Santiago Ramón y Cajal lo scienziato che disegnò il cervello umano

Nel 1906, Santiago Ramón y Cajal ricevette il Premio Nobel per la medicina, il ragazzo che voleva fare il pittore era diventato il più importante scienziato spagnolo di tutti i tempi.

Foto di Santiago Ramón y Cajal
Santiago Ramón y Cajal

Ramón y Cajal fu uno dei primi esploratori di quel luogo sconosciuto che è il cervello.

Trascorreva ore a guardare i tessuti sotto il microscopio e grazie alla sua irresistibile tentazione a macchiare i fogli di carta disegnò migliaia di neuroni, neurogli (anche cellule gliali o cellule della glia) e altre cose affascinanti che trovava nel cranio.

Oggi disponiamo di microscopi così potenti da poter scattare una fotografia dello spazio tra le cellule cerebrali, che è migliaia di volte più piccolo della larghezza di un capello umano. In quelle immagini istantanee e colorate possiamo vedere l'attività di circa 100 miliardi di cellule cerebrali che comunicano fra loro.

neurone Santiago Ramón y Cajal disegno del 1904
Il neurone piramidale della corteccia cerebrale, Santiago Ramón y Cajal

Decenni prima che questa tecnologia esistesse, un uomo piegato su un microscopio in Spagna all'inizio del XX secolo stava sviluppando ipotesi profetiche su come funziona il cervello.

A quel tempo, William James stava ancora sviluppando la psicologia come scienza e Sir Charles Scott Sherrington studiava il nostro sistema nervoso.

Quell’uomo era Santiago Ramón y Cajal, artista, fotografo, dottore, scienziato, giocatore di scacchi ed editore.

Sarebbe stato considerato anche il padre delle moderne neuroscienze.

Santiago Ramón y Cajal (Petilla de Aragón, 1º maggio 1852 – Madrid, 17 ottobre 1934), il giovane ribelle

Tuttavia, la vita che Santiago Ramón y Cajal conduceva da giovane non era esattamente esemplare.

Nella sua biografia ci sono vari aneddoti della sua infanzia e gioventù che non facevano di lui la prole che ogni padre avrebbe desiderato avere.

Suo padre era un medico rurale assegnato a Petilla de Aragón, che, nonostante il nome (essendo circondata dalla provincia di Saragozza), è un'enclave della Navarra.

Il giovane Santiago Ramón y Cajal dimostrava una certa passione per la rottura delle vetrine e per il furto della frutta che non veniva attenuata dalle percosse che riceveva a casa.

In effetti, la sua carriera criminale raggiunse la vetta a soli 11 anni, quando trascorse alcuni giorni in prigione dopo aver sfondato la porta di un vicino.

In un certo senso in quel frangente già si poteva riconoscere un'ingegnosità tecnico-scientifica, dal momento che aveva commesso il suo piccolo attacco realizzando una specie di cannone con legno, filo e stagno.

Le continue punizioni che riceveva anche nella scuola religiosa a cui fu inviato non aiutarono molto a raddrizzarlo.

Disegno di Santiago Ramón y Cajal
Disegno di Santiago Ramón y Cajal

La sua unica abilità sembrava essere il disegno, le sue caricature erano le delizie dei suoi compagni e non piacevano molto ai suoi maestri.

Questi “esercizi” gli permisero di sviluppare quelle capacità artistiche che gli sarebbero state utili molto più tardi per mostrare ciò che vedeva al microscopio.

Santiago Ramón y Cajal e il padre

Tuttavia il padre Justo Ramón Casasus era un uomo molto deciso che era diventato medico chirurgo con molto impegno e fatica.

La sua formazione medica era stata una dura scalata che era passata attraverso le “barberie chirurgiche”, tipiche del tempo (e da secoli in uso, in Francia ci fu l’esempio illustre di Ambroise Paré), dove i barbieri rimuovevano anche ascessi, denti e appendici.

Studente Santiago Ramon y Cajal
Santiago Ramon y Cajal, studente

Il padre cedette solo parzialmente alle aspirazioni artistiche del giovane Santiago e solo dopo che questi aveva dimostrato un certo buon senso e applicazione quando lo aveva mandato a lavorare come calzolaio in un negozio di scarpe.

Il ragazzo poté frequentare un corso di disegno nel quale si rivelò così bravo che il suo maestro giunse a chiedere al padre di farlo iscrivere ad un accademia.

Ma Justo Ramón Casasus aveva idee differenti per il figlio e, ritenendo che con l’arte non avrebbe potuto mantenersi, lo iscrisse alla Facoltà di Medicina presso l'Università di Zaragoza.

Il giovane ribelle era nel frattempo cambiato e si appassionò allo studio, forse perché ora era impegnato in cose per le quali aveva sempre avuto una naturale inclinazione:

la chimica, la fisica e la storia naturale.

Più tardi avrebbe detto:

“l'intero universo, in entrambi i domini, dell’infinitamente grande e nell'arcano e infinitamente piccolo, sono stati costruiti secondo le formule di una saggezza geometrica e una dinamica ammirevole”.

Santiago aveva diciassette anni ed era già iscritto alla Facoltà di Medicina quando suo
padre ottenne il posto di dottore a Saragozza dove si trasferirono.

Disegno di Santiago Ramón y Cajal 9
Disegno di Santiago Ramón y Cajal

Gli fu anche assegnata la posizione di professore di dissezione nella facoltà cui subito si dedicò con entusiasmo assieme al figlio.

Questa volta, Santiago aveva la capacità e l'interesse degni dei desideri paterni e Don Justo era un noto anatomico eccellente.

Santiago Ramón y Cajal e le cellule

Un libro rivoluzionario colpì l’attenzione di Santiago Ramón y Cajal La Patologia Cellulare di Virchow.

Il libro seguiva le orme dell’ anatomico tedesco Theodor Schwann, per il quale la cellula era l'unità di base di qualsiasi organismo vivente, un'idea al tempo completamente nuova, Virchow estrapolava questo concetto per lo studio della cellula in condizioni patologiche.

La Spagna al tempo di Santiago Ramón y Cajal

I tempi in Spagna erano politicamente molto instabili.

C’era stata la ribellione contro la regina Isabella II che era fuggita in esilio ed in seguito ci sarebbe stata la guerra di Cuba a cui lo stesso Santiago Ramón y Cajal avrebbe partecipato come medico, infatti...

Appena raggiunta la maggiore età e ottenuto la laurea in Medicina, Santiago fu arruolato come soldato.

Nell'estate del 1873, la situazione politica in Spagna era particolarmente seria, e la nuova repubblica, sotto la presidenza di Emilio Castelar, ordinò la leva obbligatoria.

Questo costrinse Santiago alla vita militare.

Ritratto Santiago Ramon y Cajal a Cuba
Ritratto Santiago Ramon y Cajal a Cuba

A Cuba c’era in corso, dal 1868, una guerra di indipendenza e venne quindi inviato all'isola con il grado di capitano e l’incarico di medico.

Rinunciando ad usare le proprie raccomandazioni fu inviato in un posto particolarmente malsano dove ben presto cadde vittima della malaria.

Furono proprio le sue pessime condizioni che spinsero i suoi superiori a rimandarlo in Spagna dove nel frattempo era tornata la monarchia.

Santiago Ramón y Cajal e l’istologia

Santiago Ramón y Cajal non aveva un particolare interesse per ottenere il suo dottorato, ma di nuovo l'insistenza di suo padre fu decisiva.

Nel giugno del 1877 arrivò a Madrid per essere esaminato ed ottenere il grado di dottore per il quale dovette affrontare i corsi di studio su:

Storia della Medicina, Analisi Chimiche e Istologia Normale e Patologia.

Oltre a dargli il titolo di dottore, il viaggio ebbe un’altra conseguenza decisiva.

Alcuni insegnanti di Madrid gli mostrarono una serie di preparazioni microscopiche che lo lasciarono affascinato e gli fecero prendere la ferma decisione di creare un piccolo laboratorio appena fosse tornato a Saragozza.

Il campo scelto per le sue ricerche fu l'istologia, era totalmente sconosciuto agli spagnoli e lui si servì della traduzione del grande trattato di Ranvier sulla Tecnica istologica.

La vita di Santiago Ramón y Cajal cambiò a Madrid nel 1887, quando un altro scienziato spagnolo gli mostrò la tecnica di tintura cromo-argentea di Camillo Golgi.

Questo metodo, sviluppato dallo scienziato italiano gli permise di vedere i dettagli di un neurone completo senza l'interferenza dei suoi vicini.

Santiago Ramón y Cajal perfezionò la tecnica del Golgi ottenendo maggiori dettagli e immagini più nitide con le quali avrebbe rivoluzionato la neuroscienza.

Santiago Ramón y Cajal e il Premio Nobel e il disegno

Nel 1906 lui e Golgi condivisero il Premio Nobel, non certo le opinioni su come funzionassero i neuroni.

disegno di Santiago Ramón y Cajal corteccia celebrale
Cellule gliali della corteccia cerebrale di un bambino

Santiago Ramón y Cajal sosteneva la teoria secondo la quale i neuroni erano cellule cerebrali individuali che inviavano e ricevevano informazioni.

Le scoperte avvenute dagli anni 50 in poi hanno confermato le sue supposizioni che costituiscono la base della moderna neuroscienza.

Con i suoi disegni illuminò la comprensione del sistema nervoso.

Sono minuziosi e realistici e suggeriscono che, a differenza di quanto si pensasse allora, il sistema nervoso non era una rete singolare, autonoma e continua.

Era piuttosto un gruppo di neuroni che trasmetteva impulsi chimici ed elettrici ai neuroni vicini.

In altre parole, la mente era composta da singoli neuroni che formavano una reazione a catena, come se stessero "parlando" l'uno con l'altro.

I suoi disegni hanno la qualità dell’opera realizzata da un artista e l’importanza di una scoperta scientifica.

Santiago Ramón y Cajal scrisse:

"Affermare che tutto comunica con tutto è buono come dichiarare l'assoluta inconoscibilità dell'organo dell'anima".