Una magica sera d’estate alla Reggia di Venaria tra batter d’ali di farfalle, suoni d’arpa e incantevoli luci
È la vigilia di ferragosto e decidiamo di trascorrerla alla Reggia di Venaria che propone una serata d’estate interessante.
Il programma è insolito e molto invitante:
si va dal teatro d’acqua della fontana del cervo al suono segreto dell’arpa,
dalle farfalle colorate alle meduse,
dalla visita ai giardini reali alla reggia luminosa-illuminare il barocco.
La Reggia di Venaria
La Reggia di Venaria è conosciuta per la sua splendida bellezza, qui e ora ci limitiamo a un brevissimo cenno alla storia Reggia per quell'unico lettore che non ne avesse mai sentito parlare.
La Reggia di Venaria Reale è una delle Residenze Sabaude parte del sito iscritto alla Lista del Patrimonio dell'Unesco dal 1997 e si trova nel Comune di Venaria Reale a circa 10 KM da Torino.
La reggia di Venaria fu progettata nel 1658 dall'architetto Amedeo di Castellamonte su commissione del duca Carlo Emanuele II che voleva fare di essa la base per le battute di caccia nella boscaglia della collina torinese.
La costruzione dell'opera fu terminata nel 1675. La Reggia ha subito nei secoli, per motivi bellici, gravi danneggiamenti ai quali hanno fatto seguito successive ricostruzioni.
Nel periodo che va dalla fine delle guerre napoleoniche fino al 1978 la reggia fu utilizzata a fini militari e tale destinazione fu la causa di un progressivo e preoccupante degrado.
Solo nel 1998 ebbe inizio l'imponente opera di restauro che portò, nove anni dopo e precisamente il 13 ottobre 2007, all'apertura al pubblico del bellissimo complesso.
Nella Reggia di Venaria
Siamo arrivati a Venaria Reale prima dell’imbrunire e siamo entrati nella Reggia dopo una breve passeggiata nell'attraente centro storico della bella città della cintura torinese.
Fontana del cervo, Reggia di Venaria
La Reggia ci è apparsa subito addobbata a festa, si respirava l’atmosfera di una splendida serata. Subito davanti ai nostri occhi apparve il teatro d’acqua della fontana del cervo, con giochi d’acqua fantastici che col trascorrere del tempo diventavano sempre più belli tingendosi di colori diversi e creando una vera magia cromatica che ben si accordava coi colori del cielo all'ora del tramonto.
Subito abbiamo temuto la presenza dei tantissimi cani che circondavano la fontana, ma poi, non sentendoli abbaiare e non vedendoli muovere, ci siamo accorti che erano finti.
Nel mentre entravamo nella Reggia ci sentivamo emozionati e intimoriti come dei veri sudditi che al tempo della monarchia andavano a corte: neanche il tempo di pensarci che il nostro udito è stato ammaliato dal suono segreto dell’arpa.
La bravissima e talentuosa musicista Chiara Sebastiana ci attendeva nella bellissima Galleria Grande e per più di mezz'ora siamo stati rapiti dalle sue note veramente soavi e gradevoli da ascoltare.
Ma nella corte d’onore ci attendeva un’altra piacevolissima sorpresa, senz'altro la più gradita di tutta la serata.
Danza delle farfalle colorate
Non riuscivamo a capire se dormivano o eravamo desti, ci siamo trovati di fronte a quattro farfalle colorate di enormi dimensioni e di eccezionale eleganza. Si, eravamo svegli, ma avevamo la fortuna di assistere a un vero sogno ad occhi aperti.
Quattro bravissime artiste della compagnia Corona Events, attraverso le arti della danza su trampoli, ci hanno regalato visioni oniriche che hanno animato la Reggia suscitando l’entusiasmo di tutti i presenti che non smettevano di applaudire per manifestare il loro entusiasmo.
Il bellissimo spettacolo continuò nel Giardino a fiori con pari soddisfazioni da parte di tutti i presenti, anzi il binomio farfalle-fiori aveva accresciuto la bellezza dello spettacolo.
La danza delle farfalle colorate nella Reggia di Venaria
D’altra parte le bravissime artiste avevano un curriculum di tutto rispetto potendo vantare esibizioni di grande successo in Italia e all'estero tra le quali spicca una partecipazione al Carnevale di Venezia nel 2014.
Abbiamo approfittato della pausa per mangiare velocemente qualcosa e, soprattutto, per ammirare la sontuosa bellezza dei giardini reali. A dire il vero li avevamo già ammirati in occasioni precedenti ma mai ci era capitato di vederli all'ora del tramonto.
I fiori sembravano incastonati dentro la cornice delle magiche Alpi e accarezzati dalle meraviglie cromatiche che solo il tramonto sa regalare. Simili bellezze neanche i reporter più bravi sarebbero riusciti a descrivere con la giusta appropriatezza, nemmeno i fotografi più famosi e affermati avrebbero potuto coglierne la bellezza in tutta la sua pienezza.
Bisogna affidarsi alle pupille dei propri occhi, vale in questa occasione quello che scrisse il Sommo Poeta della sua amata:
“intender no la può chi no la prova”.
La serata continuava e ci avrebbe riservato altre sorprese piacevoli come l’apparizione delle meduse, delle quali non si sentiva il pulsare dei loro ombrelli, né abbiamo sentito piagnistei delle prede catturate dai loro temuti tentacoli.
La danza delle meduse colorate nella Reggia di Venaria
Le artiste erano le stesse che ci avevano fatto sognare con la danza delle farfalle colorate, lo spettacolo offerto dalle meduse era sicuramente godibile e piacevole, ma gli spettatori, magari memori di essere stati essi stessi in passato loro prede, hanno manifestato minore entusiasmo, in alcun modo paragonabile a quello scatenato dalla leggiadria delle farfalle.
Ormai eravamo pronti per il gran finale “la reggia luminosa - illuminare il barocco” al quale abbiamo assistito nel Gran Parterre quand'era già scoccata la mezzanotte.
Si è trattato di un suggestivo spettacolo di videomapping proiettato sulla facciata della Galleria Grande dai Giardini del Gran Parterre.
Le facciate barocche della Reggia - attraverso la tecnologia multimediale prima citata che consiste nel proiettare “immagini” in computer grafica su superfici reali - si trasformavano in un “display dinamico” sul quale immagini, video e incantevoli giochi di luci hanno stupito il pubblico “giocando” con le superfici, ingannando la percezione visiva dello spettatore da non fargli più distinguere la realtà dalla finzione.
Una conclusione degna della piacevole serata, preludio alla prima notte da trascorrere nella nuova casa di Torino: la vita da prossimi cittadini della prima capitale d’Italia non poteva avere un inizio migliore!
Leggi anche: La splendida spiaggia di Tonnarella nell’incantevole golfo di Patti.
