Dall'attrazione all'amore
L'amore occupa da sempre un ruolo importante nelle nostre vite. Alzi la mano chi non è mai andato a vedere un film d'amore o non abbia una canzone che gli riporti alla memoria una storia passata o un particolare momento di quella che sta attualmente vivendo!
Molti di noi, infatti, desiderano avere una persona accanto con cui confidarsi, condividere esperienze e scambiarsi effusioni.
Ma come nasce una coppia, quali sono le caratteristiche di un vero rapporto e come scegliamo il nostro partner?
Dall'attrazione all'amore: caratteristiche e funzioni
La teoria dell'attaccamento, ideata da Bowlby, può dare una risposta a queste domande.
Tale teoria sottolinea l'importanza delle relazioni che instauriamo dalla nascita. Ogni bambino crea una relazione di attaccamento con l'adulto che si prende primariamente cura di lui (figura di accudimento primaria). Questa relazione andrà a caratterizzare anche i successivi rapporti, tra cui quello di coppia.
Una relazione di attaccamento può essere definita come un "legame emotivo duraturo con un certo individuo" (Schaffer) e ha principalmente quattro caratteristiche e funzioni:
- implica la ricerca della vicinanza fisica;
- produce ansia da separazione;
- da rifugio sicuro: la figura di attaccamento dà conforto nei momenti di minaccia;
- dà una base sicura: la figura di attaccamento è una base da cui partire per esplorare e conoscere l'ambiente.
La prima di tali caratteristiche è tipica delle fasi iniziali di una relazione; mentre in una fase successiva diventa importante fornire supporto reciproco.
La comparsa dell'ansia e dell'angoscia da separazione indica che il legame di attaccamento si è formato e l'effetto base sicura è poi indispensabile per il mantenimento del rapporto.
Dall'attrazione all'amore: sistemi motivazionali
Affinché si possa creare un legame di attaccamento nella coppia è necessaria la compresenza di tre sistemi motivazionali, che regolano i nostri rapporti con l’ambiente sociale:
- sistema dell'attaccamento: si attiva nelle situazioni di dolore, pericolo e stanchezza. Porta alla ricerca della vicinanza protettiva di una figura di attaccamento. Se la figura è raggiunta le emozioni provate saranno di gioia, conforto e sicurezza;
- sistema dell'accudimento: complementare al precedente, permette di offrire vicinanza, protezione dal pericolo e aiuto verso l’altra persona;
- sistema dell'accoppiamento sessuale: questo sistema differenzia il rapporto di coppia dalle altre relazioni, poiché esso si basa su una profonda attrazione sessuale.
L’attivazione di tali sistemi nel ciclo di vita della coppia avviene in tempi e fasi diverse. Sono state individuate quattro fasi.
Dall'attrazione all'amore: le quattro fasi
Prima fase: attrazione e corteggiamento. Questa fase è caratterizzata da un primo approccio generalmente di tipo non verbale (ad esempio gli sguardi).
Se la persona che ci ha colpito ricambia l'interesse allora i segnali diverranno più espliciti.
Vi è un aumento dell'eccitamento, una forte attrazione sessuale e desiderio di contatto. Si cerca, inoltre, di dare un'immagine di sé positiva. Si attiva il sistema motivazionale sessuale.
Seconda fase: innamoramento. Se riteniamo di essere davanti alla persona giusta l'eccitazione aumenta: dormiamo di meno; l'appetito diminuisce; aumentano gli atteggiamenti che ci danno sicurezza e facilitano la comunicazione delle emozioni; aumenta
il contatto fisico (ci si abbraccia spesso, ci si tiene per mano). Si verificano, addirittura, cambiamenti nel modo di parlare ricorrendo al "baby talk": il tono di voce si abbassa, diventa più dolce e si ricorre a diminutivi affettuosi.
Questa fase è caratterizzata da una idealizzazione del partner (le somiglianze vengono amplificate e le differenze minimizzate), che sembra riflettere tutto ciò di cui abbiamo bisogno.
Si assiste, inoltre, al dissolversi momentaneo e funzionale di confini del Sè (ovvero si attua una vera simbiosi: non si sa dove finisca la personalità di uno e inizi quella dell'altro).
Queste caratteristiche, ritenute patologiche in altre relazioni e nelle fasi successive, sono considerate normali durante l'innamoramento.
Avviene un maggiore scambio di confidenze, di condivisione e l'altro diventa un rifugio: ci dà conforto e gli si chiederà aiuto.
Si innescano, quindi, i sistemi dell'attaccamento e dell'accudimento.
Terza fase: amore. Quando si entra in questa fase si verifica una riduzione dell'attività sessuale ma aumenta sempre più il supporto emozionale. Non vi allarmate! Il rapporto sta evolvendo!
Il partner, infatti, assume sempre più il ruolo di rifugio sicuro che offre accudimento. Vi è, quindi, il passaggio dalla passione all'intimità, dove predominano calore, affetto e fiducia.
Anche la relazione tra adulti, come quella madre bambino, risente dell'ansia da separazione: essa indica che si è creato il legame di attaccamento.
Se vi sono rapporti sessuali senza trovare intimità nell'altro si arriva alla fine del legame.
Quarta fase: attaccamento. Potrebbe sembrare la fine dell'amore: diminuiscono il contatto fisico e i rapporti sessuali e i membri della coppia iniziano a dedicarsi maggiormente ad attività esterne alla coppia (lavoro, amici, hobby…).
In realtà ora si è creata una interdipendenza emozionale tale da rendere indissolubile il legame e permettere ai partner di sapere di poter contare sempre l'uno sull'altro.
Si passa, quindi, dal NOI all’IO e TU, riscoprendo le autonomie individuali. Ciò permette di raggiungere i propri obiettivi ed interessi rimanendo coppia.
Secondo Sternberg ora la coppia è legata dall'impegno: i partner decidono di vivere con la persona amata e non prendono in considerazione altre opzioni.
Entrambi i partner funzionano come base sicura l'uno per l'altro, permettendosi di affrontare i cambiamenti e i propri percorsi di vita con curiosità e partecipazione.
Un legame che non giunge a questa fase non può durare a lungo.
Come abbiamo visto, ogni fase ha dei compiti di sviluppo che devono essere superati con tempistiche simili dai partner per poter approdare insieme alla fase successiva.
Ora ci resta una domanda: come scegliamo il partner?
Nel prossimo articolo approfondiremo proprio questo aspetto.
Foto da Pixabay, elaborazione copertina Roberto Roverselli per CaffèBook