La firma di Tilda Swinton Leggera, plastica e eterea

All'anagrafe Katherine Matilda Swinton, nasce a Londra nel 1960.

La vita e la firma di Tilda Swinton

Tilda Swinton
Tilda Swinton

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Figlia di un generale delle Guardie Scozzesi, cresce nel Kent dove frequenta la West Heath Girls' School: sarà compagna di classe addirittura di Diana Spencer.

Nonostante l’ambiente scozzese, borghese e altolocato, mostra ben presto gli aspetti ribelli e anticonformisti del suo carattere.

La sua carriera di attrice sarà intensa e molto variegata.

Il suo viso androgino e il corpo sottile e allungato l’hanno resa in 30 anni di carriera una delle interpreti più richieste per ruoli ambigui, soprattutto dal punto di vista sessuale.

Magnetica, algida, camaleontica, anticonvenzionale, sia al cinema che nella vita privata, e al tempo stesso sofisticata, con un portamento regale che la rende unica e sempre splendente, è stata capace di rivoluzionare i canoni della bellezza sul grande schermo, regalandoci interpretazioni stravaganti e al tempo stesso indimenticabili.

A pochi giorni dal ricevere il Leone d’oro alla Carriera al Festival del Cinema di Venezia e a due mesi dal suo sessantesimo compleanno racconta:

“La mia vita è più felice di giorno in giorno. E mi sento sempre meglio col passare del tempo. Non vorrei mai tornare indietro, nemmeno di un mese».

La Firma di Tilda Swinton

Grafologicamente la Firma è uno degli elementi fondamentali da esaminare in uno scritto.

La Firma di Tilda Swinton
La Firma di Tilda Swinton

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Mentre quando tracciamo un testo siamo tenuti a rispettare alcuni canoni, come per esempio quello dello spazio, della forma e di conseguenza della leggibilità, nell'autografo possiamo abbandonarci alla nostra vera natura lasciando trapelare a volte anche gli aspetti più reconditi del nostro carattere.

Quella di Tilda Swinton ci stupisce e al tempo stesso ci incuriosisce.

Osservandola notiamo come non sia riconducibile, nella forma delle lettere, a quelle che compongono il Nome e Cognome dell’attrice.

Essa risulta illeggibile.

Il gesto è semplice, ampio, senza scatti né s eccessi, con due “occhioni” arrotolati (ovali dilatati) che interrompono l’ondulazione di un mare “angoloso” che termina la sua corsa in maniera breve e trattenuta.

Non è semplice interpretare questo autografo ma proviamo a fare qualche considerazione sugli elementi in nostro possesso.

Chi firma in maniera illeggibile vuole più o meno consciamente mettere una barriera tra se’ e il prossimo. Le motivazioni possono essere diverse e andrebbero verificate con campioni di scrittura più corposi e trasversali nel tempo.

Potrebbe trattarsi del desiderio di trovare un proprio marchio originale che rivela anche la presenza di creatività e stile oppure la volontà di celare/trasformare un nome o un cognome mal accetti o infine proprio il desiderio di voler in qualche modo “occultare” qualcosa di se’ agli altri.

Gli occhielli decisamente ingranditi lasciano trasparire narcisismo, fantasia, attenzione all'estetica, che fanno pensare ad antichi torti subiti e forse non completamente superati, che sfociano in un forte bisogno di attenzione che l’attrice cerca di sublimare con l'autocompiacimento e l’auto-contemplazione.

Foto da Wikipedia, foto firma di Barbara Taglioni. Elaborazione immagini CaffèBook.