Le compagnie petrolifere e il greenwashing

La pratica del greenwashing delle compagnie petrolifere con cui si proclamano un processo lavorativo ecosostenibile solo apparentemente green

Come sta il nostro pianeta? Ormai quasi tutti parlano di cambiamenti climatici e anche i politici riconoscono la necessità di agire per ridurne le devastanti conseguenze.

Il greenwashing e le compagnie petrolifere

Il greenwashing e le compagnie petrolifere
Il greenwashing e le compagnie petrolifere

L'Agenzia Internazionale Energia ha recentemente pubblicato il rapporto "Net zero by 2050" secondo cui è ancora possibile contenere l'aumento della temperatura media globale entro gli 1,5 gradi se, con un'azione immediata e decisa, si raddoppieranno gli investimenti in energie rinnovabili riducendo quelli in petrolio, gas e carbone.

Nel 2015 è stato firmato, a Parigi, un accordo con cui le nazioni aderenti si impegnavano a ridurre le emissioni di gas serra di 1,5 gradi a partire dal 2020. Poi, con lo scoppio della pandemia, l'attenzione è stata distolta verso altre emergenze.

Le dichiarazioni di Parigi, con cui i governi mostravano ottime intenzioni per salvaguardare il nostro pianeta, hanno trovato difficoltà ad essere concretizzate, trattandosi di un impegno che comporta la riconversione del nostro sistema economico.

Le società petrolifere

Foto 3 Il greenwashing e le compagnie petrolifere
3 Il greenwashing e le compagnie petrolifere

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Le società petrolifere, tra i maggiori produttori di gas serra, sostengono che l'impegno assunto con l'accordo di Parigi sia una responsabilità dei governi firmatari da cui non deriva alcun vincolo giuridico nei loro confronti.

Dunque, le imprese petrolifere si sono limitate a promuovere campagne pubblicitarie in cui affermano di seguire strategie in favore della sostenibilità ambientale. Ma si tratta di parole a cui non segue alcuna azione.

È la c.d. pratica del greenwashing con cui si indica la tendenza di un'azienda ad autoproclamarsi sensibile ai temi ambientali dichiarando di osservare un processo lavorativo ecosostenibile attraverso espedienti solo apparentemente green che, invece, mirano a distogliere l'attenzione del pubblico dagli effetti negativi per l'ambiente creati dalle proprie attività o dai propri prodotti.

Negli spot pubblicitari, i soggetti maggiormente responsabili delle emissioni di CO2 annunciano impegni ambientali che non rispettano, col solo scopo di distrarre e disinformare il pubblico.

Nel mese di aprile è uscito un rapporto da parte di un'associazione europea per la difesa dell'ambiente, ClientEarth, che spiega cosa si nasconde dietro il greenwashing.

Cosa si nasconde dietro il greenwashing

cosa si nasconde dietro il greenwashing
4 cosa si nasconde dietro il greenwashing

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Tutte le principali compagnie petrolifere, le statunitensi Exxon e Chevron, le britanniche Ineos e Drax, l'anglolandese Shell, la francese Total, la norvegese Equinor, la saudita Aramco, la tedesca Rwe e l'italiana Eni investono percentuali inferiori all'1% in fonti rinnovabili, concentrandosi sulle fonti fossili.

Inoltre, molti big del petrolio come Exxon Mobil hanno finanziato gruppi che si oppongono alle politiche di riduzione delle emissioni di gas serra o che diffondono dubbi e disinformazioni sul riscaldamento globale.

Le pubblicità di molte compagnie petrolifere recitano di puntare a raggiungere emissioni zero entro il 2050 o di essere impegnate nella ricerca di soluzioni per limitare le emissioni e muoversi verso un futuro sostenibile, ma le strategie indicate per realizzare il risultato sono del tutto insufficienti.

Un ribaltamento a questo comportamento scorretto arriva negli ultimi giorni di maggio 2021, quando un tribunale olandese ha emesso una storica sentenza secondo cui gli accordi di Parigi vincolano anche le compagnie petrolifere: nello specifico, Shell dovrà ridurre le emissioni del 45% entro il 2030.

Il caso era stato sollevato nel 2019 dalla filiale olandese dell'associazione Friends of the Earth, sostenuta da altri sei gruppi e da più di 17.000 cittadini olandesi.

Pur riconoscendo che Shell non può risolvere da sola il problema globale dell'inquinamento da CO2, il giudice ha affermato che questo non assolve l'azienda dalla sua responsabilità individuale di limitare le emissioni, che può controllare e influenzare nel modo che ritiene più opportuno.

Questa sentenza costituisce un importante precedente per tutte le analoghe vertenze, assai numerose, in corso nel mondo nei confronti dei colossi petroliferi perché stabilisce il principio che una compagnia non può porre il profitto al di sopra della salute delle persone e del pianeta, continuando a emettere gas serra che contribuisce ad aggravare l'emergenza climatica.

Passare dall'utilizzo delle fonti fossili a le energie rinnovabili

Passare dall'utilizzo delle fonti fossili a le energie rinnovabili
5 Passare dall'utilizzo delle fonti fossili a le energie rinnovabili

Sostituire l'utilizzo delle fonti fossili con le energie rinnovabili comporterà una riconversione con effetti positivi anche in termini di occupazione e crescita economica.

Il progresso delle tecnologie dovrebbe aiutare a produrre materiale sempre più performante, come l'incremento delle efficienze di pannelli solari e batterie per ridurre il fabbisogno di elettricità che dovrà essere soddisfatto dal fotovoltaico, seguito dall'eolico, dall'idroelettrico e dal geotermico.

La decisione dei giudici olandesi costituisce un caposaldo per obbligare le multinazionali a realizzare un importante cambiamento di rotta, ma molto dipenderà dalle scelte dei consumatori che possono contribuire al cambiamento agevolando soluzioni realmente green quali l'efficientamento energetico degli edifici, la sostituzione di auto alimentate a benzina o diesel con motori elettrici e, in generale, preferendo tecnologia efficiente e sostenibile.

Senza dimenticare che l'insegnamento più importante che dobbiamo trarre dalla sentenza olandese è la consapevolezza che non possiamo sempre demandare agli altri l'azione del cambiamento ma che questa deve iniziare da ciascuno di noi, nell'ambito delle personali capacità e possibilità.
Sono le singole gocce che formano l'ampiezza del mare.

Foto da Pixabay elaborazioni Roberto Roverselli per CaffèBook