sia perché era un periodo di vacanza sia perché in Europa si stava combattendo la Grande Guerra.

Fatalmente erano giunti i rinforzi. La giornata di mercoledì fu tremenda, gli scontri armati durissimi. Eppure la Posta Centrale pareva inespugnabile. Ci volle il fuoco della cannoniera Helga (cannoniera? Ma se era un peschereccio con due cannoni!) che aveva risalito il fiume Liffey per incendiarla e per costringere il Governo Provvisorio alla fuga, la sera di venerdì.

Gli insorti presero la direzione di Moore Street. Trasportavano Connolly sopra una rudimentale barella perché era stato ferito alla caviglia e aveva la gamba in cancrena. Sabato 29 aprile Pearse accettò d’arrendersi al generale Lowe.

Secondo testimonianze contemporanee, il poeta era sconvolto dalla carneficina che l’insurrezione aveva generato. Sulle strade di Dublino erano rimasti i cadaveri di circa 500 persone: 60 Volunteers, 150 tra soldati e poliziotti inglesi e ben 300 civili!

An Rialtas Sealadach, la Rivolta di Pasqua del 1916 soldati inglesi con i ribelli prigionieri
An Rialtas Sealadach (Easter Rising 1916), la Rivolta di Pasqua soldati inglesi con i ribelli prigionieri

La parola passò alle corti marziali. I capi della rivolta vennero giudicati in maniera sommaria e non fu concesso loro il patrocinio degli avvocati difensori. Ci furono settantasette condanne a morte ma solo sedici vennero eseguite. Si optò per la fucilazione. Per rendere, forse, ai patrioti l’onore delle armi? No, per un gretto motivo economico: in Irlanda non c’era chi svolgesse l’ingrata professione del boia e sarebbe costato troppo caro farne venire uno da Londra!

Tutti i membri del Governo Provvisorio, insieme a nove altri compagni, furono giustiziati nel carcere di Cill Mhaighneann tra il 3 e il 12 maggio.

Due episodi non possono essere taciuti: Plunkett, come avrebbe fatto un cavaliere medioevale, volle sposarsi con la donna che amava, Grace Gifford, poche ore prima di presentarsi davanti al plotone d’esecuzione e Connolly fu legato sopra una sedia per essere fucilato perché la sua gamba in cancrena non gli permetteva neppure di stare seduto.

Che cosa ottennero questi uomini, sacrificando la loro vita?

Cambiarono la mentalità irlandese. Quelli che prima erano stimati fanatici divennero i titanici emblemi dell’efferatezza, del pugno di ferro che la Gran Bretagna aveva usato con l’Irlanda.

Essi avevano aperto un periodo storico in cui non si poteva più essere né tiepidi né moderati.

Il loro epitaffio dimora per sempre nei versi di Yeats:

Noi conosciamo i loro sogni; basta
Sapere che sognarono e che morirono;
E che importa se un eccesso d’amore
Li sconvolse sino alla morte? […]
Adesso e nel tempo futuro
Ovunque s’indossi il verde,
Sono cambiati, cambiati del tutto:
Una terribile bellezza è nata.

Carcere di Cill Mhaighneann, luogo dell'esecuzione
Carcere di Cill Mhaighneann, luogo dell'esecuzione

Foto da Wikipedia, Express (.co.uk), elaborazioni CaffèBook.