Joe Biden e Donald Trump allocentrismo e egocentrismo tra le righe della loro grafia

Confronto grafologico fra Joe Biden e Donald Trump
Due uomini profondamente differenti si stanno avvicendando ai vertici degli Stati Uniti per la Presidenza:
Donald Trump leader uscente, che non vuole accettare il risultato elettorale
e Joe Biden, il vincitore riconosciuto dal popolo, che fatica ad insediarsi alla Casa Bianca.
Joe Biden e Donald Trump due storie differenti
Due personaggi opposti in tutto. Donald, dal carattere non facile e indisciplinato, votato al comando e al successo, nasce e cresce nell'agiatezza che gli procura l’essere figlio di una facoltoso imprenditore immigrato dalla Germania negli USA, mentre Joe viene alla luce in una famiglia numerosa e non propriamente danarosa.
Soprannominato “Joe impedimenta” viene bullizzato sin da piccolo a causa della sua balbuzie, che riuscirà a superare solo con grande fatica. La sua esistenza è rabbuiata più volte da pesanti tragedie che gli porteranno via la prima moglie e la figlioletta a causa di un incidente automobilistico e il figlio maggiore deceduto per un tumore.
Una meta comune a entrambi, quella della presidenza degli Stati Uniti, raggiunta quindi attraverso giorni e strade ineguali e improntata su un tipo di leadership divergente:
una estremamente accentratrice e l’altra inclusiva e aperta alla diversità.
La Grafia di Donald Trump dove predomina la verticalità

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Se osservare le loro scritture troviamo un elemento molto interessante proprio legato a quest’ultimo aspetto. Il gesto grafico e conseguentemente la forma delle lettere in ognuno di noi può svilupparsi privilegiando l’asse della verticalità (lettere strette, più alte che larghe) oppure quello dell’orizzontalità (lettere più spaziate tra loro e più larghe che alte, che tendono a sdraiarsi sul rigo).
La Grafia di Joe Biden dove predomina l’orizzontalità

I testi di grafologia, facendo riferimento anche ai principi della simbologia spaziale, indicano come il primo caso, quello della prevalenza verticale, corrisponda all'ambizione, alle aspirazioni, al desiderio di differenziarsi dal prossimo per affermare la propria unicità e non confondersi col gruppo. Si sommano un’accentuata individualità e indipendenza, la scarsa predisposizione a lavorare in equipe, la predominanza della razionalità sul sentimento, la capacità di resistenza alle sollecitazioni e alle pressioni esercitate dall'ambiente, il coraggio e la tenace difesa delle proprie opinioni, il rifiuto di ogni ingerenza o influenza che possa derivare dall'esterno.
La predominanza dell’asse orizzontale invece esprime innanzitutto il sentimento di appartenenza, la tendenza naturale a divenire un’unità integrata, a ricercare la relazione con l’altro e il timore della solitudine.
Le motivazioni del soggetto si basano in questo caso su valori collettivi, comunitari, partecipativi. Prevale la preferenza al lavoro d’equipe, alla responsabilità condivisa.
Il soggetto avrà una scarsa tolleranza alle frustrazioni e sarà concreto e pratico, alla ricerca di soluzioni applicabili e vantaggiose per la comunità, sensibile alle pressioni esterne e al sentimento, bisognoso di approvazione e di incoraggiamento.
Le firme di Joe Biden e Donald Trump
Le differenze temperamentali che abbiamo sopra descritto sono molto ben sintetizzate nelle firme dei due Presidenti.

Possiamo notare l’accentuata ristrettezza, angolosità e verticalità nell'autografo di Trump e la prevalenza invece dell’orizzontalità e di una maggiore curva e inclinata morbidezza in quella di Biden. Volendo concludere con una sintesi strategica caratteriale possiamo riassumere con “io sono unico e inimitabile” riferito a Trump e “io sono con e come voi” riferito a Biden.