Spaik, Israel Guerra Romero il folklore del Messico nei murales

Israel Guerra Romero, anche noto come Spaik, è nato nel 1986 a Zacatelco vicino a Tlaxcala, una città situata nella zona centro-meridionale del Messico.

Spaik, Israel Guerra Romero: murales e folklore del Messico

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Chiunque, vedendo i suoi pezzi, pur senza sapere quanto sopra, capirebbe immediatamente che nascono dalla cultura messicana.

Alebrije (animali tipici del folclore messicano, spesso totem), divinità azteche e simbologia precolombiana abbondano nelle sue opere.

All'età di 15 anni, Israel Guerra Romero vagava per le strade di Zacatelco usando i graffiti come forma di ribellione, ma il suo talento lo ha portato a diventare un apprezzato muralista (o street artist, come si direbbe in inglese).

Nei suoi graffiti adolescenziali Spaik copiava lo stile di arte urbana americana.

Lettere e bombe pronte ad esplodere simili a quelle che si vedevano a New York o Los Angeles e, ora, spesso anche in Italia. Il suo pseudonimo nasce da quel suono americano e perché "gli piaceva la forma di quelle lettere".

Ai 17 anni cominciò a percorrere tutto il Paese spinto solo dalla sua voglia di dipingere e di scoprire nuove realtà, ospitato nelle comunità di grafitteros. A Israel Guerra Romero piace molto leggere della storia e delle tradizioni del Messico e questo si traduce spesso nei soggetti dei suoi murales.

I giganteschi murales che crea in tutto il mondo rivendicano intrinsecamente il popolo messicano e il suo folklore.

Nei suoi lavori si trovano i colori dei tessuti i mestieri indigeni ed anche l'esempio dei grandi muralisti del XX° secolo, in particolare David Alfaro Siqueiros e Jorge González Camarena.

Con artisti come Antonio Triana, in arte Cix o Edgar Flores "Snaer" fa parte di quello che spesso è chiamato (forse un po’ prematuramente) Neo Muralismo Messicano.

Oggi, risiede nella città di Morelia, dove ha studiato cinema (Istituto di Ricerca Cinematografica e Umanistica, IMICH), e da dove parte per i suoi viaggi in tutto il mondo. Le sue opere si trovano nelle città più cosmopolite, come Parigi, Chicago e Il Cairo.