Le firme dei Beatles, analisi grafologica di un mito

Con la grafologia e dalle firme dei Beatles scopriamo qualcosa di più sui musicisti diventati un mito

I Beatles sono considerati ancora oggi uno dei maggiori fenomeni della musica rock e di quella pop contemporanea.

Il loro look, creato intorno al 1960, dagli abiti al taglio di capelli, lascerà una traccia indelebile. Gli anni Sessanta sono in effetti segnati da una grande rivoluzione ideologica e culturale che parte dai giovani di allora e arriva fino alla generazione successiva.

Sono gli anni del progresso tecnologico, dell’emancipazione femminile e delle lotte razziali e I Beatles sono parte di questa grande rivoluzione. Su di loro è stato scritto e si continua a scrivere, le loro canzoni sono celeberrime e sono entrate nella Storia della musica come pietre miliari, la loro vicenda è studiata ancora oggi per comprendere appieno il segreto del loro stratosferico successo.

La solidità del gruppo col tempo tenderà ad incrinarsi e ne verrà ufficialmente dichiarato lo scioglimento nell'aprile del ’70. Come tutte le più belle storie quella dei Beatles giungerà al capolinea dopo solo dieci intensissimi anni.

Osserviamo i loro autografi per rendere loro un simbolico omaggio e per indagare alcuni aspetti del loro carattere.

Le firme dei Beatles

Grafologicamente sappiamo che la sola firma non è sufficiente per tracciare un vero e proprio ritratto, però permette di rilevare alcuni aspetti salienti di un carattere.

Osservando i loro autografi risulta evidente, anche a un occhio inesperto, una certa somiglianza tra quelli di George Harrison, di John Lennon e di Paul McCartney, che presentano forme ampie, allargate sul rigo, gonfie, sia negli allunghi superiori che inferiori, rispetto a quella di Ringo Starr, che appare decisamente più stretta, angolosa, inclinata , con parallelismi, sottolineata, e con un lancio aggressivo finale.

Le firme dei Beatles: l'analisi grafologica di Ringo Starr

Le firme dei Beatles: l'autofrafo di Ringo Starr
Le firme dei Beatles: l'autofrafo di Ringo Starr

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Un tracciato dinamico, spigoloso, destrogiro, progressivo. quello di Ringo Starr, che rivela grande forza di carattere, tenacia, aspra autorevolezza, , capacità di essere trascinatore e punto di riferimento.

Se andiamo a leggere la biografia di Richard Starkey, chiamato Ringo per la sua mania di indossare continuamente anelli, scopriamo infatti come egli abbia saputo reagire, nella sua tribolata esistenza, ai traumi infantili che l’hanno caratterizzata, con coraggio (coma post infettivo, ricovero in sanatorio molto prolungato, solo per citarne alcuni), cercando sempre di affrontare ogni difficoltà in modo positivo (pressione marcata e incisiva).

Un combattente nato, ritenuto da tutti un elemento fondamentale all'interno della storia della band, non propriamente morbido nelle sue esternazioni (grafia stretta e angolosa), ma capace di essere ascoltato e seguito dagli altri componenti, anche negli inevitabili momenti difficili in cui sembrava dare il meglio di sé.

Le firme dei Beatles: L’autografo di John Lennon

L’autografo di John Lennon, dalle forme aperte, dilatate, con gonfi in zona superiore conferma anch’esso una spiccata personalità.

Il filo grafico si srotola morbidamente e agevolmente, con spigliatezza, dando vita ad una forma prevalentemente legata e ricca di originalità sia nei collegamenti, sia nella singolarità formale di alcune lettere, che si distaccano dal modello scolastico, che lasciano trapelare la presenza di un grande senso artistico, di un’esuberante fantasia e di una formidabile gioia di vivere.

Un “io” certamente egocentrico, che ha sempre ricercato spazi immensi per comunicare, per rivelarsi e per raggiungere i propri obiettivi e realizzare i propri sogni.

Le firme dei Beatles: L’autografo di John Lennon
Le firme dei Beatles: L’autografo di John Lennon

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Le firme dei Beatles: L’autografo di Paul McCartney

firme dei Beatles L'Autografo di Paul McCartney
firme dei Beatles L'Autografo di Paul McCartney

Simile a quello di Lennon, ma meno marcato e più contenuto, è l’autografo di Paul McCartney. Un tracciato in cui il nome è più evidente del cognome, che risulta infatti più contratto e sacrificato.

Un paraffo a riccio semicircolare chiude la firma. La forma è legata, senza soluzione di continuità. Sono caratteristiche che indicano una buona capacità di analisi e sintesi, relazioni sottoposte a un controllo vigile che impedisce gli eccessi.

La maggiore ampiezza e rotondità del nome suggeriscono anche un legame speciale con la figura materna e la presenza di una dolcezza di fondo che smussa gli “spigoli” e limita le esagerazioni confermate anche dal paraffo finale: una sorta di freno agli impulsi e alla propria impetuosità.

Le firme dei Beatles: L'Autografo di George Harrison

L’ultimo autografo che osserviamo è quello di George Harrison:

ascendente ampolloso, ricombinato, inanellato, crescente, con un riccio del nascondimento finale (gesto che ripiega a sinistra):

L'Autografo di George Harrison
L'Autografo di George Harrison

Ambizione, egocentrismo, esuberanza, orgoglio, esibizionismo, immaginazione viva, apertura di spirito, influenzabilità, relazioni non facili, tendenza all'esagerazione e alla duplicità, confermata quest’ultima, anche dalla presenza del riccio finale che indica la necessità di difendersi, di auto-proteggersi per fuggire probabilmente a sofferenze presenti e passate di un uomo non dotato di una particolare robustezza psichica.