Come nasce un vero Polo delle Arti ad Indicatore

Buongiorno a tutti, riesco finalmente a trovare il tempo per scrivere di nuovo la storia del mio mosaico grazie a CaffèBook che ha perdonato la mia assenza nel mese di agosto.

“Agosto 2017”... un mese da dimenticare per quanto riguarda le “fatiche di Andreina”!

Spero di essere mancata al mio pubblico,spero anche che questa assenza abbia incuriosito, chissà se vi sarete chiesti: ma dove è andata a finire? Dove sarà andata in vacanza? Forse l’avranno rapita... oppure, come dice sempre Don: "non diventate degli "organizzati" come lei, ci fa morire tutti, una ne fa e dieci ne pensa!

Questo piccolo congedo mi è servito per il futuro, no, non mi sono sposata!

Sono andata a promozionare il mio mosaico al congresso dell’UNECB a Strasburgo, alla Maison Losseau a Mons in Belgio dove la mia amica Rosa Carruana aveva programmato per il 20 di agosto dei laboratori di mosaico in una splendida giornata di sole. L’unica in quattro giorni di permanenza, infatti lo sbalzo termico subito di oltre trenta gradi all’arrivo e alla partenza mi ha fatto ammalare immediatamente.

Voglio fare la splendida ragazza e queste sono le conseguenze!

La mia amica e dottoressa Carla Fanetti è anche venuta a domicilio a portarmi una scatola di antibiotici. Regolarmente mi salva dai vari guasti di percorso, mi brontola delicatamente e mi dice come tutti i dottori: dovresti riposare almeno un giorno!

Dovete sapere che Carla ci aiuta senza alcun interesse ed è diventata la dottoressa degli artisti del mosaico, compreso il prete. Basta chiamarla e gentilmente ci fa visita supportandoci in ogni momento: sarà presto insignita del titolo di dottoressa dei mosaicisti ad “honorem”.

Ma nonostante la mia Carla si impegni, io sono una paziente indisciplinata, quindi, a tutt’oggi, sono piena di dolori, febbre e raffreddore: una vera tragedia!

Ma non posso fermarmi perché per me i prossimi mesi saranno un campo di battaglia.

 

Il sogno di far nascere un vero Polo delle Arti ad Indicatore

 

Ad agosto ho risistemato casa, liberata da decine di buste e scatoloni in previsione dell’arrivo dei miei amici Pascal e Josette Patat dalla Francia. E risistemata la nostra canonica, quella della mia chiesa ad Indicatore per ospitare i mosaicisti provenienti da tutto il mondo.

Una vera e grande emozione per noi!

La canonica adibita ad albergo fino all’inizio dei nuovi corsi di catechismo, d'altronde la nostra è una parrocchia, quindi il sacro va avanti a tutto.

Siamo riusciti a fare un buon lavoro utilizzando i pochi mezzi economici che abbiamo a disposizione, ma la vera risorsa sono stati gli amici.

Polo delle Arti ad Indicatore

 

Polo delle Arti ad Indicatore Arezzo

 

Centro Polifunzionale delle Arti ad Indicatore, il mosaico

Don ha acquistato le brandine, abbiamo allestito le camere con opere realizzate da me in gioventù; abbiamo attrezzato i bagni e, grazie all’aiuto di tanti, abbiamo corredato con la biancheria il nostro albergo fantasma che simpaticamente abbiamo soprannominato, dopo vari suggerimenti, “La Canonica”.

Rosanna Albiani e Morena Agostini, super volontarie amiche e vere risorse umane, ci hanno trovato di tutto.

Morena ha cucito le lenzuola e i copriletti, portato cento maglioni recuperati dall’amica magliettaia per il mosaico, barattoli di sugo e pesto pronto.

Rosanna l’amica del nostro crowdfunding ”Mosaichiamoci“ ha trovato asciugamani, accappatoi, e tre comodini.

Bruna Cerini e Mirella Mori salse di crostini, cinghiale in umido e altre lenzuola; Sabrina Gosti le federe:

insomma una vera squadra protesa all’ospitalità di decine di persone in arrivo ad Indicatore per il Mosaico di Andreina per il loro contributo in prestazione d’opera gratuita.

Come amo tutto questo infatti nell’articolo uscito in questi giorni sui giornali ho scritto per ricordare per chi è arrivato oggi la nostra storia:

“Tirocinanti dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna e mosaicisti Cileni al mosaico di Indicatore"

Oltre seicento le persone che hanno raggiunto il mosaico aretino negli ultimi quattro anni.

Tanti gli artisti provenienti da tutto il mondo e tutti in prestazione d’opera gratuita che lavorando insieme hanno contribuito a quello che, ad oggi, è considerato il mosaico più grande d’Europa e che diverrà, quando ultimato, il più grande del mondo.

L’opera commissionata dal parroco Don Santi Chioccioli e ideata dall’artista Andreina Giorgia Carpenito che da oltre vent’anni lavora alla riqualificazione della Chiesa dello Spirito Santo di Indicatore,

dal 2014 da che è stata fatta richiesta in prestazione d’opera è sede di progetti di inclusione, Progetti Erasmus e Leonardo, meta di turisti curiosi e di artisti che, cercando di lasciare una loro impronta, contribuiscono alla crescita di questa opera artistico sociale.

Dalla scorsa settimana ad Indicatore sono iniziati i tirocini delle studentesse dell’Accademia delle Belle Arti di Ravenna, Sofia Bombonati, Martina Zani, Bianca Lupi, Andrea Veronica Gonzalez, Giulia Selvaggia Livoti, Francesca Grohl e Annamaria Brontesi.

Sono sette ventenni volenterose provenienti dalla Romagna, Sicilia, Lucania, Lazio, Lombardia e Argentina che con il tirocinio hanno avuto l’opportunità di partecipare al progetto venendo a conoscenza di una tecnica formativa diversa dal mosaico tradizionale. 

Tutto questo è stato grazie al rettore dell’Accademia Paola Babini che ha promozionato questa opera.

Questa esperienza ha messo in contatto le studentesse con altre realtà vista la presenza anche di altri artisti internazionali

come Viviane Wolff che con il suo gruppo di allieve ha partecipato due anni fa alla seconda edizione di Mosaicart in via Bicchieraia in concomitanza con la Fiera dell’Antiquariato di Giugno

o come i tre artisti mosaicisti provenienti dal Cile Paula Guerra Chamorro, Barbara Barrera e Simon Delgado

ed anche Claudio Brunelli da Forlì.

Un vero Polo delle Arti quello di Indicatore che unisce artisti nella cultura nella tecnica ed espressione artistica, dove tutti lavorano insieme per un unico obiettivo: la realizzazione della “Visione di Ezechiele”, quello è il tema che l’artista Andreina Giorgia Carpenito ha sviluppato nel progetto.

Le tessere umane di questa opera si tingono dei colori delle bandiere di tutto il mondo“.

Questi sono i nuovi artisti che a settembre hanno aperto la stagione autunnale, e vi assicuro che vi sorprenderò nei prossimi mesi.
Che meraviglia!

Il quattro settembre sono arrivate sette splendide ragazze dall’Accademia di Ravenna, belle, gentili e delle vere lavoratrici che fanno concorrenza per passione e laboriosità alle mosaiciste affermate.

Sono piene di talento, questi sono i giovani che voglio vedere ed aiutare, pieni di sogni e speranze, che descrivono il futuro in maniera positiva.

Una ventata di aria fresca ricca di energia, di risa e voglia di raccontarsi. Sette fantastiche nuove leve a cui auguro un futuro brillante, che hanno, al di là dell’impegno scolastico, dimostrato amore per l’arte e disciplina.

Abbiamo mangiato insieme, parlato, lavorato e passato le nostre serate a suonare l’Ukulele del Maestro Massimo Nasorri. Dopo dieci minuti ci aveva già insegnato a fare tre note musicali che, con il brano giusto, abbiamo subito sperimentato, sentendoci delle nuove ukuleliste.

Tra l'altro il primo giorno abbiamo avuto la fortuna di poter seguire un corso di stuccatura diretto dall’amico e professore Pascal Patat, ex insegnante della Scuola di Formazione Edile Apprendisti di Metz, che ha trovato le ragazze meravigliose, infatti su facebook ha commentato dicendo:

“Le allieve più brave che abbia mai avuto”

Un team vincente che dà a noi, a me e a Don Santi, la volontà di continuare con passione questo folle progetto a cui penso molte volte quasi con malinconia.

Negli sprazzi di consapevolezza, se mi guardo indientro e rivivo tutta la mia storia, capisco quanto tutto questo appaia strano agli occhi di tanti, però è bello sognare e come mi confermano in tanti non sono sola.

Abbiamo bisogno di credere che tutto sia possibile quando è amato con questa intensità e che prima o poi ci sia una ricompensa superiore che, come nel mio caso, mi salvi dalle bollette mensili, anche se la mia vita non la cambierei con quella di nessuno.

Mi lamento che non ce la faccio, mi arrabbio per il tempo sbagliato perché non posso lavorare in esterno, per un raffreddore che non va via, per la paura di non riuscire a rendere il soggiorno di queste meravigliose creature degno, ma quando le vedi andare via felici e ti chiedono di tornare, questa è la vera ricompensa, quella più grande, anche se agli enti delle varie utenze non interessa.

Quando tre artisti mosaicisti cileni ti scrivono chiedendoti di soddisfare un loro sogno venendo a lavorare ad un progetto così grande, io mi chiedo: ma è possibile che parlino di questo progetto!

Ho ipotecato la mia vita per un sogno, dovrò campare per molti anni ancora affinchè questa realtà non vada avanti da sola: mi sento fortunata!

Nei prossimi mesi arriveranno artisti da tutta l’Europa, Argentina, Brasile e Cile oltre a quelli italiani, che danno i natali al Centro Polifunzionale di tutte le arti che ho immaginato nel mio progetto, tutto si sta avverando, la parte sociale è gia concreta anche se ancora solo con i laboratori, tanti i ragazzi allontanati, con malattie psichiatriche o diversamente abili che trovano il modo da noi di sperimentare tante tecniche grazie

All’opportunità che ci ha dato il progetto di crowdfunding finanziato per il cinquanta per cento dalla Fondazione il Cuore si Scioglie della Coop che ci dà l’opportunità di acquistare tanti materiali per le varie discipline svolte nei laboratori di Informatica con Marco Grosso, pittura e mosaico con me, musica con Massimo Nasorri, Scultura con Borja Blanco Cochon, lingua spagnola con Luigi Zampini.

Bambini dai sei e ottant’anni che imparano, costruiscono scoprono di saper dipingere, mosaicare, suonare, scolpire, comprendere il linguaggio informatico e lingua spagnola, questa è la meraviglia di un sogno.

Parlando con queste ragazze ho compreso la loro paura nel futuro, un futuro incerto fatto di approssimazione perché non sempre gli adulti sono coerenti ma soprattutto presenti, scoraggiando quella che è la loro voglia di creare di esprimere un pensiero.

Un proprio pensiero senza che venga distrutto dalla poca serietà e svogliatezza che va a sgretolare una volontà non ancora formata del ragazzo che si delude e che perde i punti di riferimento, stabilità ed equilibro.

In realtà noi adulti abbiamo un grande compito, vivere con coerenza i nostri pensieri. I fatti concreti sono quelli che descrivono le nostre belle parole, il nostro futuro. I giovani devono, per crescere, poter seguire dei modelli in cui trovare un conforto e una guida.

Ad indicatore si trova anche questo, ognuno intravede qualcosa che gli manca... ma non sta a me a dirlo.

Vi abbraccio tutti e bentornati a tutti dalle vacanze.

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