Come nasce un Genio Universale

In inglese esiste il termine polymath, in spagnolo polimatía e polimata, in italiano è quello che si definisce una mente poliedrica o un genio universale e, visto che come esempio si prende spesso Leonardo da Vinci, si usano anche le definizioni di homo universalis o uomo del Rinascimento (o uomo rinascentista), ma chi sono le persone che possono essere definita tali?

All'inizio del diciassettesimo secolo si cominciò ad identificare in questi termini una persona con molte conoscenze in diversi campi. Tuttavia definire qualcuno come genio universale non è semplice come si potrebbe pensare.

Qual è quindi la definizione di genio universale?

Per cominciare si dovrebbe decidere quanto dovrebbero essere avanzate queste conoscenze e in quante discipline differenti dovrebbero essere.

La maggior parte dei ricercatori sostiene che per essere definito una mente poliedrica o, se preferiamo, un genio universale questi deve aver ricevuto un qualche tipo di riconoscimento formale in almeno due settori di argomenti non correlati.

Genio Universale: Leonardo da Vinci
Genio Universale: Leonardo da Vinci

Leonardo fu, ad esempio, un’artista di indubbio valore, ma il genio nato a Vinci, come ci testimonia il Museo Leonardiano nella sua città natale con i modelli di macchine realizzate in base ai suoi disegni, era anche un grande inventore capace di intuizioni che precorsero di secoli i tempi in cui viveva. Oltre a questo fu anche: botanico, scienziato, architetto, scultore...

Se ci mettiamo sulle tracce di altri geni universali possiamo pensare a Johann Wolfgang von Goethe. La scrittrice George Eliot (Mary Anne Evans) lo definì «...uno dei più grandi letterati tedeschi e l'ultimo uomo universale a camminare sulla terra». Goethe fu sia un grande scrittore che un profondo conoscitore della Botanica (di cui ricordiamo l’intuizione che portò alla conoscenza della caffeina), della Fisica e della Mineralogia.

Se invece pensiamo ad una donna con simili doti, Florence Nightingale potrebbe essere un buon esempio perché oltre a fondare la moderna infermieristica, fu anche teologa e preparata esperta in Statistica.

In tempi più recenti è indubbia la presenza in questa categoria di Albert Einstein che non solo fu un fisico rivoluzionario, ma fu anche filosofo e saggista.

Einstein suonando il violino
Einstein suonando il violino

Potrebbe essere stato lui l’ultimo genio universale?

Certamente le conoscenze scientifiche oggi necessitano di tecnologie e conoscenze più specifiche di un tempo, ma, forse, prima di dettare una simile sentenza dovremmo domandarci cosa ha reso queste persone degli homo universalis.

Cosa ha permesso ad uomini come Leonardo ed Einstein di raggiungere tali risultati in tante diverse discipline?

In altre parole, come si diventa Geni Universali?

Come si diventa Geni Universali
Come si diventa Geni Universali

Guardando le vite di tutti questi scienziati, uomini e donne, cui possiamo attribuire la considerazione che siano stati delle menti poliedriche notiamo che tutti possedevano un'intelligenza superiore alla media.
Ma non era l’unica condizione.

Tutti loro erano accomunati da una grande apertura mentale e da una grande curiosità. Lo stesso Einstein dichiarava: “Non ho particolari talenti, sono soltanto appassionatamente curioso”.

Tuttavia bisogna ammettere che il Genio Universale ha anche una certa forma di “egoismo” che non sempre lo fa apprezzare socialmente.

Sono individualisti e, seguendo i propri interessi, “bastano a sé stessi” perché quello che cercano è di apprendere il più possibile. Hanno anche un forte desiderio di realizzazione personale che li porta a non restarsene quieti da una parte ma a seguire le proprie ricerche senza preoccuparsi troppo di dove li condurranno.

Diciamo pure che questi aspetti del carattere non siano proprio una cosa originale ai nostri giorni. L’egoismo non è una peculiarità di pochi, né lo è il desiderio di successo o quello di riscatto, ma non dobbiamo dimenticare cosa perseguono i geni né la forma in cui lo fanno.

La scuola e la mentalità moderna spingono però verso la specializzazione.

Come si diventa Geni Universali 2
Come si diventa Geni Universali 2

Vi sono molte buone ragioni per mettere in discussione i vantaggi di perseguire interessi multipli e il dubbio principale è quello di disperdere il proprio tempo senza concretizzare niente.
Il mondo del lavoro, inoltre, richiede sempre più spesso tecnici molto qualificati per compiti sempre più specifici.

Però se osserviamo i bambini vediamo che i loro interessi sono molteplici e cambiano continuamente, quindi non nasciamo votati ad un singola attitudine.

Cosa dobbiamo fare per diventare una mente poliedrica o, magari, un genio universale?

Molte persone possono diventare delle menti poliedriche (certo non tutti dei geni assoluti) se sostenuti da un ambiente adeguato.

Per alcuni esperti è necessario possedere una grande capacità di recupero emotivo per perseguire i propri interessi di fronte alle aspettative esterne. Senza una specializzazione i risultati possono tardare ed è quindi necessaria una grande forza interiore e determinazione per creare il proprio percorso.

In realtà, ci sono prove che lo sviluppo di varie discipline può aumentare la creatività e la produttività. Quindi, mentre la ricerca di un secondo o terzo interesse può sembrare una distrazione, può effettivamente aumentare il successo nel tuo campo principale.

Il consiglio di alcuni studiosi è quello di organizzare il tempo in modo più efficiente per fare spazio a molteplici interessi. Seguire varie discipline, anche se appare come una perdita di tempo, in realtà può aumentare la creatività e la produttività.

Quando siamo eccessivamente concentrati in qualcosa possiamo perdere di lucidità e non vedere le alternative che esistono. È dimostrato che un’attività alternativa aumenta la conoscenza e può aprire la mente a nuove strade.

Anche se non raggiungiamo il livello dei grandi Geni Universali, ci sono molti vantaggi nell’espandere i nostri interessi.

Un altro aspetto che spingeva uomini come Leonardo o Einstein era una visione più olistica del mondo, una visione quindi che teneva conto dei differenti aspetti della vita.

Probabilmente, oggi più che in passato, abbiamo la necessità di non chiudere la nostra mente in un settore ristretto perché le sfide che ci aspettano sono globali e hanno bisogno di tutte le nostre capacità per essere superate.

Fonti delle foto Pixabay, Wikipedia. Elaborazioni CaffèBook.it.