Balene e orche prigioniere in Russia sono libere!

Ci eravamo lasciati nel 2019 denunciando la presenza di novanta balene beluga e undici orche rinchiuse in minuscole gabbie lungo la costa orientale della Russia.

Secondo la Whale and Dolphin Conservation si trattava del più grande numero di animali marini tenuti in prigionia al mondo.
Alcune aziende gestivano la struttura per vendere gli esemplari catturati ai parchi acquatici di tutto il mondo ma, soprattutto, agli acquari cinesi, disposti a pagare le cifre più alte per ottenerli.
I cetacei erano costretti a vivere in uno spazio molto ridotto, in condizioni definite da Greenpeace come «equivalenti a una tortura», subendo forte trauma e stress durante la cattura tali da aumentare il rischio di mortalità sia degli animali prigionieri che di quelli appartenenti al branco da cui venivano strappati che soffrivano il distacco dai loro piccoli.

Balene e orche prigioniere in parchi acquatici
Balene e orche prigioniere in parchi acquatici

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Finalmente, le loro pene sono terminate perché le autorità russe hanno liberato, tra la fine del 2019 e del 2020, ottantasette balene beluga, undici orche e cinque cuccioli di tricheco.
Il presidente Vladimir Putin è intervenuto direttamente nella vicenda, preoccupato delle ripercussioni negative arrecate all'immagine della nazione russa.
Sono state molte le associazioni ambientaliste che si sono attivate in difesa degli animali prigionieri, coinvolgendo celebrità del mondo dello spettacolo come Leonardo Di Caprio e Pamela Anderson o personalità come la Regina Noor di Giordania.
Una volta ufficializzata la liberazione dei cetacei, è sorto il problema di riportarli in mare aperto. Dapprima si è reso necessario prendersi cura della salute degli animali, debilitati dai batteri presenti nell'acqua e dalla limitata mobilità a cui erano costretti.

Balene e orche libere
Balene e orche libere

Rimesso a posto il fisico, è seguito un periodo di riadattamento alla vita selvatica.


Più di trenta scienziati hanno inviato a Putin un documento in cui chiedevano di consentire l'accesso alla "prigione dei cetacei" ad un team di esperti russi e internazionali, al fine di individuare il procedimento più adatto.
Tra questi, Jean-Michel Cousteau, membro della Ocean Futures Society e figlio del famoso oceanografo Jacques Cousteau, che ha potuto visitare la struttura in Russia ed aiutare le autorità locali a creare le condizioni più idonee alla liberazione dei cetacei.
Una collaborazione che ha raggiunto l'obiettivo preposto e che ha potuto realizzarsi grazie alla voce di protesta sorta a seguito della mobilitazione di personalità note ma anche di sconosciuti cittadini. Potrebbe interessarti anche: L’orrore degli allevamenti intensivi.


Durante e dopo la liberazione degli animali, l'attività investigativa non si è fermata.

Balene e orche russe  libere non più prigioniere in parchi acquatici
Balene e orche russe libere non più prigioniere in parchi acquatici


Seguendo le direttive di Putin, l'ufficio del procuratore per la protezione ambientale della regione di Amur ha fatto in modo che venissero smantellate le costruzioni galleggianti rimaste nella baia, al fine di prevenire un ulteriore uso illegale dello spazio marittimo e la creazione di una nuova "prigione" per cetacei.
I controlli sono stati effettuati anche alle reti Internet e, in due anni, sono stati bloccati oltre cento siti specializzati nella commercializzazione di balene e delfini.

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In questi giorni, un comunicato di Greenpeace Russia conferma lo smontaggio dei recinti galleggianti, come dimostrato dalle immagini satellitari: il nuovo proprietario della struttura prevede di riprogettarla e utilizzarla per riparazioni navali.
Il presidente Putin ha anche firmato una legge che vieta la pesca commerciale e costiera di balene, delfini e focene.

In precedenza, i cetacei potevano essere catturati unicamente a scopo scientifico. L'augurio è che dietro a questa "eccezione" non si possano più nascondere situazioni illegali produttive di sofferenza per gli animali.

Balene e orche russe  libere
Balene e orche russe libere