La Stella Cometa di Torrebelvicino
Uno dei simboli del Natale è rappresentato dalla stella cometa, apparsa ai re Magi per guidarli a Betlemme e rendere visita al piccolo Gesù.
A Torrebelvicino, in provincia di Vicenza, si trova la stella cometa più grande d'Europa che illumina la Val Leongra con una lunghissima coda.
Siamo abituati a immaginare la stella di Betlemme con la coda ma, nell'iconografia antica, ne era priva.
Come mai?
Nel Vangelo, Matteo descrive così la stella:
"Alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov'è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». (...)
Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino.
Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima".
Fu Giotto che, in un affresco realizzato nella cappella degli Scrovegni, a Padova, dal titolo "Adorazione dei Magi", raffigurò l'astro con la coda di una cometa.
Questo avvenne perché il pittore venne influenzato, nel 1301, dalla visione del passaggio della cometa di Halley, visibile circa ogni 75 anni dalla Terra.
C'è chi ha affermato che la presenza dell'astro guida sia un'invenzione "coreografica" delle Scritture, mentre altri hanno invece provato a studiare gli eventi astronomici tra il 4 a.C. e il 7 a.C., il periodo storico in cui si suppone sia avvenuta la nascita di Cristo, per dimostrarne la veridicità.
La cometa di Halley sarebbe stata visibile nel territorio di Israele solo nel 12 a.C., rendendo poco credibile l'idea di Giotto.
Nel 4 a.C. avvenne, però, qualcosa all'interno della costellazione di Cassiopea:
la morte di una supernova, ossia di una stella che, dapprima, si espande per poi collassare su sé stessa o esplodere, generando una luce intensa che può durare alcune settimane o mesi.
Un'altra possibilità è data da un evento molto raro verificatosi nel 7 a.C.:
una congiunzione chiamata "triplice" tra i pianeti Giove, Saturno e Marte nella costellazione dei Pesci.
Il loro allineamento nella volta celeste potrebbe aver indicato la strada ai re Magi.
Il fascino emanato dalla stella cometa ha portato un gruppo di amici di Torrebelvicino, in provincia di Vicenza, a creare, nel 1986, qualcosa di originale e unico:
una stella cometa sospesa nel vuoto.
È considerata la più grande d'Europa, lunga 360 metri e visibile da oltre 30 chilometri grazie a 166 lampadine da 100 W a basso consumo e a un gruppo elettrogeno da 15 kw che lo alimenta.
La struttura è posta tra le due vette del monte Sindio-Cengio che domina la Val Leongra:
la parte centrale misura 60 metri di lunghezza e ogni raggio si sviluppa per 32 metri.
Dispone di due code, una di 285 metri e l'altra di 225.
Vengono usati 1200 metri di cavo e, ogni anno, l'impianto è montato e smontato dal gruppo Stella Cometa di Torrebelvicino, costituito da una trentina di amici e volontari.
In condizioni di perfetta visibilità la si può ammirare sin da Padova, proprio dove si trova la cappella degli Scrovegni in cui Giotto ha dipinto, per la prima volta, una stella cometa a guidare i re Magi.
La vigilia di Natale, quando il buio avvolge la montagna e non si distingue dal cielo, alcuni bambini spingono il pulsante del telecomando per illuminare la stella che rimarrà accesa fino al 26 dicembre.
Renzo Gelain, portavoce del gruppo e fondatore, racconta il lavoro che c’è dietro questa enorme struttura, fatta di piattaforme sospese, ancoraggi, e chilometri di cavi:
un lavoro impegnativo e delicato, che prevede anche calate in corda e manovre da esperti alpinisti che li tiene occupati per almeno due mesi.
La Stella Cometa di Torrebelvicino una tradizione con un messaggio
A Torrebelvicino la tradizione viene tramandata da padre in figlio e, dopo 32 anni, l'opera è portata avanti anche grazie alle nuove generazioni che condividono la passione dei genitori.
Tutto il paese viene coinvolto: soprattutto i bambini dell'asilo e i loro parenti.
I costi sono suddivisi tra il comune e le offerte volontarie della comunità.
La cometa attira molti visitatori, nonostante la zona sia impervia e i sentieri per raggiungerla non agevoli:
il grande afflusso è molto gratificante per Gelain e i volontari che lavorano per rendere visibile, ogni anno, lo spettacolo luminoso con cui ambiscono portare un messaggio di pace e serenità a tutte le genti del mondo, rappresentando lo spirito autentico del Natale.
L'intenzione è quella di riscaldare l'animo di chi osserva la stella per mostrare come una semplice decorazione, fatta con amore e passione, possa ravvivare la magia del Natale in ogni cuore, illuminando il buio che troppo spesso avvolge persone e società.
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