Jal Mahal, il Palazzo sull’acqua
Il Jal Mahal, il palazzo che emerge dalle acque del Man Sagar un lago artificiale, dovrebbe essere uno dei luoghi più conosciuti dell’India per la sua bellezza e particolarità eppure non lo è.
Può lasciare un po’ sorpresi che uno dei siti più belli dell'India sia praticamente sconosciuto e non faccia parte del catalogo classico delle visite turistiche tipiche in questo Paese, come ad esempio il Taj Mahal.
Jal Mahal, un sogno abbandonato
Il Jal Mahal però, fino a tempi molto recenti, era in uno stato di abbandono che ne impediva l’accesso ai visitatori.
Quando il restauro sarà terminato e diventerà un hotel, forse, riceverà l'attenzione che merita.
Jal Mahal significa il Palazzo dell’acqua (o Palazzo sull’acqua), nome che, vedendo le immagini, è ben giustificato.
È una sontuosa residenza costruita nel bel mezzo del lago Man Sagar (o Mansagar), vicino a Jaipur, la città rosa nello stato indiano del Rajasthan, per volere Maharaja Sawai Jai Singh II (mahârâja Sawâî Jai Singh II, 3 novembre 1688 à Amber - 21 septembre 1743).
Il sovrano indiano del Rajput che governò il regno di Amber aveva la sua capitale proprio a Jaipur.
Il Maharaja Sawai Jai Singh II successe al padre sul finire del 1699 e, a solo undici anni, ricevette una quantità imprecisata di titoli dalle mani degli imperatori Mughal e non poche responsabilità sul regno.
Pur avendo proseguito con efficacia il segno tracciato dai suoi predecessori, tutti appartenenti ad una casta di guerrieri, il maharaja, mostrò anche uno speciale interesse e talento per la scienza e le arti, prestando particolare attenzione alla matematica e all'astronomia, al punto di promuovere la costruzione di cinque osservatori astronomici.
Ma non fece costruire solo edifici di questo tipo.
L'architettura era un'altra delle sue passioni e quella meraviglia che è oggi Jaipur è dovuta proprio alla sua iniziativa.
Le diede quell'aspetto meraviglioso dal 1725, facendo costruire le caratteristiche abitazioni rosa organizzando la pianificazione della città e fornendola di mura forti che, inoltre, furono protette da una grande guarnigione, cosa che gli permise di spostare la sua residenza dal vecchio Forte Amber.
Questo forte, insieme con il Jantar Mantar (uno degli osservatori astronomici) e l'Hawa Mahal (Palazzo dei Venti), costituiscono oggi alcune delle attrazioni turistiche di Jaipur.
Delhi, Agra e Jaipur sono un triangolo di città d’oro per il turismo indiano che calamitano quasi un milione di visitatori all'anno.
Agli edifici sopra menzionati dovremmo aggiungere il Jal Mahal, un altro contributo di Jai Singh II, che volevano evocare dai suoi sogni il Jag Niwas in Udaipur (oggi Lake Palace, è un hotel di lusso), un palazzo situato su un lago e dove il maharaja aveva trascorso la sua infanzia.
Jal Mahal, lo stile e la restaurazione
Tornando a Jal Mahal è in arenaria rossa, ma non si può apprezzare interamente perché quattro dei suoi cinque impianti rimangono sommersi quando il lago è pieno d'acqua.
In quei momenti, durante il monsone, il palazzo si può raggiungere solo con la barca del palazzo. Tuttavia il lago Man Sagar si sta lentamente prosciugando a causa del forte disboscamento che facilita l'erosione del suolo e porta sedimenti nel fondale.
Lo stile del palazzo è chiamato Rajput, tipico del Rajasthan (un misto fra quello indù e mughal), i cui elementi distintivi sono le chhatri (torri) che presenta sul suo profilo, quattro delle quali ottagonali sormontate da una cupola.
Gli archi che creano degli spazi vuoti da dare l’aspetto di palafitte sono dovuti alla superficie dell’acqua che nasconde il palazzo, anche quando la profondità del lago non supera i 4,5 metri.
Originariamente vi era una depressione del terreno che fu inondata dalla costruzione della diga nel 1596 (ma in seguito implementata dallo stesso Jai Singh) per fornire acqua alla popolazione locale.
Non ci sono molti turisti perché, dopotutto, il Jal Mahal non si trova in un ambiente urbano, ma sulla strada che collega Jaipur con il Forte Amber, a circa quattro chilometri.
Tuttavia, è prevedibile che il numero di visitatori aumenterà progressivamente grazie all'enorme sforzo per recuperare sia il palazzo sia il lago attraverso un progetto di restauro iniziato nel 2000 con un apporto pubblico (di diverse amministrazioni) e il supporto privato.
L'idea era di fermare il processo di degrado che aveva colpito le acque e che, oltre alle cause sopra menzionate si era aggiunto anche l'inquinamento.
Il progetto è certamente in lenta esecuzione ma si deve ammettere che sono molti gli aspetti che devono essere migliorati.
Il riordino degli scarichi urbani con impianti di depurazione consentirebbe una diminuzione dell’inquinamento mentre la costruzione di un'altra strada un più facile accesso.
Il recupero della massa arborea circostante eviterebbe non solo l'erosione, ma porterebbe anche ad un habitat ideale per tornare a far nidificare gli uccelli che qui vivevano in una sorta di riserva.
Nel 2004 fu firmato un accordo con una catena di resort che ha rilevato il contratto di locazione per un periodo di 99 anni con l'impegno di ripristinare Jal Mahal trasformandolo in un hotel il cui personale sarebbe stato composto da cittadini di Jaipur.
Le ristrutturazioni dell'edificio saranno fatte rispettando la tecnica e i materiali originali, d’altronde perché cambiare visto che avevano resistito all'umidità così bene tanto che vi avevano riscontrato solo poche infiltrazioni?