Franca Valeri compie 100 anni: Il carattere tra le righe della sua scrittura
Il carattere dalla scrittura: l'analisi della grafia di Franca Valeri
Il 31 luglio Franca Valeri, ragazza per bene, di buona famiglia (ebrea), di buona cultura, milanese di nascita, una delle più brave, incisive, argute attrici, scrittrici e registe dello spettacolo italiano raggiungerà un secolo di vita, un’età a dir poco straordinaria.
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Riassumere la sua opera sconfinata in un breve ritratto è un compito arduo e in questa sede ci limiteremo a qualche breve cenno biografico.
Il suo vero nome è Franca Maria Norsa, ma deciderà di cambiarlo per l’antica passione verso il poeta Paul Valery.
Riservata, educata, elegante, approda in teatro quasi per caso, dopo aver rivelato le sue doti satiriche nei salotti mondani e intellettuali milanesi, dove darà vita a personaggi ispirati al costume contemporaneo, fatto di frivolezze e ipocrisie, fedeli specchi dell’ambiente borghese, che ben conosce.
Lavorerà con gli artisti più famosi e importanti della televisione, del teatro e del cinema.
La vita privata
Una vita privata sempre molto riservata, conoscerà giovanissima l’uomo che sarebbe diventato suo marito, colui che ella stessa definirà il compagno perfetto: il noto attore Vittorio Caprioli, con cui condividerà un pezzo di vita sia professionale che privata.
Il matrimonio finirà in divorzio dopo oltre 10 anni, quando lei si innamorerà del maestro d’orchestra Maurizio Rinaldi, in una relazione durata fino alla morte di quest’ultimo.
Non ha mai avuto figli naturali, ma una quindicina di anni fa ha deciso di adottarne una, Stefania Bonfadelli, cantante lirica, che oggi dice essere la sua migliore amica. In un’intervista ha dichiarato: "Non ho mai avuto tempo per la tristezza”, sarà questo il segreto dei suoi 100 anni?
L'analisi grafologica della grafia di Franca Valeri
Non sappiamo a quando risale il campione di grafia analizzato e ci teniamo sempre a sottolineare che per una vera e propria analisi, sono necessari scritti in originale, più estesi e magari trasversali nel tempo.
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Bisogna però anche affermare, che la scrittura di ognuno di noi, pur modificandosi, evolvendo o meno nel tempo, conserva sempre il nostro “marchio” personale, unico e inimitabile dove il grafologo può ritrovare i punti salienti del carattere del soggetto scrivente.
Se osserviamo quella della Valeri possiamo affermare che ci troviamo di fronte a una forma grande, semi-angolosa, con ghirlande inanellate, chiara, legata, che si muove sul rigo con un movimento in apparenza scorrevole, piuttosto regolare, con continui accartocciamenti, non privo di qualche effervescenza.
Nei tratti minori notiamo le finali brevi, le “c” a conchiglia, gli ovali proteiformi, generalmente ben chiusi, qualche laccio nelle “b” e nelle “t”. Ci raccontano di una donna estroversa, amabile, orgogliosa, simpatica, con una solida autostima, con un equilibrio adeguato tra fermezza e disponibilità, che sa muoversi nella vita con efficacia e capacità di sintesi, abile nelle relazioni, dal comportamento plastico a seconda delle sollecitazioni interne o esterne, con una buona tolleranza verso le frustrazioni, capace di prevedere e aggirare gli ostacoli con un comportamento quindi adeguato e costruttivo.
Una persona forte, coerente, realistica, con chiarezza di spirito, che ha bisogno di fare, che sa ben mimetizzare la sua tenacia, il suo impegno verso gli scopi prefissati dietro un’apparente morbidezza.
Analisi grafologica della scrittura grafia di Franca Valeri: la firma
La sua Firma, leggermente disomogenea, più grande, scarsamente leggibile, senza soluzione di continuità, lascia trasparire il desiderio di riservatezza per la propria vita privata, l’ambizione, la voglia di trovare conferme, di ricevere amore che appaghino il narcisismo che inevitabilmente accompagna coloro che svolgono una carriera sotto i riflettori. Buon Compleanno intramontabile Franca!
