I gargoyle di Notre-Dame fra misteri, leggende e romanzi

Il devastante incendio che ha distrutto gran parte della cattedrale di Notre-Dame a Parigi fortunatamente non è riuscito a cancellare dalla sua facciata i gargoyle, una delle caratteristiche più riconosciute di questo gioiello di architettura gotica che dal 1300 sorge sull'Île de la Cité, nel centro della città.

In realtà alcuni erano già stati rimossi dalla facciata per restauri e nel timore che l’erosione li potesse far crollare...

La gargouille (in italiano garguglia o gargolla) Gargoyle di Notre-Dame
La gargouille (in italiano garguglia o gargolla) Gargoyle di Notre-Dame

I gargoyle i mostri che proteggono dall’acqua

Il misterioso nome in inglese di gargoyle che evoca figure mostruose, metà uomini e metà animali, in francese e in italiano portano ad un significato e a un uso ben più semplice e pratico.
La gargouille, in italiano garguglia o gargolla, è un elemento architettonico che serve per versare l’acqua piovana lontana dalle pareti dell’edificio. A rendere i gargoyle un oggetto di particolare interesse per chi li osserva è la loro bizzarra forma che termina con la testa di un serpente, drago o uccello.

Questo spiega anche perché sporgono dalle pareti con espressioni così apparentemente aggressive: più la bocca è lontana dal muro dell’edificio e tanto meglio svolgono il loro compito.

A proposito di Notre-Dame si deve comunque precisare che non tutte le mostruose creature di pietra sono gargoyle, alcuni degli occhi demoniaci che osservano i quasi 13 milioni di turisti che visitano la cattedrale ogni anno appartengono a delle chimere.
Le chimere, simili ai gargoyle nelle forme e un po’ anche nel simbolismo, sono elementi puramente decorativi e tranquillamente se ne stanno appoggiate sui parapetti con fare a volte burlesco e altre maligno.

I gargoyle e le chimere

Le chimere e i gargoyle di Notre-Dame
Le chimere e i gargoyle di Notre-Dame

Preoccupazioni scientifiche del tempo e simbolismo dei gargoyle

Oltre alla loro funzione pratica di doccioni nelle chiese hanno avuto anche un ruolo simbolico.
Nell'Europa medievale in pochi sapevano leggere e il clero utilizzava queste figure per rappresentare visivamente gli orrori dell'inferno e incoraggiare le persone a frequentare la chiesa.
Il fatto che poi fossero situati fuori dall'edificio indicava che il diavolo viveva fuori dalla chiesa, mentre la salvezza era all'interno.

I gargoyle di Notre-Dame fra misteri, leggende e romanzi
I gargoyle di Notre-Dame fra misteri, leggende e romanzi

La leggenda dei gargoyle

Esiste anche una leggenda che racconta di un drago che inghiottiva le navi e inondava la città, finché un giorno arrivò un prete di nome Romanus che decise di sconfiggere il drago solo se la gente si fosse convertita al cristianesimo.
Romanus sconfisse il gargouille (gargoyle) e seppellì il suo corpo con la testa esposta all'esterno della chiesa per spaventare gli altri draghi.

I gargoyle di Notre-Dame fra misteri, leggende e romanzi 5
I gargoyle di Notre-Dame fra misteri, leggende e romanzi 5

Sebbene i gargoyle abbiano un uso pratico sin dal loro maggior impiego dal XIII secolo come canali di scolo decorativi è certo che rispondessero anche a scopi mistico-ideologici. Secondo molti studiosi per la Chiesa cattolica medievale, le figure rappresentavano il male, i demoni e il dolore per coloro che dovevano pagare per i loro peccati commessi durante la vita terrena.
Per altri studiosi le statue proteggevano non solo meccanicamente dall'erosione dell’acqua ma anche simbolicamente lo stesso edificio.

Victor Hugo e la restaurazione di Notre-Dame.

Lo scrittore Victor Hugo e Notre-Dame de Paris
Lo scrittore Victor Hugo e Notre-Dame de Paris

La cattedrale aveva subito varie devastazioni dalla Rivoluzione francese in poi e la chiesa era stata spogliata da tutti gli oggetti più preziosi. Negli anni successivi non era stato fatto niente per riportare all'antico splendore la cattedrale.
Un fatto che forse non tutti sanno è che, in qualche modo, l’aspetto della attuale cattedrale di Parigi deve molto al romanziere francese Victor Hugo.

Determinante fu il successo di "Notre-Dame de Paris" (1831),

il romanzo che narra la storia del gobbo Quasimodo il cui compito è prendersi cura delle campane della chiesa e che si innamora della zingara Esmeralda.

Il manoscritto di Notre Dame de Paris di Victor Hugo e Quasimodo con Esmeralda
Il manoscritto di Notre Dame de Paris di Victor Hugo e Quasimodo con Esmeralda

Il pubblico francese iniziò a mostrare un rinnovato interesse per quella chiesa che sì era uno dei simboli della capitale, ma che da anni era stata abbandonata a se stessa.

Victor Hugo in realtà agì anche direttamente.

Lo scrittore fu fra quanti chiesero il restauro della cattedrale. Assieme ad Alfred de Vigny e Jean-Auguste-Dominique Ingres, altri personaggi illustri si pronunciarono pubblicamente e firmarono anche una petizione.

Le autorità francesi, consce della crescente attenzione al patrimonio artistico crearono la Commissione dei monumenti storici.

La restaurazione di Notre-Dame e i gargoyle

Queste statue che sembrano così legate all'immagine di Notre-Dame non fanno parte della sua costruzione originale.

L'opera originale, iniziata nel 1163 si era ufficialmente conclusa nel 1250, anche se poi, per quasi un secolo, furono fatte altre modifiche allo stile dell'edificio.
I gargoyle furono aggiunti molto più tardi, a metà del diciannovesimo secolo, a seguito del progetto di restauro che ebbe luogo tra il 1843 e il 1864.
Nonostante le statue di pietra godano di un grande interesse per essere parte di uno degli edifici più conosciuti al mondo l'artista Victor Joseph Pyanet, che le realizzò, è poco conosciuto.

I gargoyle di Notre-Dame fra misteri, leggende e romanzi 6
I gargoyle di Notre-Dame fra misteri, leggende e romanzi 6

Eugène Viollet-le-Duc eRuskin

L’esperto Jean-Baptiste Lassus e Eugène Viollet-le-Duc guidarono i lavori di restauro all'inizio e fino alla morte del primo avvenuta nel 1857.

Viollet-le-Duc (1814-1879) che portò a termine l’opera era sostenitore del “restauro stilistico” degli edifici storici. Per l’architetto parigino il restauro doveva essere coerente con lo stile originario e attraverso studi adeguati e approfonditi si doveva ripristinare le parti perdute o mancanti.
In questo si inseriscono anche le chimere e gargoyle che furono istallate per completare il ripristino in perfetto stile gotico della chiesa adornando la facciata e i tetti della cattedrale.
Questo mise l’autore del Dizionario ragionato dell'architettura francese in contrasto con Ruskin.

Il critico dell’arte, fra i fondatori dell'Arts and Crafts Movement con William Morris e ispiratore del movimento preraffaellita, considerava il rudere intoccabile.

Per Ruskin l'edificio storico era una testimonianza originale abbellita dal passare del tempo, mentre per Viollet-le-Duc restaurare un edificio significava:

“ristabilirlo in uno stato di integrità che può non essere mai esistito”.

Possiamo dire che il tempo, per quanto riguarda Notre-Dame e i suoi gargoyle, abbia dato ragione, all'architetto francese perché oggi non è più possibile immaginare l’una senza gli altri.

Leggi anche: Elisabetta Sirani, la vita e la misteriosa morte della pittrice che “dipinge da homo”. Foto da Wikipedia. Fonti per approfondimenti UNIRC, Treccani.