La Basilica di Nostra Signora della Pace, la San Pietro africana
Se durante una conversazione sulle chiese più grandi del mondo accennassimo alla Basilica di Nostra Signora della Pace (in francese basilique de Notre Dame de la Paix) probabilmente a pochi verrebbe da immaginare che l’edificio sacro in questione sia stato eretto in Africa e precisamente a Yamoussoukro, in Costa d'Avorio.
Con la sua pianta a croce latina, si ispira (o potremmo dire imita) a quella di San Pietro del Vaticano.
Le incredibili dimensioni della Basilica di Nostra Signora della Pace aYamoussoukro in Costa d'Avorio
Le stesse dimensioni tendono a rendere la chiesa della capitale africana paragonabile a quella in Roma.
La Basilica di Nostra Signora della Pace a Yamoussoukro supera addirittura in altezza San Pedro raggiungendo i 158 metri rispetto ai 136,57, anche se la chiesa africana raggiunge la quota… barando un po’, cioè includendo ai 140 metri della sola cupola la sommità della croce.
Anche la cupola è da record con i suoi 90 metri di diametro alla base (contro i 41 della basilica vaticana) come le incredibilmente grandi vetrate di più 7.300 metri quadrati.
Dopotutto, anche le dimensioni totali del tempio sono colossali, lunghe 195 metri e larghe 150 metri, per una superficie di 30.000 metri quadrati.
Felix Houphouët-Boigny e la costruzione della chiesa
La basilica deve la sua esistenza a Felix Houphouët-Boigny, padre dell'indipendenza della Costa d'Avorio e suo presidente dal 1960 fino alla sua morte, nel 1993.
L’ex presidente voleva esprimere con questo progetto religioso e architettonico “la sua fede e ringraziare Dio nel nome della Costa d'Avorio, Paese considerato a lungo un rifugio di pace".
Da un lato il tempo in cui Houphouët-Boigny era presidente è ricordato come economicamente prospero e pacifico, dall'altro i suoi legami con le nazioni che continuavano (e ancora lo fanno) ad esercitare un certo colonialismo nell'Africa occidentale subsahariana lo portarono al centro di non poche critiche e sospetti.
In Occidente (Francia e Stati Uniti su tutti) era molto stimato per le sue politiche agricole che introdussero la produzione del caffè e del cacao.
Lo denominarono il "Saggio d'Africa", ma pare sia stato parte al colpo di stato che nel 1987 portò all'assassinio di Thomas Sankara.
Pur a queste condizioni in Costa d'Avorio c’era una buona qualità della vita (rispetto ai paesi confinanti) e l’ex presidente aveva creato un buon rapporto fra le varie religioni.
Una pace fra le varie religioni ha permesso di realizzare questo maestoso luogo sacro sebbene in questo piccolo paese dell'Africa occidentale solo tra il 15 e il 20% della sua popolazione è cristiana mentre la maggioranza si divide fra religioni locali e Islam.
Houphouët-Boigny decise di costruire la basilica a Yamoussoukro perché era la sua città natale, così come decise di spostare lì la capitale del Paese. La capitale amministrativa della Costa d'Avorio fu trasferita da Abidjan a Yamoussoukro nel 1983, due anni prima della posa della prima pietra del tempio.
Il presidente affidò il progetto a Pierre Fakhoury, un architetto libanese-ivoriano, diplomato alla Scuola di architettura Saint-Luc de Tournai in Belgio.
Curiosità sulla Basilica di Nostra Signora della Pace
Nôtre-Dame de la Paix è stata realizzata da 24 società nazionali e internazionali tra il 1986 e il 1989. I materiali utilizzati erano locali ma anche internazionali, molti dei quali provenienti dalla Francia, con cui Houphouët-Boigny aveva mantenuto una stretta relazione. Dall’Italia provenivano, invece, i 700.000 metri quadrati del pavimento in marmo.
La basilica è piena di simbolismo. Le quattro colonne che circondano la cappella centrale rappresentano i quattro evangelisti, mentre le 12 colonne esterne e le 12 vetrate al primo piano i 12 apostoli i cui nomi di ciascuno sono scritti al centro della cupola.
Sebbene la storia della basilica sia molto recente ha già “raccolto i suoi aneddoti".
Nel lato sinistro della cappella centrale la statua della Vergine ha qualcosa di unico. Scolpita nei primi anni '90 da un prigioniero della città di Bouaké, che la leggenda vuole si sia convertito da musulmano al cristianesimo mentre era in prigione, l’opera ha uno sguardo particolare.
Mentre l’osservatore si avvicina sembra triste perché “non è che non desidera accoglierti, ma è triste per i tuoi problemi. Quando ti allontani l'immagine sorride perché desidera tu vada in pace".
Sin dall'inizio, la costruzione della basilica fu al centro di molte controversie.
Molti criticarono il costo pare di 300 milioni di dollari, spesi in un Paese che non navigava certo nell'oro presi dalle casse della Costa d’Avorio. L'ex presidente sostenne che la chiesa era stata finanziata con la sua fortuna personale.
I lavori, incominciati con la posa della prima pietra nel 1985, terminarono con l'inaugurazione di Giovanni Paolo II nel 1990. Il pontefice pose tuttavia la condizione che fossero costruiti anche un'università ed un ospedale (anche se non accadde che un quarto di secolo dopo).
La Basilica di Nostra Signora della Pace oggi
Nonostante le parole che volevano essere di buon augurio dell’ex presidente, la Costa d’Avorio è stata, teatro di una lunga guerra civile. La chiesa rimase isolata e poco frequentata fino alla fine della guerra civile nel 2011 e alla conseguente esplosione del prezzo del cacao di cui il Paese è fra i primi produttori al mondo.
Ora la Basilica di Nostra Signora della Pace è il centro del cattolicesimo del Paese e nel 2016, fu visitata da più di 320 mila fedeli.
Il suo portico di 272 colonne di stile berniniano è tornato ad essere un luogo attraversato da molti credenti che sperano questa volta la pace sia più duratura.
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Foto da Wikipedia.