La bellissima spiaggia di Siculiana e interessanti itinerari letterari lungo la costa agrigentina
Dopo un paio di settimane di vacanza trascorse a Tonnarella (ME) ci spostiamo in provincia di Agrigento e precisamente a Raffadali, il paese che mi ha dato i natali tanti decenni fa.
La spiaggia di Siculiana
Raffadali si trova all'interno della Sicilia, lungo S.S. 118, la “Corleonese – Agrigentina”, a pochi chilometri da Agrigento;
non è una città turistica, non è sul mare, per cui ci fermiamo giusto il tempo per salutare i parenti, visitare i nostri cari che dimorano nel bellissimo cimitero e comprare delle ottime paste alla mandorla e al pistacchio in una famosissima pasticceria.
La spiaggia di Siculiana Marina
Nel primo pomeriggio siamo già a mare. Abbiamo detto che Raffadali non è sul mare ma è come se lo fosse; tutti i raffadalesi, infatti, amano frequentare la spiaggia di Siculiana Marina situata lunga la costa del Mare di Sicilia tra Sciacca e Agrigento a circa venti minuti d’auto da Raffadali.
La spiaggia di Siculiana Marina è veramente bella, regala tante emozioni tra le quali di una si farebbe a meno:
quella di percorrere una viabilità col manto stradale da brividi, così sconnesso che trovare anche pochi centimetri di asfalto in buono stato è una vera chimera.
Per fortuna siamo venuti a sapere che sono stati finanziati i lavori relativi alla sua sistemazione ma, conoscendo i tempi dei cantieri italiani, e di quelli siciliani in particolare, non coltiviamo l’illusione di poterla percorrere entro breve tempo per evitare di restare delusi.
Ma l’arrivo in spiaggia ci ripaga ampiamente delle difficoltà incontrate per arrivarci.
Il mare è di un azzurro che più azzurro non si può, l’acqua è tersa, lo scenario che ci si trova davanti è incantevole, la vegetazione che sta a monte della spiaggia ricorda i paesaggi del continente nero; d’altra parte l’Africa non è lontana come testimonia il fatto che, ascoltando la radiolina, a seconda della direzione del vento, a volte è più facile sintonizzarsi su programmi in lingua araba che non su quelli italiani.
Il fondale del mare è molto basso e i bambini e gli adulti che non sanno nuotare (tra i quali chi scrive) possono allontanarsi dalla spiaggia senza correre alcun rischio di annegare.
La spiaggia di Siculiana Marina ha una caratteristica peculiare anche dal punto di vista socio-culturale;
in estate diventa un salotto internazionale, un punto di ritrovo di emigranti provenienti da tanti paesi europei e anche extraeuropei.
E così capita di vedere parcheggiate tante auto con targa tedesca, belga, svizzera e del nord Italia.
Sono i siciliani che, come me noi, sono emigrati tanti anni fa e d’estate ritornano quasi sempre nei loro paesi d’origine.
A volte i migranti, specie quelli più anziani, diventano i custodi dei dialetti che si parlavano mezzo secolo fa e che, per la naturale evoluzione delle lingue, oggi non si parlano più.
Si ascoltano lingue o dialetti “mischiati” come quello che ha fatto la fortuna del grandissimo scrittore Andrea Camilleri recentemente scomparso.
Castello di Montechiaro, Sicilia
Nel capoluogo di Siculiana, non molto distante dalla spiaggia, svetta il Castello chiaramontano che, costruito attorno al 1310 da Federico II di Chiaramonte, è tutt'ora un luogo che si fa ammirare per la sua rara bellezza e per il suo fascino storico.
A pochi passi della spiaggia di Siculiana Marina merita di essere visitata la riserva naturale di Torre Salsa che si estende per circa 6000 metri lungo la costa mediterranea, nel tratto compreso tra Siculiana Marina ed Eraclea Minoa, su un’area di 762 ettari.
Al visitatore si offre la vista di un territorio per nulla contaminato, alternato da falesie, dune e immense spiagge solitarie. A ridosso della costa, una serie di terrazzi naturali creano degli incantevoli scorci davanti ai quali non si può che restare incantati.
Assolutamente da non è perdere è l’ormai famosa Scala dei Turchi che è una parete rocciosa che si erge a picco sul mare lungo la costa di Realmonte ed è diventata una vera e propria attrazione turistica dopo che tali luoghi sono stati menzionati nei romanzi di Montalbano.
Scala dei Turchi vicino alla spiaggia di Siculiana
A tale proposito c’è da dire che il “papà” di Montalbano è nato a pochi chilometri da Siculiana Marina e precisamente a Porto Empedocle, la Vigata di Montalbano, dove si trova una statua in bronzo collocata sul marciapiedi della centrale via Roma dedicata al famoso poliziotto nato dalla fantasiosa penna di Camilleri che è spesso omaggiata da tantissimi suoi ammiratori.
Luigi Pirandello nato apochi chilometri da Siculiana
A pochi chilometri da Siculiana, e precisamente a Girgenti (l’odierna Agrigento), è nato il 28/6/1867 anche Luigi Pirandello, un altro grande scrittore siciliano che nel 1934 vinse il premio Nobel per la letteratura.
La casa natale di Pirandello si trova in località Caos al confine, per dirla con Camilleri, tra Montelusa (Agrigento) e Vigata (Porto Empedocle).
La visitammo qualche anno fa e siamo rimasti incantati dalla posizione a strapiombo sul mare e dalla bellezza del pino che protendeva su di essa i suoi rami.
Oggi quel pino purtroppo non c’è più; è morto, infatti, dopo essere stato gravemente danneggiato in occasione di un violento nubifragio nel 1997.
È rimasto soltanto un cippo di pietra che, nel rispetto delle ultime volontà dell’Autore de “il fu Mattia Pascal”, ospita l’urna contenente le sue ceneri.
Da allora non abbiamo più visitato la casa Natale di Pirandello, preferiamo ricordarla in compagnia del famosissimo pino.
In occasione di quella visita abbiamo visionato la pagella del grande scrittore agrigentino, esposta nella casa museo, e siamo rimasti colpiti dal fatto che nell'anno scolastico 1878-79, dopo aver frequentato la seconda classe della Regia scuola tecnica di Girgenti, corrispondente alla scuola media di oggi, il futuro premio Nobel per la letteratura nel primo trimestre avesse rimediato in italiano scritto addirittura un 4 per terminare poi l’anno con la media di 5 in italiano e di 4 in storia e geografia.
C’è da aggiungere che un altro grande scrittore siciliano è nato a pochi chilometri da Siculiana:
Leonardo Sciascia, l’autore del Giorno della Civetta, infatti, è nato a Racalmuto (AG) l’8-1-1921.
La sua casa natale di Racalmuto è stata recentemente recuperata dal mecenate Pippo Di Falco e sarà sicuramente la prima tappa del nostro viaggio in provincia di Agrigento del prossimo anno.
Uno scrittore chiama l’altro e così, dopo un bellissimo e indimenticabile pomeriggio trascorso sulla spiaggia di Siculiana Marina, ci dirigiamo a Palma di Montechiaro dove saremo ospitati da parenti.
Sappiamo che Palma di Montechiaro è il luogo d'origine del titolo feudale della famiglia Tomasi e, l’indomani, non ci facciamo sfuggire l’occasione di visitare questa cittadina per andare sulle tracce degli antenati della famiglia Tommasi di Lampedusa, l’autore del famoso romanzo del Gattopardo che tanto successo ha riscosso in Italia ma, soprattutto, fuori dall'Italia.
Anche chi non ha letto questo interessante romanzo sicuramente conosce la frase pronunciata da Tancredi, nipote del principe di Salina,
“Se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi”.
Questa frase è divenuto il motto del trasformismo politico e dell’abitudine gattopardesca della classe politica siciliana ma non solo.
Di prima mattina siamo andati a raccogliere i gustosissimi capperi nella campagna del parente che ci ha ospitati.
Abbiamo trascorso un paio ore che resteranno il ricordo più bello di questa vacanza in Sicilia, c’era di tutto in quella campagna: vigna, fichi, fichi d’india, melograni, piante aromatiche, i capperi, le agavi e tanto altro.
Chiesa Madre di Palma di Montechiaro
Nel pomeriggio abbiamo visitato Palma di Montechiaro iniziando dalla Chiesa Madre e proseguendo con la Chiesa e Convento delle Benedettine dove si trova la tomba della Beata Corbera (Isabella Tomasi di Lampedusa).
Successivamente abbiamo visitato il Palazzo Ducale, con i suoi pregevoli soffitti lignei del XVII secolo, e la mostra di oggetti d'arte della famiglia Tomasi, di foto e manoscritti dello scrittore e foto del film di Luchino Visconti.
Ci siamo commiatati da Palma di Montechiaro visitano quel che rimane del castello dei Chiaramonte, luogo incantevole che è rimasto scolpito nei nostri occhi.
L’indomani abbiamo preso la strada verso il porto di Palermo per ritornare a casa con la speranza di ritornare anche il prossimo anno per visitare altri luoghi dell’inesauribile scrigno di bellezza che è la Sicilia!
Tramonto sulla bellissima spiaggia di Siculiana
Il Paese natio
Ricordo che lasciai
una mattina
quelle tue case
aggrappate alla collina.
Rimembro il treno,
i fazzoletti bianchi,
gli occhi di mia madre
bagnati e stanchi.
Il treno andava lesto,
molto veloce,
nulla sapendo
di quel dolore atroce.
Passai lo Stretto
e con malinconia
dal traghetto salutai
la terra mia.
La prima notte
trascorsa lontana
ricordo avevo addosso
un bel pigiama,
il color era l’azzurro
che avrei scordato
dal fumo della nebbia
poi offuscato.
Ad ogni estate
passo a salutarti,
neanche volendo
riuscirei a scordarti.
Corre il pensiero
al mandorlo antico
che tante volte
mi è stato amico.
Ai tanti calci
dati ad un pallone
quando si giocava
con passione.
Agli studi fatti,
alle scuole frequentate,
alle ore passate
sulle carte sudate.
Ai sogni fatti
con la bandiera rossa:
sempre aspettando
il dì della riscossa!
I miei genitori
sono andati via,
sembra ormai vuota
l’antica casa mia!
Li vado a trovare
al cimitero
e appresso mi porto
questo pensiero:
Son belli quei cipressi
e forse un giorno
da te e per sempre
il fatale ritorno!
Poesia di Michelangelo La Rocca
Articolo e foto reportage La bellissima spiaggia di Siculiana e interessanti itinerari letterari lungo la costa agrigentina di Michelangelo La Rocca. Foto della Scala dei Turchi di Angela Di Benedetto.
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