L’oratorio di Saint Guirec

L'oratorio di Saint Guirec ha visto generazioni di fanciulle pregare d’incontrare uno sposo gentile d’animo, bello come la natura della loro terra

Sembra nata da un incantesimo quella Costa di Granito Rosa che adorna come una gemma splendente la Bretagna del Nord.

Il tempo, il mare e l’erosione hanno modellato gli scogli nelle forme più strane e hanno donato loro la brillantezza del quarzo e della mica. La pietra si frammenta sulle spiagge in minutissimi granelli color dell’aurora su cui scrosciano le onde e si riposano i gabbiani.

L’oratorio di Saint Guirec (San Guirec)

L’oratorio di Saint Guirec 2
Foto 2 L’oratorio di Saint Guirec

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Il fenomeno è evidente percorrendo tutta la cosiddetta Corniche Bretonne, da Perros Guirec a Trébeurden, ma s’impone addirittura nel porticciolo di Ploumanach. Qui, proveniente dalla Gran Bretagna, anzi, dal Galles, come tanti celti che gli invasori angli e sassoni avevano costretto all'esilio, sbarcò nel VI secolo d.C. un uomo di nome Guirec.

Era un monaco, che recava negli occhi la luce della sua costante orazione.

Secondo la leggenda, approdò in Bretagna su un piccolo vascello di pietra, trainato addirittura dagli angeli. Con i suoi modi affabili e con la sua fede in Dio, fondò una nuova comunità religiosa e conquistò e convertì gli abitanti di quella zona dell'Armor. Fu chiamato santo e il suo culto è giunto sino a noi. Una tradizione antichissima, inoltre, lo elegge quale patrono delle ragazze in età da marito.

In fondo alla spiaggia di Ploumanach, proprio all'estremità sinistra, sorge una cappella a lui dedicata.

Risale al periodo a cavallo tra la fine dell’XI secolo e gli inizi del XII. È costruita con la roccia rosata del luogo e, quando cresce l’alta marea, l’acqua la isola dalla costa. Emerge allora direttamente dal mare e san Guirec diventa simile a Gesù, che camminava sulle acque.

L’oratorio di Saint Guirec (San Guirec) sulla spiaggia di Ploumanach
L’oratorio di Saint Guirec (San Guirec) sulla spiaggia di Ploumanach

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Questo semplice oratorio ha visto generazioni di fanciulle inginocchiarsi in preghiera. Esse, come già facevano le loro ave, chiedono a san Guirec la grazia d’incontrare uno sposo gentile d’animo, bello come la natura selvaggia della loro terra, generoso nel sorriso e nel cuore. Ma non si servono di un’orazione qualsiasi per scongiurare il pericolo di rimaner zitelle; ricorrono bensì a un vero e proprio rito che consiste nel piantare nel naso della statua uno spillo.

Dipinto di Giovani donne davanti all'oratorio di Saint-Guirec di Frédéric de Haenen
Particolari Dipinto di Giovani donne davanti all'oratorio di Saint-Guirec di Frédéric de Haenen

L’immagine sacra originale era in legno, risalente al XIV secolo, ed è andata perduta perché le sforacchiature d’ago reiterate per secoli l’avevano sfigurata.

Quando si pensò di sostituirla, nel 1904, si decise di scolpirla in pietra, in un materiale più resistente, che distogliesse le giovinette dalla loro pratica preferita e crudele e che le orientasse, magari, verso la più innocua usanza di sfogliare le margherite. La scelta non poteva che cadere sul granito rosa di Ploumanach. Ebbene, non ci fu nulla da fare: le dita delicate delle ragazze impararono a bucare persino il granito e Guirec fu di nuovo privato del suo naso!

La statua
La statua

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Il suo volto ieratico che contempla il mare, pur rovinato, è amatissimo dei bretoni, e in particolare dalle loro donne, che gli attribuiscono l’armonia del focolare domestico. Ma pure dalle tante straniere in viaggio attraverso le strade di Bretagna, le quali, edotte ormai sul folclore locale, non terminano la loro vacanza senza prima averlo riverito anch'esse con una puntura di spillo.

Foto da Wikipedia.