John Taylor l’oculista che rese ciechi Bach e Handel

Il nome di John Taylor è tristemente noto per essere quello dell’oculista che rese ciechi Bach e Handel.

John Taylor medico e oculista

Taylor era nato in Inghilterra a Norwich nel 1703 ed aveva intrapreso la professione di chirurgo per una sorta di tradizione familiare.

Sin da bambino seguiva il lavoro di suo padre che era un chirurgo, anche se va chiarito che all’epoca la professione non implicava aver intrapreso particolari studi medici e tanto meno aver frequentato l'università.

In realtà c’era una specie di separazione fra i medici qualificati, che lavoravano per le classi benestanti, e gli altri personaggi che operavano nel campo della salute che potevano essere barbieri o anche presunti guaritori.

Noto è il caso di Ambroise Paré (1510 - 1590) che da barbiere raggiunse l'incarico di chirurgo del re di Francia e curò Enrico II di Francia, Francesco II di Valois, Carlo IX di Valois ed Enrico III.

Il medico e oculista John Taylor
Il medico e oculista John Taylor

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John Taylor, dopo un periodo di apprendistato in una farmacia, riuscì ad essere ammesso al St. Thomas Hospital ed a studiare presso William Cheselden, professore di anatomia e chirurgia, membro della Royal Society.

La prestigiosa istituzione era descritta come antica già nel 1215 e prende il nome da San Tommaso Becket arcivescovo di Canterbury ucciso nella stessa cattedrale nel 1170 perché si opponeva a Enrico II ed in seguito divenuto martire per volere di papa Alessandro III.

Dal canto suo lo stesso William Cheselden era un luminare dell’epoca avendo scritto Osteographia or the Anatomy of Bones considerata la prima descrizione completa del sistema scheletrico umano.

William Cheselden
William Cheselden

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William Cheselden era considerato anche un eccellente chirurgo e conoscitore dell’anatomia degli occhi. Era riuscito a compiere anche delle operazioni di iridectomia per trattare alcune forme di cecità e aveva sviluppato alcune tecniche per la cura delle cataratte.

John Taylor ebbe quindi modo di apprendere in uno dei templi del sapere medico del suo tempo.

Nonostante queste basi, sin dall’inizio della sua carriera professionale, i suoi interventi in campo medico furono tutt’altro che apprezzati. Alcuni pazienti arrivarono ad aggredirlo e a bruciargli la casa costringendolo così ad allontanarsi dalla sua città natale.

John Taylor iniziò così a praticare la medicina viaggiando prima nel suo Paese ed in seguito in tutta Europa.

Il titolo acquisito gli diede la sufficiente autorevolezza per pubblicare un trattato di oftalmologia che dedicò al suo ex insegnante, Cheselden: An Account of the Mechanism of the Eye.

Nel libro proponeva anche alcune più che discutibili soluzioni tecniche ma che, tuttavia gli diedero sufficiente prestigio per attirare l’attenzione anche di importanti personalità.

Divenne oculista dello storico Edward Gibbon e di influenti aristocratici come Gottfried van Swieten.

Aurobiografia e biografia di John Taylor

Pubblicazioni di John Taylor
Pubblicazioni di John Taylor

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Gottfried era il figlio di Gerard van Swieten, medico dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria, ma era noto soprattutto per la sua amicizia, collaborazione e patrocinio a diversi grandi compositori di musica classica, come Joseph Haydn, Wolfgang Amadeus Mozart e Ludwig van Beethoven.

La fama del medico inglese andò aumentando diventando oculista personale di re Giorgio II. John Taylor senza dubbio era molto portato per enfatizzare tutto ciò che lo riguardava. Pur avendo ottenuto posizioni di notevole importanza, non smise di esercitare in forma itinerante la sua professione, ma rese via via più grottesca ed esagerata la sua presentazione nei luoghi in cui giungeva.

Dal titolo della sua autobiografia già se ne deduce la spregiudicata azione propagandistica che faceva di sé:

The History of the Travels and Adventures of the Chevalier John Taylor, Opthalmiater Pontifical, Imperial, and Royal, etc., (Londra, 1761).

Preceduto da araldi e valletti attirava i clienti con proposte economiche convenienti e promesse di risultati miracolosi. Spesso accettava di operare anche i poveri, anche se per molti questo era un modo di praticare. In tutti i luoghi in cui andava non si tratteneva troppo:

dopo avere “curato” un buon numero di persone ripartiva senza attendere l’esito delle sue operazioni lasciando ai suoi pazienti l'indicazione di rimuovere le bende dopo alcuni giorni, quando egli era già lontano.

In realtà la maggior parte di quelle operazioni non avevano un buon esito, ma non era questo non lo rendeva particolarmente diverso dagli altri suoi colleghi, quello che però comportava delle conseguenze erano le sue esagerate promesse che inevitabilmente finivano per essere tradite.

Le operazioni per la cura della cataratta

Un'operazione per la cura della cataratta.
Un'operazione per la cura della cataratta. Dictionnaire Universel de Médecine (1746 circa)

In aggiunta a questo John Taylor si faceva vanto di operare senza anestesia:

così centinaia di persone, passavano anche attraverso una dolorosa operazione, che non solo non le guariva, ma le rendeva cieche per sempre.

Fra i suoi pazienti più sfortunati ci furono anche i due compositori tedeschi Bach e Handel che oltre ad essere nati lo stesso anno, il 1685, finirono con il condividere anche la stessa strada verso la cecità.

Johann Sebastian Bach soffriva di una cecità progressiva che rendeva il suo lavoro a Lipsia sempre più difficile. Taylor aveva attirato con una sua strana operazione l’attenzione del musicista e la speranza in questi di riacquistare la vista. Nel marzo del 1750 l’oculista inglese operò il bulbo oculare di Bach che però non recuperò la visione, morendo invece, dopo quattro mesi, di ictus.

Georg Friedrich Handel (Händel) è l’altro genio della musica che finì con l’essere operato dall’oculista inglese. Anche Handel, di cui sono molto note la Musica per i reali fuochi d'artificio, il Messia e La Musica sull'acqua, aveva problemi di vista in un occhio.

Forse la causa era stato un incidente durante un viaggio in carrozza attraverso l'Olanda nell'estate del 1750 e di fatto questo gli rendeva sempre più difficile per continuare a comporre.

Dopo un operazione del Dr. William Bromfield che non aveva migliorato la situazione decise di ricorrere a Taylor.

Non è certo se avvenne nel 1752 o nel 1758, ma i risultati furono disastrosi tanto che non solo non recuperò la vista ma la perse del tutto. Georg Friedrich Handel morì nell'aprile del 1759, a casa sua, di ictus.

Gli ultimi anni di John Taylor e la satira

John Taylor caricature 1770
John Taylor caricature 1770

Per un giornale prussiano dell’epoca l’operazione agli occhi di Bach era stata la causa della morte del celebre musicista. Forse era vero, molto più improbabile che lo fosse stata anche per Handel, tuttavia era certo che in entrambi i casi le operazioni si erano concluse con la cecità dei due musicisti.

Questi due eventi tanto noti nella vita di John Taylor, uniti alla fama di ciarlatano che si era procurato con le sue impossibili promesse, resero il medico inglese un personaggio da satira anche in alcune pubblicazioni letterali e teatrali.

La reputazione di Taylor era così compromessa che nel 1740 un'opera anonima buffa che lo derideva, The Operator, divenne molto popolare.

Anche Taylor stesso, ironia della sorte, invecchiando iniziò a perdere la vista.

Secondo alcune fonti, non si sa se alimentate dalla stessa ironia che circondava ormai la vita del medico inglese, sostengono che abbia cercato di operarsi da solo, forse aveva cominciato a credere alle sue stesse impossibili promesse. La data della sua morte è incerta, alcuni la collocano nel 1772, altri nel 1770, unica cosa certa è che morì cieco...