Miguel Angel Belinchon (Belin) e il sogno che diventa iperreale
Miguel Angel Belinchon (Miguel Ángel Belinchón), noto come Belin, ha sempre sentito la necessità di esprimere la propria creatività nel disegno come nelle arti plastiche, ma questo non vuol dire che sia stato semplice per lui.
Belin Miguel Angel Belinchon
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È nato il 26 settembre 1979 a Linares (Jaén), nella comunità autonoma dell'Andalusia, il suo è il percorso di un artista autodidatta, cominciato studiando arte nella città di Jaén.
Tuttavia molto presto Belin si è scoperto insofferente a quanto gli veniva insegnato che considerava ormai vecchio e superato ed ha iniziato un proprio percorso di apprendimento.
Biblioteche e musei erano i luoghi in cui cercava ispirazione e dove nutriva la propria capacità creativa, ma nel ‘93 o ‘94 è avvenuto l’incontro con il mondo dei graffiti.
La fotocopia di una rivista della Catalugna prestatagli da un amico gli ha fatto scoprire quello che per lui era un nuovo mondo.
I suoi inizi sono quelli di un qualsiasi altro artista urbano. Sotterfugi, amici con cui muoversi nel buio, una crew potremmo dire, e la ricerca di luoghi dove provare ad esprimersi con la bomboletta spray.
“La strada è per tutti”, ha dichiarato sottolineando che dovrebbe essere un luogo libero per esprimersi.
Miguel Angel Belinchon oggi è forse un po’ meno Belin perché non si esprime più con i graffiti nelle strade?
L’artista si è certamente evoluto (come accade a tutti quelli che sentono nell’arte la propria strada) ma non si può dire che abbia perso il suo anticonformismo, questo resta intatto nelle sue opere, nate sempre da scelte e immaginazioni profondamente personali.
Belin metteva soldi da parte per comprare quanto gli serviva (bombolette spray principalmente) e rinunciava a passare le serate nei locali come facevano quasi tutti i suoi amici, ma questi sacrifici hanno portato i frutti desiderati.
Lavorava durante la settimana per aver i soldi e poter dipingere nei fine settimana fino a quando non si rese conto che la sua forte passione era diventata il suo vero lavoro.
Il Postneocubismo di Miguel Angel Belinchon Belin
Negli anni, sperimentando da autodidatta, ha usato oltre allo spray:
acrilico, acquarello, cere, matita, per realizzare un'opera pittorica,
ma anche la scultura, le arti grafiche, la litografia, l'incisione e la stampa serigrafica.
Risale al 2001 la sua prima opera iperrealista e la sensazione che ne ricava gli fa abbandonare i graffiti e imboccare quel percorso che oggi lo ha portato al Postneocubismo.
Belin descrive così la propria forma espressiva: una giustapposizione di stili che ha denominato appunto "Post Neo Cubismo", in omaggio all'opera di Pablo Picasso.
Le sue opere di Post Neo Cubismo lo hanno portato ad essere ricercato da molte gallerie e a vincere premi internazionali
Belin realizza opere in studio e grandi e apprezzati murales in tutto il mondo.
Il suo è un ampio curriculum di esibizioni:
Il MUECA a Puerto de la Cruz di Tenerife (nel 2014),
Monterrey (Messico 2016), Murales a Salem (Massachusetts 2017), Miami (durante la Miami Art Week 2018) solo per citarne molto pochi...
Miguel Angel Belinchon, anche se ritiene che la sua forma espressiva sia unica, ha più volte dichiarato di apprezzare pubblicamente le opere di molti suoi colleghi. Belin cita i nomi di Mirko Reisser (DAIM), Markus Genesius (Wow123), Ta55o of the Ma’Claim, OsGemeos, Beto, Morse o Suso33.
I suoi viaggi per realizzare murales, ha dichiarato, gli hanno permesso di crescere come artista (e di conoscere la moglie Karina "AKA Flaxtl") ma non hanno cambiato un ragazzo conosciuto per la sua umiltà che semplicemente pensa che il suo sia un sogno diventato realtà.
Una notevole tecnica gli consente di realizzare opere iperrealiste, senza la necessità di utilizzare griglie, proiettori o modelli, è il frutto del duro lavoro personale di studio, pratica e perseveranza di un artista che si è completamente dedicato alla propria arte.
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15 Murales Post Neo Cubismo e Iperrealisti di Belin, Miguel Angel Belinchon
Foto e fonti: Sito ufficiale dell'artista, Istagram.
Foto copertina di Roberto Roverselli per CaffèBook (street art) Puerto de la Cruz Tenerife Spagna La eterna juventud (la foto di copertina può essere utilizzata con attribuzione Caffèbook e con link a questo articolo).
Flickr: Case, Bafomet-Jaén, Wikipedia: Kilezz,