La grafia di Giuseppe Conte, lo sconosciuto di Palazzo Chigi

Dalla grafia di Giuseppe Conte: la biografia breve e l'analisi grafologica

Politico, giurista e accademico italiano, Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana da circa cinque mesi, è stato definito al momento del suo incarico:

“il premier marziano”.

Giuseppe Conte, biografia breve

Un volto, il suo, del tutto sconosciuto fino a quel momento soprattutto al mondo della politica, che ha suscitato nella gente molte domande e curiosità.

Cosa sappiamo in realtà di Giuseppe Conte?

La grafia di Giuseppe Conte, biografia breve
La grafia di Giuseppe Conte, biografia breve

Sappiamo che è nato in casa come succedeva un tempo, grazie a un’ostetrica marchigiana, nel 1964 a Volturara Appula, centro con meno di 500 abitanti, al confine con il Molise, a pochi chilometri di distanza dal colle di Castel Fiorentino, dove morì l’imperatore Federico II.

È un professore di diritto privato, che ha scritto un curriculum «pompato» che ha rischiato di far saltare il suo incarico.

Sappiamo che è del segno del Leone e che sin da piccolo amava lo studio; che è stato sposato con l’avvocata Valentina Fico, con cui mantiene ottimi rapporti e con la quale ha avuto un figlio, Nicolò, che oggi ha 11 anni.

Sappiamo che ha da qualche tempo una bella fidanzata che si chiama Olivia Paladino, 38enne romana figlia del proprietario dell’Hotel Plaza di Roma.

Sappiamo, perché è impossibile non notarlo, che è un uomo elegante, sempre con i gemelli sempre al polso, la pochettes nel taschino, il gilet e la cravatta sempre a posto.

Molte notizie quindi le conosciamo, eppure quando pensiamo alla sua persona, nella maggior parte di noi, nasce un interrogativo:

Chi è davvero Giuseppe Conte?

Proviamo a chiedere aiuto alla grafologia e ad approfondirne la conoscenza con l’aiuto dell’analisi della sua scrittura.

 La grafia di Giuseppe Conte: Analisi grafologica

Ci troviamo di fronte a una forma grande, semi-angolosa, inclinata, ordinata, chiara, con un buono spazio tra parole, che si muove sul rigo con un movimento fluido e scorrevole.

Ciò denota un soggetto aperto e vitale, dotato di una buona fiducia in se stesso e con una tensione emozionale adeguata, che lo rende capace di ammortizzare lo stress senza troppa fatica e senza lasciarsi deviare rispetto ai propri obiettivi

(zona media solida, ben spaziata, chiara, ordinata, inclinata).

La grafia di Giuseppe Conte: il carattere

Analisi grafologica della grafia di Giuseppe Conte
Analisi grafologica della grafia di Giuseppe Conte

Un uomo dotato di realismo, capace di adattarsi, con una buona socialità, accomodante e conciliante, propenso all'ascolto del prossimo, con una adeguata capacità critica

(semi-angolosa, presenza di “Anima”, tracce di sensazione/sentimento).

È una persona che ha bisogno di toccare con mano le cose per verificare ogni circostanza, chiudendo situazioni e rapporti che non ritiene sufficientemente soddisfacenti

(punto a trattino, qualche lettera in script, finale a tuffo nella Firma).

La sua è un intelligenza vivace e acuta, non priva di fantasia e di intuito, che lo rende abile nel trovare soluzioni e nel mantenere i propri ritmi realizzativi, che potranno essere anche rapidi, ma non saranno mai frutto di decisioni impulsive o non adeguatamente ponderate

( pences, trattino della “t” legato alla “i”, gonfi in zona superiore).

Egli possiede insieme tolleranza e fermezza e probabilmente si sente più a suo agio in posizioni professionali di collaborazione più che di lotta

(movimento scorrevole).

È verosimilmente un buongustaio che ama le cose belle ed eleganti, le comodità, i beni materiali

(tracce di “sensazione”, “m” e “n” in ghirlanda).

Un uomo orgoglioso, empatico, aperto al sentimento, capace di comprendere, che desidera fortemente piacere per soddisfare il lato egocentrico del suo carattere

(grande, sopraelevazioni, lacci e inanellamenti).

La grafia di Giuseppe Conte: la firma

La firma piuttosto oscura, più grande e marcata, vergata quasi al centro, lascia trapelare nuovamente una certa prudenza, la necessità di non essere avventato e il suo marcato lato narcisistico.

È tracciata senza soluzione di continuità, dimostrando una buona coerenza tra il personaggio pubblico e quella privato, tra ciò che pensa e ciò che fa, rivelando anche la fatica di tenere separate emozioni e ragione, che lo porta quindi a sottoporre tutto al controllo della logica.

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Foto da Youtube e di Barbara Taglioni