Reportage dalla crociera fluviale “la via degli zar”: Da Outglich a Gortzy passando per Jaroslavi
Ci lasciamo alle spalle le belle escursioni fatte a Mosca, con le sue bellezze e la sua storia ed alle 17,30 del 4 luglio si parte per Outglich. Dopo due ore assistiamo al passaggio della nave attraverso la prima chiusa del nostro viaggio.
Ce ne saranno ben 17 durante tutto il viaggio ed è giusto spiegare ai lettori che la chiusa è un’invenzione della tecnica idraulica per consentire alle navi di superare i dislivelli e che più precisamente è una costruzione in cemento armato con pianta rettangolare.
Quando si è all’estero anche gli italiani meno patriottici come noi si riempiono di orgoglio quando scoprono che un’importante opera od una straordinaria invenzione sia attribuibile ad un connazionale.
È quello che succede anche a noi quando scopriamo che l’invenzione delle chiuse è ascrivibile a due periti idraulici che operavano alla corte del Visconte di Milano (Filippo degli Organi e Fioravanti da Bologna) e, soprattutto, che è stata perfezionata da un grande, grandissimo genio italiano e precisamente da Leonardo da Vinci (Interessante risulta infatti il Museo Leonardiano di Vinci).
Crociera la via degli zar: Outglich, una piccolo gioiello della Russia
Arriviamo ad Outglich dopo 23 ore di navigazione con una velocità di crociera a passo d’uomo lento, la monotonia del viaggio è largamente compensata dalla possibilità di ammirare e contemplare paesaggi di rara bellezza naturalistica.
Un gradito annuncio del comandante ci segnala la possibilità di fotografare alla nostra destra un bellissimo campanile in parte sommerso dalle acque.
È un campanile alto 74,5 metri, che era stato costruito tra il 1796 e il 1800 e faceva parte del Monastero di San Nicola nella parte vecchia della città di Kalyazin che fu sommersa dalle acque in occasione della costruzione della diga di Outglich ai tempi di Stalin.
È inutile dire che quasi tutti i crocieristi si siamo precipitati ad immortalare il bellissimo campanile in tantissime foto.
Oggi il campanile, dotato di un piccolo molo per l’attracco delle barche, costituisce una bellissima attrazione turistica.
Arrivati alla meta ci viene comunicato che abbiamo poco più di due ore per visitare questa bellissima città della Russia antica
Ma è proprio vero: non conta la quantità bensì la qualità di ciò che si presenta e si mostra ai nostri occhi che è semplicemente meraviglioso ed incantevole.
Outglich è una piccola città storica della Russia che è stata fondata nel x secolo e fa parte delle città dell’Anello d’oro.
Subito vediamo un paesaggio meraviglioso con tante cose meritevoli di essere visitate ed ammirate, ma su tutte spiccano la Chiesa di San Dimitri e la Cattedrale della Trasfigurazione.
All’entrata di Cremlino di Outglich si nota subito la cattedrale della Trasfigurazione che riprende l'archetipo della chiesa ortodossa ed è caratterizzata da alcune cupole a cipolla.
Ancora più interessante è la splendida Chiesa di San Demetrio sul Sangue che si riconosce da lontano per la sua foresta di bulbi stellati ed il rosso vivo dei muri esterni che evoca il sangue versato da Dimitri, figlio di Ivan il Terribile.
Questa Chiesa è stata costruita nel 1692 e costituisce un esempio di architettura religiosa del XVII secolo ed, al suo interno, sul muro della piccola navata è rappresentata la leggenda dell’assassinio dell’erede al trono Dimitri al quale abbiamo accennato prima.
Dopo un’apprezzabile cena, che ci ha confermati nell’ottimo giudizio sulla cucina russa, e dopo avere assistito ad un interessante concerto di melodie internazionali con la bravissima cantante del teatro di Stato di Rostov Julja Tokareva, la navigazione continua alla volta di Jaroslavi.
Crociera la via degli zar: Jaroslavi e il Monastero della Trasfigurazione
Si arriva a Jaroslavi in prima mattinata e scendendo dalla nave il colpo d’occhio è meraviglioso.
Ci troviamo davanti ad una delle perle dell’anello d’oro fondata nel 1010 da Jaroslavi il Saggio che è famosa per i maestri artigiani e per il suo importante porto situato alla confluenza del Volga col fiume Kotorosl.
Il cuore architettonico della città di Jaroslavi è costituito dalla Chiesa del Profeta Sant’Elia che è una complessa composizione asimmetrica con cinque cupole, terrazzini d'ingresso e due torrette, una delle quali corona la "Cappella della Deposizione della Sacra Veste".
Bellissimo è anche il Monastero della Trasfigurazione che, come previsto dal programma, l’abbiamo visitato solo dall’esterno.
Crociera la via degli zar: Goritzy e il Monastero di San Cirillo
A fine mattinata si parte alla volta di Goritzy dove arriviamo nella prima mattinata del giorno dopo.
Goritzy è un villaggio situato nei pressi del lago Bianco e la sua principale attrazione è costituita dal Monastero di San Cirillo che è stato eretto nel XV secolo.
Si può ben dire che questo Monastero costituisca una delle principali testimonianze dei luoghi di culto della religione ortodossa.
Secondo la tradizione il monaco Cirillo fondò tale Monastero nel 1397 in seguito ad una visione della Vergine.
Iniziò a costruirlo da solo, con le sue mani e solo in un secondo tempo poté contare sulla collaborazione di altri pellegrini.
Il Monastero venne successivamente ingrandito e sarà protetto dai sovrani successivi.
Vassalli II fece costruire nel 1497 la bellissima Cattedrale dell’Assunzione e Vassalli III fece costruire le cattedrali dell’Arcangelo Gabriele in segno di ringraziamento per la nascita del figlio Ivan che passerà alla storia come Ivan il Terribile.
Quest’ultimo farà riempire il Monastero di doni per farsi perdonare i suoi molti, moltissimi peccati.
Non possiamo esimerci da una considerazione. Dopo aver visitato Mosca, negli ultimi tre giorni abbiamo visitato tre città della Russia vera, impermeabile al cambiamento, che resta fedele alle sue origini ed alla sua storia; quella Russia che, come si ostinava a ripetere il Direttore di crociera, non cambierà mai.
Nel primo pomeriggio si parte verso i grandi laghi della Carelia in direzione del lago Onega.
Foto e articolo del reportage sulla crociera fluviale “la via degli zar”, Outglich, Gortzy e Jaroslavi di Michelangelo La Rocca