La terapia del coniglio
Conosciamo tutti la canzone "Montagne Verdi" cantata da Marcella Bella in cui viene citato "un coniglio dal muso nero" come l'amico più sincero di una bambina. Parole che rivelano una verità poco nota.
Quando si parla di animali da compagnia ci si riferisce a cani e gatti senza considerare che i conigli fanno parte di molte famiglie come membri a tutti gli effetti.
La terapia del coniglio, la Pet Therapy con i conigli
Nella terapia assistita si utilizzano soprattutto i cani, ma anche animali come gatti, cavalli, asini, pesci, tartarughe e maiali regalano benefici per specifiche patologie fisiche o mentali, a seconda delle caratteristiche che ognuno di loro presenta.
Il coniglio è un animale da terapia poco conosciuto ma ottimale per determinate situazioni.
Ha una taglia piccola che ne facilita la gestione, è intelligente e socievole con gli umani, giocherellone e fornito di buona comunicazione corporea con cui indica cosa gli piace e cosa no.
Esistono razze di conigli particolarmente adatte alla Pet Therapy come gli ariete nani che sono docili, teneri e amano farsi coccolare, perfetti per creare un forte vincolo con i bambini. Non è un caso che i conigli siano tra i protagonisti di moltissima letteratura per l'infanzia dato che i piccoli lettori ne sono attratti.
È impossibile non ricordare l'opera di Beatrix Potter che ha creato le divertenti storie di Peter Rabbit, rese ancora più magiche dalle incantevoli illustrazioni della stessa autrice.
Accarezzare un coniglio è un'esperienza positiva, rilassante e divertente che stimola le abilità cognitive dei bambini:
poiché l'animale accetta carezze e abbracci, incoraggia lo sviluppo delle competenze comunicative di contatto dei pazienti che, per diverse ragioni, vivono momenti in cui sono poco propensi a interagire fisicamente con altre persone.
Un ragazzo che ha subito traumi o attraversa fasi difficili della vita può distrarsi dai pensieri negativi trascorrendo del tempo in compagnia di un "pet" dalle lunghe orecchie, abituato dal suo conduttore a intrattenere stretti rapporti con gli umani.
In Italia, il primo ospedale che ha portato i conigli in corsia è stato quello di Asola, in provincia di Mantova, alla fine del 2016.
La loro presenza è di conforto ai piccoli durante i diversi trattamenti medici distraendo dal dolore, migliorando l'autostima, contrastando l'isolamento relazionale e sostenendo l'attività ludica. Inoltre, aumenta il senso di sicurezza sviluppando la sensibilità:
il paziente utilizza le proprie energie in maniera costruttiva, imparando a prendersi cura di un altro soggetto e, così facendo, si indirizza verso la guarigione e la normalità.
La Pet Therapy dei conigli con gli anziani
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È quel che è successo in una residenza per anziani a Pecetto, in provincia di Torino: ogni lunedì Dante e Lola, una coppia di conigli ariete nani, fanno compagnia agli ospiti. Uno di loro, un 65enne colpito da ictus, aveva perso la voglia di vivere e se ne stava seduto tutto il giorno a occhi chiusi, rifiutando ogni tentativo di interazione. Quando è arrivato Dante, qualcosa è cambiato. L'uomo ha aperto gli occhi, iniziando ad accarezzarlo e a sorridere. Lui, che non parlava con nessuno, si è messo a conversare con Dante, di cui ha iniziato a prendersi cura dandogli da mangiare.
Nutrire i coniglietti regala grande soddisfazione agli ospiti della struttura, che si sentono utili e gratificati. Per mezzo del cibo si svolgono anche piccoli giochi, nascondendo la verdura o il fieno sotto una ciotola che i due animaletti fanno a gara per scoprire.
Gli ospiti attendono con trepidazione il giorno in cui arrivano Lola e Dante: all'inizio dialogano direttamente con loro ma, nell'attesa di un nuovo incontro, si aprono e socializzano anche con le persone, creando relazioni con infermieri e gli altri anziani.
Il benessere creato dalla presenza degli amici pelosi diventa occasione e stimolo per condividere emozioni e creare argomenti di conversazione.
Dagli Stati Uniti arriva invece la storia di Caleb, un adolescente di sedici anni che, quando ne aveva otto, ha adottato quattro conigli abbandonati scoprendo una enorme passione che lo ha portato a costruire un rifugio galleggiante per loro sul fiume Mississippi.
Aiutato dai genitori per la parte burocratica, il ragazzo ha creato un'organizzazione senza fini di lucro che raccoglie donazioni con cui paga le spese di gestione del rifugio in cui accoglie conigli abbandonati o li tiene nei periodi in cui il proprietario non è in grado di farlo.
Dopo aver visto in azione i cani da Pet Therapy, Caleb ha pensato che anche i suoi conigli potessero regalare gli stessi benefici poiché sapeva che, quando se ne tiene uno in braccio, ci si rilassa sorridendo e ricevendo in regalo un benessere che allontana i pensieri negativi.
Il ragazzo ha iniziato a usare i conigli come supporto emotivo nel 2012 a Newtown, nel Connecticut, per aiutare i bambini della scuola elementare di Sandy Hook dopo una sparatoria in cui morirono 27 persone, di cui 20 alunni.
La presenza dei conigli ha sostenuto i sopravvissuti nel superare i traumi della tragedia, tornando a farli sorridere e a percepire sentimenti di gioia. Caleb spiega gli effetti benefici affermando che i conigli trascorrono del tempo con le persone senza fretta, aiutando a guarire le ferite di un cuore spezzato e consentendo di tornare a provare ed esprimere sentimenti.
Un'esperienza che ha spinto Caleb a formare gruppi di volontari che portano i conigli nelle scuole, nei centri per anziani o in quelle località in cui le sparatorie di massa hanno arrecato terribili lutti.
Scenari in cui il coniglio mostra davvero di essere un amico sincero.
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