La grafia di Clint Eastwood: un mito del cinema visto attraverso la grafologia
Dalla grafia di Clint Eastwood: la biografia breve e l'analisi grafologica
Mito del cinema western e uno dei più prolifici registi americani di fine secolo e dei nostri giorni, nasce a San Francisco il 31 Maggio 1930, da Clinton Eastwood Sr.
operaio in una fabbrica di acciaio e da sua moglie Margaret Ruth Runner, impiegata alla IBM.
Clint Eastwood, biografia breve
Trascorre l’infanzia nella fattoria della nonna materna in California, dato che negli anni della Grande Depressione suo padre si sposta spesso per trovare lavoro.
Una volta stabilitasi la famiglia ad Oakland, Eastwood si iscrive alla Oakland Technical High School.
È un buono studente e pratica con successo il basket. Per sostenere la famiglia d’estate lavora come taglialegna, benzinaio e magazziniere.
Nel 1948 ottiene il diploma, e mentre la famiglia si trasferisce in Texas, lui rimane in California. Richiamato dall'esercito americano per l’addestramento per la Guerra di Corea, si occupa della preparazione atletica delle reclute.
A 24 anni, gli si presentano due occasioni: studiare scienze commerciali o dedicarsi alla recitazione.
Eastwood attore e regista, carriera cinematografica
Oggi possiamo affermare con assoluta certezza, che la seconda scelta si è rivelata giusta! Dopo gli studi inizia la sua carriera con ruoli minori in film a basso budget e serie televisive.
Ottiene il suo primo ruolo da protagonista nel 1959 con la serie televisiva western Rawhide. Nel 1964 la svolta grazie all'incontro con il regista italiano Sergio Leone che ne fa il protagonista della sua famigerata trilogia del dollaro:
- Per un pugno di dollari
- Per qualche dollaro in più
- Il buono, il brutto e il cattivo.
Una vita privata movimentata, padre di cinque figli, negli anni settanta Clint Eastwood ottiene un altro grande successo con il ruolo dell’ispettore Callaghan, protagonista nei cinque film della saga poliziesca dal 1971 al 1988.
Nel 1971 si lancia anche nella regia, nel cui ruolo debutta con Brivido nella notte, cui seguiranno molti successi tra cui Gli spietati (1992), I ponti di Madison County (1995), Mystic River (2003), Million dollar baby (2004), Gran Torino (2008), Invictus (2009), American Sniper (2014).
Ha vinto cinque Oscar e ottenuto sette nomination. In questi giorni è uscito il suo ultimo film The Mule – Il Corriere, in cui, in qualità di direttore e interprete, alla veneranda età di 88 anni, cerca ancora una volta ostinatamente di raccontare, secondo la sua visione, che cosa significhi essere un uomo.
Leggi anche di grafologia: Luca Zingaretti Indagine tra le righe del commissario Montalbano
La grafia di Clint Eastwood: Analisi grafologica
Secondo gli studi grafologici la scrittura di ognuno di noi, è come una sorta di elettroencefalogramma.
Essa risente quindi di molti fattori esterni e/o interni e tende a modificarsi e a risentire, al di là della nostra volontà, di ogni cambiamento che avviene nella nostra vita.
I due campioni di grafia sopra riportati appartengono a due momenti della vita di Clint molto differenti tra loro.
Il primo risale a un Eastwood giovane, ambizioso, rigoroso e controllato, attento alla propria immagine e arroccato alle proprie idee più per convenzione che per convinzione, alla ricerca della propria strada e dell’affermazione di sé.
La prima immagine mostra infatti una forma convenzionale, poco personalizzata, legata al modello e un movimento controllato, che pur mostrando qualche effervescenza nei gonfi in zona inferiore, rimane privo di slanci creativi e originali.
La seconda immagine, molto più recente, mostra un gesto grafico decisamente più aggressivo e angoloso, ma anche più libero e personalizzato, in cui l’Io ha trovato la propria via per esprimersi e comunicare in maniera più spontanea, efficace e istintiva.
Una grafia dove il soggetto scrivente ha una piena consapevolezza, supportata da un’autostima consolidata, che gli permette di affrontare qualsiasi sfida con grinta e coraggio, per soddisfare anche la parte più narcisistica del proprio carattere (tratto più marcato e colorato, lanci, gonfi, cenni di movimento barrato e di temperamento sanguigno di Ippocrate).
Leggi anche di grafologia: La grafia di Vanessa Redgrave, Leone d’oro alla carriera a Venezia