La nascita di una mamma e le sue paure: come affrontarle
Essere madre è un desiderio di molte donne. A volte raggiunto facilmente, altre con più fatica.
Quando accade inevitabilmente nei 9 mesi della gravidanza si immagina come sarà; si è alla ricerca del nome giusto; si prepara la cameretta e il corredino; si cerca di programmare come riuscire a gestire la vita attuale con la presenza del bambino. Poi arriva il travaglio, il parto e finalmente: eccolo tra le tue braccia!
Le paure di una mamma
E adesso?!?
Ora si può essere travolti da una serie di domande, ansie e paure, ad esempio:
“Come farò a capire perché sta piangendo? Come lo calmerò? Farò bene a tenerlo in braccio così? Dovrei svegliarlo mentre dorme per la pappa?”
Le paure di una mamma, quando il bambino piange
Essere madre per la prima volta è sicuramente un’esperienza unica e straordinaria ma, allo stesso tempo, è complessa, stressante e difficile.
In tutto questo non sono sicuramente d’aiuto le numerose credenze errate esistenti sull'essere mamma, ad esempio: “tutto verrà in maniera naturale”; “sono la madre dovrei sapere cosa fare”; “la gravidanza, il parto e i primi mesi di vita sono il periodo più bello della vita di una donna”…
Ma è davvero così? E’ davvero solo un periodo positivo e roseo come viene dipinto?
Le ansie, le paure e i cambiamenti dopo la nascita di un figlio
Quali sono state (o sono) le tue maggiori preoccupazioni, ansie e paure? Hai sofferto per i cambiamenti del tuo corpo? Per il riposo che scarseggiava? E per il tempo notevolmente ridotto da dedicare a te e alle relazioni per te importanti? Ti sei sentita egoista, in colpa e hai pensato di non essere una buona madre?
Spesso sono questi i pensieri e le emozioni che accompagnano una neomamma nella sua quotidianità.
In tale periodo si assiste a:
- Riduzione e/o mancanza di sonno: nel corso della notte il bambino potrebbe piangere o dover allattare comportando una riduzione di sonno o insonnia. Ore di sonno che difficilmente saranno recuperate nel corso della giornata poiché o impegnate col bambino o, mentre lui dorme, a cercare di fare in casa tutto il possibile;
- Solitudine: se prima della gravidanza si lavorava o si aveva una vita sociale abbastanza piena successivamente alla nascita si passa dall'avere accanto qualcuno con cui interagire ogni giorno per tutto il giorno allo stare da soli in casa per la maggior parte del tempo;
- Cambiamenti sul vissuto emotivo del proprio corpo e della sessualità: non sempre i chili presi nel corso della gravidanza sono persi nell'arco di un periodo relativamente breve. Può capitare pertanto di non accettarsi con quei chili in più e di non sentirsi a proprio agio nel proprio corpo e nell'intimità;
- Perdita di indipendenza: mentre prima si era maggiormente liberi di decidere se restare un po' di più a lavoro; andare in palestra; prendere un aperitivo o un caffè con un’amica ora i ritmi quotidiani sono organizzati intorno al bambino e ai suoi bisogni;
- Cambiamenti di vita ineguali tra madre e padre: spesso mentre la madre resta a casa dal lavoro il padre continua a svolgere la sua routine in maniera quasi invariata lasciando alla madre la maggiore responsabilità di accudimento del bambino e la difficoltà (e a volte impossibilità) a “staccare la spina”;
- Grande senso di responsabilità: da ora in poi le tue decisioni non coinvolgeranno più solo la tua vita e quella del partner ma anche di tuo figlio, la cui vita ora dipende completamente dai suoi genitori;
- Sentimenti di frustrazione, inadeguatezza, di non essere una buona madre: finora nella tua vita te l’eri cavata bene! Università/lavoro, casa, famiglia, partner, amici… e ora, ora non sai cosa fare, non sai se ciò che stai facendo è giusto o sbagliato (d'altronde come puoi valutarti? Non sei mai stata madre prima!). Ti senti sola anche se c’è tuo marito/compagno perché..beh.. tu sei la madre e in quanto tale “devi sapere cosa fare”;
- Paure irrazionali sul bambino: grande fonte di stress sono anche i timori di poter fare del male al bambino. Immagini o pensieri che possono sopraggiungere potrebbero riguardare il timore che cada dalle braccia mentre gli si fa il bagnetto o dalle scale.
Le paure di una mamma, quando il bambino mangia
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Affrontare questa nuova fase con maggiore serenità
Alcuni suggerimenti per affrontare questo delicato, magnifico ma anche difficile periodo:
- Condividi! Condividi i tuoi timori, paure, ansie e preoccupazioni con le persone a te care e, se ne hai la possibilità, con altre neomamme come te. La condivisione ti permetterà di rafforzare le relazioni e comprendere come i tuoi pensieri e le tue emozioni siano in comune con chi si trova nella tua stessa situazione o vi si è trovato. Inoltre, potresti trovare soluzioni a problematiche che non stai riuscendo a gestire;
- Rilassati: impara delle tecniche di rilassamento (rilassamento muscolare, training autogeno), attua la meditazione (segui un corso di mindfulness), fai yoga.. Riuscire a rilassarsi per qualche minuto nell'arco della giornata non è egoismo né una perdita di tempo ma ti permetterà di affrontare la quotidianità con maggiore vivacità e prontezza mentale e con più energia;
- Prendi consapevolezza dei tuoi pensieri e impara a metterli in discussione: ciò che stai pensando è vero? Quali fatti ti dicono che è cosi e quali lo smentiscono? Cosa diresti alla tua migliore amica se si trovasse nella tua stessa situazione?
- Rafforza le tue relazioni: va bene condividere i propri timori come espresso nel primo punto ma ricordiamo di non fare solo questo! Chiediamo alle persone come stanno, che difficoltà stanno vivendo loro e, nei limiti del possibile, offriamo loro il nostro aiuto.
- Non tralasciare la relazione col tuo partner: chiedetevi a fine giornata come state; ritagliatevi del tempo per voi due soltanto che sia per affrontare un problema da risolvere o una serata romantica. Ritagliarvi del tempo per voi non vi renderà cattivi genitori; al contrario, darete a vostro figlio l’esempio di una coppia unita e che si ama e questo non potrà che dargli beneficio!
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Se ciò non dovesse bastare e il tuo umore dovesse risentirne non esitare a chiedere aiuto ad uno specialista.
Non lasciarti travolgere dai tuoi timori, sei madre per la prima volta, ricordalo! “Nel momento in cui nasce un bambino, nasce anche la madre. Prima non esisteva. Esisteva la donna, non la madre. Una madre è qualcosa di assolutamente nuovo” (Rajneesh).