Vittoria regina innamorata e madre degenere?

[vc_row][vc_column width="2/3"][vc_column_text]Piccola e rotonda, poco attraente, Vittoria, la regina che avrebbe guidato l'Inghilterra per oltre sessant'anni, era l'unica figlia del duca di Kent, e quando nacque, nel 1819, nessuno poteva immaginare che sarebbe stata lei ad ereditare il regno.

E questo, invece, accadde e Vittoria (Alexandrina Victoria; Londra, 24 maggio 1819 – Isola di Wight, 22 gennaio 1901) divenne la regina più influente del mondo per molti decenni tanto da dare il nome ad un’epoca: l’epoca vittoriana.

Vittoria avrebbe guidato il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda dal 20 giugno 1837 come regina e sarebbe poi stata Imperatrice d'India dal 1876 fino alla sua morte.

La regina Vittoria e Alberto: amore e potere

L'amore non è mai stato un fattore comune fra i matrimoni della regalità.

È per questo che l'unione tra la regina Vittoria e Alberto di Germania ha prodotto un tale interesse da riempire così tanti libri.

La giovane Vittoria e il suo cugino Alberto, bello e intelligente, si erano sposati innamorati molto giovani.

17 anni dopo quel 10 febbraio 1840, nove bambini facevano parte della loro vita: quattro ragazzi e cinque ragazze.

Molteplici dipinti e fotografie dell’epoca proiettavano l’immagine di una coppia virtuosa e circondata da bambini dall'atteggiamento composto e obbediente.

Ritratto Vittoria regina con famiglia
Ritratto Vittoria la regina con famiglia

Ma anche se la passione che legava i due era evidente, col tempo diventarono prigionieri di una logorante lotta di potere.

Alberto cominciò a farsi carico sempre più delle responsabilità del regno mentre Vittoria si vide costretta a cedergli incombenze per riguardarsi durante le gravidanze e per occuparsi degli impegni come madre.

Le discussioni divennero sempre più frequenti tanto che Alberto nei suoi momenti peggiori, lasciava le note sotto la porta per non affrontare direttamente la consorte.

Vittoria, inoltre, odiava essere incinta tanto che quando le succedeva soleva dire di sentirsi "come un coniglio o una cavia".

Albert, il figlio maggiore della regina Vittoria 

Vittoria, austera come regina, era anche una madre poco amorevole, forse pensava che un controllo severo fosse doveroso in una famiglia reale..

Il suo rapporto con il figlio maggiore Albert, soprannominato Bertie, era particolarmente freddo.

Vittoria lo riteneva brutto e stupido ed una fonte continua di delusioni.

Bertie (Albert Edward; Londra, 9 novembre 1841 – Londra, 6 maggio 1910) sarebbe diventato Edoardo VII, apprezzato in tutta Europa per le sue qualità diplomatiche.

Il momento più duro del rapporto fra Vittoria e Albert fu quando il figlio della regina aveva 19 anni.

Bertie stava seguendo un addestramento con l'esercito in Irlanda ed allacciò una relazione con una donna di basso rango di nome Nellie Clifden.

La notizia irritò Vittoria e Alberto tanto che il consorte che scrisse una lunga lettera criticando la sua "caduta di stile".

Alberto di Germania andò anche in visita al figlio a Cambridge e insieme fecero una lunga passeggiata sotto la pioggia, però quando Alberto tornò a Windsor si ammalò e morì solo tre settimane dopo.

Le cause della morte di Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha (Castello di Rosenau, 26 agosto 1819 – Windsor, 14 dicembre 1861) non sono mai state chiarite del tutto.

Alcune supposizioni fanno pensare alla febbre tifoide, altre alla malattia di Crohn o ad un cancro ai polmoni, ma per anni, Vittoria incolpò Bertie per la sua morte.

In un suo diario scrisse: "Non posso mai e non dovrei guardarlo senza rabbrividire".

Immagini di lutto per la regina

Per il resto della sua vita, Victoria raramente apparve in pubblico e quando lo faceva, con riluttanza, era sempre vestita a lutto.

Quadri e foto erano immagini di lutto, quasi un omaggio perenne alla perdita dell’amato consorte.

In quei successivi 40 anni, agli occhi di buona parte della opinione pubblica, la piccola "vedova di Windsor" era una figura patetica e sconsolata… ma la realtà era molto diversa.

foto Vittoria regina innamorata e madre degenere
Foto Vittoria la regina con i figli e i nipoti

Le figlie della regina Vittoria

Sebbene Vittoria non fosse una madre molto presente nella vita dei propri figli il suo bisogno di controllo era quasi maniacale.

Aveva creato una rete di informatori per essere sempre informata su quello che stavano facendo.

Quando Bertie sposò la principessa Alexandra di Danimarca, Vittoria chiese al medico di informarla dettagliatamente sulla salute della consorte, compreso il suo ciclo mestruale.

Le danze della corte furono programmate per non coincidere con il periodo di Alexandra.

La figlia maggiore Vittoria, o Vicky per distinguerla dalla madre (nata Victoria Adelaide Mary Louise; Londra, 21 novembre 1840 – Schloss Friedrichshof, 5 agosto 1901), sposò Fritz, il principe ereditario di Prussia quando aveva 17 anni.

Sebbene sposa di Federico III di Germania, regina di Prussia e imperatrice di Germania non poteva sfuggire al controllo ossessivo della madre.

Vittoria le scriveva quasi ogni giorno e quando Vicky annunciò che era incinta, la regina le comunicò semplicemente che "La notizia ci ha dispiaciuti enormemente".

Vicky e la sorella minore, Alicia, decisero di sfidare, segretamente, loro madre nella scelta di allattare i propri bambini.

Victoria lo scoprì, si arrabbiò e le definì "mucche".

Anche la figlia minore Beatriz (Beatrice di Sassonia, 14 aprile 1857 –  26 ottobre 1944, conosciuta come Baby) viveva terrorizzata da sua madre.

Vittoria voleva che Beatrice restasse sola e quando questa le comunicò di essersi fidanzata Vittoria si rifiutò di parlarle per sei mesi e accettando con la sola condizione che la coppia vivesse con lei.

I figli della regina Vittoria

Vittoria e Alberto con i figli
Vittoria e Alberto con i figli

Vittoria controllava i figli maschi allo stesso modo.

Leopoldo, che aveva ereditato l'emofilia, fu quello che soffrì maggiormente l’indifferenza della madre che giunse a descriverlo come "un figlio di aspetto comune".

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width="1/3"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width="1/3"][vc_column_text]Quando nel 1853, era avvenuto il parto la regina aveva suscitato delle polemiche perché il medico aveva utilizzato l’anestesia con il cloroformio per evitarle i dolori.

La Chiesa Anglicana criticò la procedura, avveniristica all'epoca, perché le evitava i dolori che “Eva” doveva subire per generare un figlio.

Le aspettative della regina erano che i propri figli assomigliassero al Principe Alberto suo consorte.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width="1/3"][td_block_21 custom_title="" separator="" post_ids="10812,11233,234" tdc_css=""][/vc_column][vc_column width="1/3"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width="2/3"][vc_column_text]L'unico che in realtà somigliava a suo padre era Arturo, il terzo dei maschi.

Anni dopo il principe (Arturo Guglielmo Patrizio Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha (Londra, 1º maggio 1850 – Bagshot Park, 16 gennaio 1942) che sarebbe stato duca di Connaught e Strathearn, era considerato un bambino obbediente e tranquillo.

Era il preferito della regina e si distinse nella carriera militare con ottimi successi.

Il figlio con il quale la regina ebbe più problemi fu il già citato Bertie, il più anziano.

Bertie era dotato di un carattere appassionato ed esplosivo, come la madre a cui si dice somigliasse, e dotato di un grande fascino personale.

La vita privata del futuro Edoardo VII, vide il principe protagonista di diversi scandali.

Tuttavia Bertie non ruppe mai i rapporti con la madre e alla fine salì al trono all'età di 59 anni, facendo, tutto sommato un buon lavoro, viste le notevoli difficoltà che dovette affrontare.

Viene da pensare che il confronto con la madre l’avesse ben preparato per affrontare i problemi dell’allora immenso Impero Britannico.

Foto da Wikipedia, elaborazione CaffèBook

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