La grafia di Alberto Sordi, simpatia, ambizione, riservatezza e sano narcisismo

Nell'anno del centenario dalla sua nascita l'analisi grafologica della grafia di Alberto Sordi attore, regista, comico, sceneggiatore, e compositore

Quest’anno ricorre il centenario della nascita di Alberto Sordi e sono numerose le iniziative importanti a lui dedicate per ricordare questo incredibile attore, regista, comico, sceneggiatore, compositore, cantante e doppiatore italiano.

La breve biografia e l'analisi grafologica della grafia di Alberto Sordi

La breve biografia e l'analisi grafologica della grafia di Alberto Sordi
La breve biografia e l'analisi grafologica della grafia di Alberto Sordi

Potrebbe interessarti anche: Foto-grafia di Gianna Nannini Oppositiva-Mente

La sua è stata una brillante carriera che ha lasciato al nostro Paese una preziosa e irrinunciabile eredità.

Una carriera iniziata da giovanissimo, a soli 16 anni, soprattutto a causa delle ristrettezze economiche che lo hanno spinto verso l’arte dell’arrangiarsi.

Con i suoi innumerevoli film, ancora oggi delle vere e proprie pietre miliari, è stato un compagno di viaggio della nostra vita e della nostra Storia, rappresentando con grande maestria, ironia, e a volte drammaticità, i vizi e le virtù dell’italiano medio.

Un uomo che ha sempre protetto la sua vita privata e, pur essendo corteggiatissimo da bellissime e famose figure femminili, non si è mai sposato e non ha mai avuto figli:

si definiva infedele per costituzione.

In un’intervista, con la sua solita ironia, ha dichiarato:

“Ho dovuto rinunciare a delle cose perché ho lavorato ininterrottamente.

Sa chi volevo sposare io? Una regina. Non per denaro. Le regine comandano tutto. Fanno tutto loro e il principe consorte può fare quello che gli pare”.

Con la sua intelligenza, la sua ambizione, il suo stile personale è stato capace di dirottare i suoi talenti in molteplici direzioni, puntando sempre alla qualità dei suoi lavori.

Ci ha lasciato nel 2003 all'età di 82 anni a causa di ricorrenti forme di polmonite e bronchite. La salma, sottoposta a imbalsamazione, venne traslata nella sala delle armi del Campidoglio, dove per due giorni ricevette l’omaggio ininterrotto di una folla immensa; il 27 febbraio si svolsero i funerali solenni nella Basilica di San Giovanni in Laterano alla presenza di oltre 250 000 persone.

L'analisi grafologica della grafia di Alberto Sordi

La grafia di Alberto Sordi
La grafia di Alberto Sordi

Potrebbe interessarti anche: Le firme dei Beatles, analisi grafologica di un mito

Proviamo ad addentrarci tra le righe di questo personaggio festoso, ironico, coinvolgente e al tempo stesso riservato.

Una grafia chiara, allargata , inclinata, proteiforme, che ondeggia sul rigo, con tracce di filiforme, attacchi diretti, finali brevi, ghirlande a volte inanellate, ovali chiusi a sinistra e spesso schiacciati, evidenti allunghi inferiori, “c” a conchiglia, “b” fetali, “p” sopraelevate, punto a trattino.

Il margine sinistro è praticamente assente e il destro raggiunto, quasi invaso.

La firma è leggermente più grande, sottolineata da un paraffo finale che ritorna a sinistra. La lettera “S” del cognome, meno valorizzato e praticamente illeggibile, sembra tracciare un confine invalicabile, una vera e propria barricata, tra la parte privata e intima (il nome) e quella più esposta ai riflettori, pubblica e manifesta (il cognome).

Le corrispondenze caratteriali?

Socievolezza, simpatia, equilibrio, controllata spontaneità, ambizione, fiducia nelle proprie possibilità, senso pratico e savoir-faire, desiderio agire e di piacere, capacità di osservare, di lottare e di raggiungere i propri obiettivi evitando lo scontro, prudenza, flessibilità, apertura di spirito, sensibilità intellettuale.

E i punti deboli? Un po’ di narcisismo, che poteva sfociare in presunzione (“p” sopraelevate, “c” a conchiglia”), una certa parsimonia che lo portava alla diffidenza, a esigere garanzie prima di concedere la propria fiducia (“b” fetali, finali brevi, punto a trattino), la tendenza a essere sbrigativo nell’affrontare questioni poco gradite (attacchi diretti) e infine un’antica insoddisfazione interiore che accentuava il riserbo e poteva generare momenti di insincerità e di calcolata naturalezza (ovali schiacciati e aperti a sinistra, lettere disgiunte).

La modalità con cui Alberto tracciava la Firma, più grande e sottolineata, conferma quanto detto fin ora:

l’ambizione, la ricerca di affermazione sociale, la determinazione, per appagare la parte egocentrica del suo carattere, sempre attento a separare la parte pubblica da quella privata, in cui diventava estremamente selettivo e riservato, permettendo solo a pochi eletti di aprire la porta della sua solitudine (“S” a bastone che divide).

Potrebbe interessarti anche: La grafia e la firma di Giuseppe Tornatore

Foto della di Alberto Sordi di Barbara Taglioni.