Claudio Baglioni, armonia fantasia e intuizione
Questa volta faremo una Foto–grafia di Claudio Baglioni. Dalla sua grafia, con l'analisi grafologica, scopriremo il più possibile sul carattere di questo cantante, e ora anche presentatore, che ha saputo cambiare così tanto proponendo sempre qualcosa di molto interessante.
Biografia breve di Claudio Baglioni
Il suo nome completo è Claudio Enrico Paolo Baglioni ed è stato direttore artistico e presentatore del Festival di Sanremo 2018.
Senza aver mai partecipato come cantante in gara, è passato direttamente al rango di conduttore. Era già stato sul palco dell'Ariston come ospite nel 1985, un anno veramente speciale per lui nel quale la sua canzone "Questo piccolo grande amore" venne proclamata "canzone del secolo".
Da cantante puramente melodico, è divenuto pian piano un artista poliedrico e innovativo.
Da canzoni come Gira che ti rigira, Io me ne andrei e Amore bello con le quali Claudio Baglioni faceva sognare negli anni 70' a canzoni come Io sono qui e Acqua nell'acqua nel cui album si intravedono riferimenti anche alla musica dei Pink Floyd.
In virtù di questa sua continua evoluzione di testi e musica è riuscito ad unire più generazioni di ascoltatori, raggiungendo una vasta popolarità.
Su di lui la curiosità è tanta, soprattutto dopo averlo visto trionfare in questa nuova veste.
Di sicuro le domande digitate sui motori di ricerca durante e dopo le cinque serate del Festival sono:
Brutto o bello, simpatico o antipatico, montato o semplice, ha un figlio? Ha una moglie o una compagna? Cosa si sa della sua vita privata ? Quali sono le canzoni da lui più amate ? Di chi sono gli abiti indossati a Sanremo? si è fatto qualcosa al viso?
Ecosì via… Noi preferiamo fare un viaggio grafologico tra le righe della sua scrittura per scoprire qualcosa di più.
Analisi Grafologica di Claudio Baglioni
Poche righe, dove le masse scure si armonizzano con i bianchi creando un’alternanza misurata e gradevole, bastano già a rivelare un gesto grafico che comunica armonia.
La grafia alterna forme in corsivo a qualche lettera in stampatello minuscolo. Il movimento dà l’impressione di un leggero rovesciamento verso sinistra che tende a frenare la proiezione verso il margine destro, mentre il tratto risulta uniformemente inchiostrato (fotocopia).
Queste caratteristiche dal punto di vista grafologico corrispondono a un carattere socievole e espansivo che però sa essere anche diffidente e sospettoso (allargata e rovesciata verso sinistra).
Trapela un adattamento equilibrato all’ambiente e alla vita, la capacità di sapersi inserire, di trovare il proprio spazio rispettando quello degli altri, una buona coscienza di se stesso e del proprio ruolo (aerata), la capacità di coniugare logica e idealismo, teoria e pratica (raggruppata).
Lo spirito critico è espresso in maniera positiva e costruttiva e non toglie spazio alla fantasia, all’intuizione e alla creatività intellettuale.
La presenza di lettere a “bastone” (“f” – “p”) rivela anche che ogni azione viene portata avanti con una ricerca di essenzialità e di buon gusto. La zona media si presenta disuguale, a volte quasi ridotta a un filo che conferma un carattere ricco di sfaccettature ma anche un’autostima altalenante, un costante bisogno di amore, una leggera inquietudine che disturba e a volte toglie energia (prolungata alto/basso).
La zona media (lettere basse) presenta qualche filiformità che corrisponde a doti di tatto e diplomazia, versatilità e capacità di comprendere il prossimo. Fanno riflettere alcune lettere in “script” e alcuni “ovali” appiattiti.
Secondo la letteratura grafologica denotano la presenza di una maschera protettiva e amichevole, dietro la quale viene celata una certa vulnerabilità, un sentimento di inferiorità, di timidezza, di scrupolo e di inibizione.