Diotima 1989: La filosofa di Youtube
Con questo articolo proseguo la mia analisi della diffusione della filosofia su youtube. In questo articolo parlerò di Diotima Aspasia (nome d’arte?).
Il nome non è casuale: si tratta della poetessa o sacerdotessa che avrebbe reso dotto Socrate sulla filosofia dell’amore e dell’eros.
Di questo se ne parla nel Simposio di Platone, laddove Diotima descrive l’amore come un demone nato da Poros (abbondanza) e Penia (povertà).
L’amore viene dunque qui definito come tensione tra il bisogno di qualcosa e l’assenza della cosa che desideriamo. Il vero discorso di Socrate sull'amore, che viene da Diotima, è della tragedia dell’amore, dell’amante che soffre sempre per l’assenza della persona amata.
Su Youtube la troviamo con il nome di Diotima 1989.
Questa data potrebbe essere l’anno della sua nascita, non lo so precisamente.
Tuttavia si tratta di una data molto particolare: la caduta del muro di Berlino, la fine del comunismo, la vittoria mondiale del capitalismo neoliberale. Quella data condensa un sacco di eventi sia positivi che negativi. Resta ancora da comprendere l’accostamento tra la poetessa e la data, sul quale non ho una spiegazione.
Credo di aver visto per la prima volta il suo canale cercando la filosofia su Youtube diverso tempo fa.
La filosofia su youtube una volta era un deserto. Oggi, invece, sembra sempre di più un mondo inflazionato da tanti professori, studenti e altri amanti della materia che fanno continui video. La maggior parte di questi video di solito sono indirizzati ad un pubblico di studenti delle superiori che devono superare delle interrogazioni a scuola e hanno bisogno di aiuto.
Questo è normalmente il target medio di questi video di filosofia. Purtroppo la maggior parte di questi video non parlano dei filosofi contemporanei, sono molto riassuntivi, dunque non scendono mai nel dettaglio delle opere e restano sempre sul livello del manuale per le scuole delle superiori.
Insomma, la maggior parte di questi video fanno storia della filosofia, soprattutto.
Una buona parte dei video di Diotima sono simili a questo tipo, sono lezioni di filosofia su filosofi classici che si studiano alle superiori. Ci sono però delle differenze: prima di tutto lei non segue affatto un ordine cronologico e storico; le sue lezioni sono più approfondite e si vede che ha letto i libri degli autori.
Ci sono ancora degli altri video che trattano di letteratura e ancora dei video che parlano di consulenza filosofica o che costituiscono conversazioni filosofiche, oltre a video sui libri e la lettura.
La youtuber Diotima 1989
Per capire la visione della filosofia di Diotima dobbiamo analizzare tre video principali:
Benvenuti sul mio canale dedicato alla filosofia!, Facoltà di filosofia: pregi, difetti e sbocchi lavorativi e Elogio dell’inutilità della filosofia.
Nel video di benvenuto al canale afferma di non voler fare video di riassunti di filosofi, ma di voler parlare e discutere con il pubblico di temi di filosofia come amore e amicizia. In questo video sostiene che i libri di filosofia alle volte sono molto noiosi e che la sua intenzione è proprio quella di restituire la filosofia nella forma del Simposio, dunque come dialogo con degli utenti, un dialogo che vuole riportare la filosofia sul tema pratico.
Notate che il canale è pensato come Simposio e il Simposio è il dialogo a cui si riferisce il nome del canale. Purtroppo, però, non ha tenuto sempre questa linea e come vedremo ha iniziato a fare video riassuntivi del pensiero dei filosofi.
Veniamo ora al video sulla facoltà di filosofia.
Nel video spiega come mai ha scelto la laurea in filosofia e come ha passato gli anni di studio. Lei ha studiato a Napoli, dice di aver passato degli anni fantastici e di aver scelto filosofia per pura passione.
Dal quel che ho potuto apprendere lei ha scelto una facoltà che collegava la filosofia con le scienze della comunicazione, dunque con un imprinting molto umanistico che la filosofia contemporanea sta cercando di scrollarsi di dosso. Tuttavia ci dice che nella sua facoltà c’erano altrettante materie come filosofia della mente, del linguaggio o della scienza, materie più vicine all'analitica.
Lei è la prima a dire che la laurea in filosofia non è affatto una laurea facile (a differenza di Riccardo dal Ferro). Molti, infatti, si iscrivono a filosofia pensando che lo sia e poi non passano affatto gli esami.
Ci avverte anche che molti corsi di laurea in filosofia stanno chiudendo ed è vero, soprattutto in Italia, perché la laurea in filosofia non sa dare sbocchi ai suoi studenti che non siano quello del classico professore delle superiori.
Ci dice che gli sbocchi con la laurea in filosofia sono solamente tre: bibliotecario, giornalista e professore. Nessuno di questi sbocchi è chiaramente oggi fattibile, per cui al laureato non rimane che cambiare completamente strada rinnegando la propria materia.
In realtà all'elenco poteva aggiungere anche il marketing digitale o le risorse umane. Ognuna di queste strade richiede poi dei master impegnativi e costosissimi.
Lei quindi ha perfettamente ragione a dire che con la laurea in filosofia si rimane poveri per molti anni o forse per sempre, a meno di non cambiare completamente strada. Ma dove sta davvero questo problema?
Se volete approfondire questo argomento vi consiglierei di vedere il video di Riccardo dal Ferro: Con la filosofia si trova lavoro?, io, personalmente sono d’accordo con lui.
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Riccardo dal Ferro sostiene che con una laurea in filosofia e basta non si trova assolutamente nulla e si rimane disoccupati a vita, ma se si imparano delle competenze tecniche utili, allora le cose cambiano decisamente.
La vera domanda è: perché non insegnano queste competenze tecniche all'università? Ci sono persone che credono che lo studente di filosofia sia molto adatto a fare il social media manager, ma ovviamente allo studente di filosofia mancano le competenze digitali per farlo, così accade che bisogna rimparare tutto dopo la laurea. Il vero problema è questo: il mondo lavorativo cerca gente con buon competenze matematiche, negli algoritmi, nel digitale, utilizzo software e quelli dell’università di filosofia non sono minimamente interessati a queste cose.
Come diceva Riccardo dal Ferro: l’università e il mondo del lavoro sono due mondi che non si parlano. Oppure uno parla cinese e l’altro arabo.
Queste considerazioni di Diotima, al di là della loro verità, comunque ci dicono un sacco di cose sul personaggio.
Lei pensa, come una sua professoressa che la filosofia è un lusso, che è un qualcosa per pochi ricchi che non devono lavorare, che è un semplice hobby.
Da dove viene questa visione della filosofia?
Dall'antica Grecia, dove esisteva una società schiavista con pochi aristocratici che avevano molto tempo libero per poter permettersi di fare filosofia. In questo contesto non avevano il problema della sopravvivenza che affligge tutti nell'età del capitalismo, ma anzi, potevano persino permettersi di criticare chi cercava, come i sofisti, di fare soldi con la filosofia.
Ecco il vero problema della filosofia, che qui in Italia è ancora rimasta la filosofia ai tempi dei greci, ai tempi di un Socrate che sosteneva che la filosofia è per chi ha tempo libero ed è un’attività da tempo libero. Però oggi siamo nel XXI secolo e le cose dovrebbero essere cambiate, ma in Italia no.
Nel video sull'inutilità della filosofia continua questo discorso.
Aristotele sosteneva che la filosofia è inutile, che è un’attività per la pura conoscenza, che si esercita solamente una volta che si risolve il problema della sopravvivenza.
Ecco l’idea di Diotima.
Questa, appunto, è di nuovo una visione dei greci che non può essere più presa sul serio nel capitalismo attuale dove o ti trovi un lavoro o muori di fame.
Diotima inoltre sostiene che la filosofia è inutile nel senso che non deve servire, ossia dice “la filosofia non serve, perché non è serva”. Riccardo dal Ferro, giustamente, ha detto, nel video sopra menzionato, che ogni volta che uno studente di filosofia sente una frase del genere, si suicida.
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Quale speranza per una materia del genere, quando gli stessi che la studiano non la considerano utile?
Il problema è che Diotima confonde l’utilità sociale con quella economica.
Il filosofo dal punto di vista sociale deve essere utile tanto quanto il parrucchiere. Entrambi mettono al servizio della società il loro intelletto e la loro arte. La filosofia deve dunque servire. Per quanto riguarda il problema dell’utile economico torniamo sempre al vecchio problema del capitalismo e della sua natura.
Non c’è male che un filosofo provi a guadagnarsi da vivere, la critica all'utilità, nel senso del profitto, aveva senso solo contro i sofisti, che non avevano problemi di mantenimento. Inoltre Diotima identifica la filosofia con l’estetica, ma non come fanno certi filosofi contemporanei come Ferraris o Harmann che pensano ad una teoria della percezione, ma come disciplina che mira alla bellezza.
Lo scopo del filosofo non è la ricerca del bello, ma quello della verità (filosofia = amore per la verità). Ovviamente questo mondo si interessa poco della verità ed è il filosofo che deve saper dimostrare quanto le sue verità possono essere utili al mondo.
Passiamo ora ai video sulle conversazioni filosofiche.
In questi video Diotima sostiene di voler presentare la filosofia nella forma di un Simposio. Ne troviamo diversi, ognuno su un tema specifico come l’amicizia o sul tema dell’amore. Tra i primi video ne troviamo uno che parla del tema del senso.
In questo video Diotima presenta la filosofia come una disciplina molta aperta che tocca parecchi ambiti che vanno dalla letteratura alla matematica. Dunque la filosofia non è una disciplina specializzata, a differenza delle discipline tecniche.
Questo è sempre stato un bell'aspetto della filosofia, che in realtà si sta perdendo, proprio ora che la filosofia vuole fare scienza e gli analitici, pensando di essere ancora più scienziati, vogliono specializzarsi.
Successivamente Diotima parla del tema del senso come domanda vera che percorre tutta la filosofia. In effetti la filosofia ha trattato molto il tema del senso, ma in tante forme come la struttura di enunciato, il senso dell’essere e così via. Inoltre ci dice che la filosofia è una materia piena di domande, le cui risposte sono molto difficili da raggiungere. C’è anche un video sull'amore in cui contrappone l’amore platonico a quello neoplatonico, un altro sul filosofo preferito, dove sottolinea il fatto che studiare filosofia non significa studiare un solo autore.
I video invitano il pubblico alla discussione del tema e cominciano con un suo saluto “Ciao a tutti, filosofi e filosofe”. Tralasciando la considerazione secondo la quale chi guarda quei video non è molto probabilmente un filosofo, il saluto è interessante perché coinvolge il pubblico, è un tentativo di avvicinare gli altri al tema, facendoli sentire in causa.
Tra i video di discussione sono molto interessanti tutti quei video che parlano di philosophy for children o etica applicata.
La filosofia oggi, sentendo la necessità di scendere sul piano pratico, anche per aprire nuove prospettive alla filosofia stessa, ha deciso di puntare sulla filosofia pratica, in particolare sull'etica.
Questo movimento ha dato origine a tre strade: l’etica applicata, la bioetica e l’etica dell’informatica.
L’etica dell’informatica nasce con il filosofo italiano Luciano Floridi e avrebbe lo scopo di affrontare quei molti problemi di etica nell'informatica come quello della privacy, della protezione dati, ecc.
Lo stesso Brad Smith della Microsoft sostiene che una formazione in filosofia potrà seriamente tornare utile in un contesto di intelligenza artificiale per quanto riguarda l’etica. Dunque questa cosa potrebbe anche promettere bene.
Per quanto riguarda la bioetica si tratta di studiosi di filosofia che affrontano problemi etici in ambito medico, problemi come l’eutanasia, l’utero in affitto, il doping, ecc. Esistono dei master in questa disciplina, che vorrebbero portare chi li studia a fare il consulente negli ospedali, ma al momento che io sappia non è ancora una cosa molto sviluppata ed è veramente priva di sbocchi.
L’ultima parte è l’etica applicata. L’etica applicata si suddivide a sua volta i tanti altri ambiti: consulente aziendale, il coach, il consulente filosofico come forma di psicologo, la filosofia per i bambini.
Tutti questi prevedono un master, ma al momento si tratta sempre di figure non riconosciute e le prospettive non sono molte. La maggior parte delle persone che lavorano in questi ambiti vi diranno che di questo non vi si campa.
In ogni caso, Diotima ha fatto un video sulla filosofia per i bambini o philosophy for children.
In questo video sostiene l’importanza di insegnare la filosofia ai bambini. Non si tratta chiaramente di lezioni sui filosofi, ma l’idea di, partendo da storie adattate ai bambini, ad esempio, portare il bambino a ragionare o a pensare.
Diotima nota in particolar modo l’interesse del bambino, in quanto persona curiosa e aperta alla conoscenza, atteggiamento che, secondo Diotima si perde negli adulti. Ha fatto, per esempio, un altro video sul manuale di Zampieri riguardo alla consulenza filosofica.
In questo video ci spiega gli elementi base che stanno dietro alla consulenza filosofica: la consulenza filosofica non pretende di curare; è una forma di dialogo; c’è un modello, ma lo schema deve essere adattato al caso; non c’è relazione superiore/inferiore; il metodo del consulente passa attraverso il linguaggio.
Diotima è probabilmente una delle poche a parlare su internet di questi argomenti.
Per ultimo nel suo canale esiste una rubrica di lezioni sui filosofi per aiutare degli studenti che hanno bisogno di riassunti di filosofi. Come ho già detto questo accade molto spesso e non ha nulla di innovativo.
Questi video, in effetti prendono più visualizzazioni e coinvolgono molto di più, perché sono di più gli interessati e chi li guarda lo fa per necessità che partono dall'interrogazione imminente o l’esame imminente. Molti di questi video portano nel titolo la keyword “concetti chiave”, che è interessante perché potrebbe far parte di una strategia di digital marketing studiata.
I video riassumo dei filosofi, ma spesso partono da richieste effettive che sono state fatte dalle persone che la seguono. Nei video si vede che la conoscenza e l’analisi sono approfondite e lo si vede dal modo in cui parla liberamente del tema, senza seguire troppo uno schema scritto. Inoltre si nota il modo originale di organizzare la lezione, citando autori molto diversi e facendo riferimento a video precedenti.
Questo canale al momento si presenta in questo modo. Tuttavia potrebbe, si spera, avere delle interessanti evoluzioni. Gli ultimi video hanno un po’ messo da parte il Simposio, che potremmo augurarci ritorni, magari in una forma più evoluta.
Ho letto una volta in uno dei suoi commenti una persona che, sostenendo che il canale potesse diventare sempre più grande, gli aveva consigliato di prendere spunto dallo stesso Riccardo dal Ferro per fare dei video di filosofia. Mi chiedo se lo abbiamo fatto e se ha mai trovato qualche spunto in uno dei primi grandi youtuber sulla filosofia.