Alma Maria Schindler Fascino, passione e contraddizione tra le righe di una Femme Fatale
Ci son Donne… Alma Maria Schindler.
Vita e grafia di Alma Maria Schindler
Nata a Vienna nel 1879, Alma era considerata la ragazza più bella della città, grandi e stupendi occhi blu, intrigante e traditrice, ha collezionato tre matrimoni con grandi personalità della sua epoca più varie relazioni (alcune delle quali decisamente roventi).
Una bellezza che travolge e ossessiona.
Amata da Gustav Klimt, sposa in prime nozze il grande compositore Gustav Mahler di vent’anni più grande di lei, che la terrà quasi prigioniera per gelosia;
il geniale pittore Oskar Kokoschka non si rassegnerà mai di averla perduta;
il grande architetto Walter Gropius e lo scrittore Franz Werfel, che saranno rispettivamente il secondo e il terzo marito, se la contenderanno per anni.
Alma si interessa di arte, pittura, poesia, musica perché suo padre, il pittore paesaggista Emil Jacob Schindler, l’ha avviata da piccola al mondo dell’arte e ciò non fa che aumentare il suo fascino.
È stata definita ammaliante e pericolosa, altera e ieratica, algida e sensuale, elegante e sprezzante, perfida e infedele, frivola e opportunista.
Una mantide dagli occhi blu che si nutriva dell’anima e del talento delle sue vittime, splendida nel corpo (“la più bella ragazza di Vienna”) e spietata nell'anima.
Da anziana, con un volto segnato dalle rughe su cui però ancora traspare l’antica bellezza, ad una domanda di un giornalista circa gli uomini della sua vita, risponde sprezzante e provocatoria:
"Non ho mai amato la musica di Mahler, non mi sono mai veramente interessata a ciò che scrivesse Werfel
e non ho mai capito cosa facesse esattamente Gropius,
ma Kokoschka sì, Kokoschka mi aveva veramente colpito".
Lei, la Musa più bella, insolente e crudele del Novecento, morirà nel 1964 a 85 anni a causa di un diabete che si è sempre rifiutata di curare, dicendo che era una malattia ebraica e che quindi non poteva averla colpita.
Lascerà scritto:
”Ho avuto una vita stupenda. Dio mi ha permesso di conoscere i capolavori del nostro tempo prima che lasciassero le mani dei loro creatori.
Questa mi sembra già giustificazione sufficiente per la mia presenza sulla terra”.
La grafia di Alma Maria Schindler
Tra le molte lettere vergate di pugno da Alma, ne abbiamo scelto una in cui questa incredibile donna aveva già 71 anni e dove, anche ad un occhio non esperto, risultano evidenti i segni di un temperamento fuori dal comune che si è mantenuto esuberante, indomito e inalterato nonostante lo scorrere del tempo.
La grafia di Alma è grande, angolosa, inclinata, legata, lanciata verso la destra, verso il domani, verso il nuovo. Il margine destro risulta addirittura invaso da un gesto grafico che non si vuole interrompere e quindi si piega verso il basso, teso a voler superare, imprevidente, intransigente e coraggioso, ogni regola e confine (coda di volpe).
Una donna ambiziosa, decisa, tenace, suscettibile, egocentrica, scarsamente obiettiva, poco propensa a dedicare attenzioni e sentimenti al prossimo (angolosa, inclinata, scarso spazio tra parole, ovali stretti, movimento barrato). Interessante osservare come sia presente un raro segno chiamato “dente di pescecane”, visibile nella particolare forma dell’apice delle lettere della zona media come le “m”, le “n” che risulta ripassato e che è sinonimo di un’aggressività più o meno latente, mascherata da abilità e astuzia.
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I tratti lanciati, le sottolineature, i trattini delle “t” sovrastanti l’asta confermano che dietro un comportamento molto femminile e sexy si cela un carattere forte e deciso, scarsamente convenzionale, con un certo gusto per la discussione, che ama correre rischi nel desiderio costante di protagonismo, di affermazione e successo.
La firma Alma Maria Schindler
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Osserviamo ora anche la firma. Abbiamo scelto questa che mostra, oltre al nome, il cognome rispettivamente del primo (Mahler) e del terzo marito (Werfel), dove possiamo notare come il nome sia valorizzato più dei due cognomi.
“La ragazza più bella di Vienna” dimostra anche in questo caso come sia lei, “Alma”, la protagonista indiscussa della propria esistenza, come debba a lei e solo a lei il merito della propria affermazione e non ai vari uomini/mariti che hanno accompagnato parte della sua avventurosa esistenza.
Foto della grafia di Barbara Taglioni, foto Alma Maria Schindler da Wikipedia, elaborazioni foto CaffèBook.