10 prodotti che valgono più dell'argento e che conoscono tutti

Ci sono 10 prodotti che valgono più dell'argento e che conoscono tutti, alcuni naturali, altri farmaceutici e altri ancora tecnologici, (tenendo presente che il costo del metallo prezioso, in questo momento, è di 457 euro al chilo).

Probabilmente non ci rendiamo conto del loro valore perché ne usiamo una quantità molto piccola, ma se focalizzassimo quanto ne costerebbe un chilo forse li vedremmo con occhi diversi.

Ad esempio, la prossima volta che mangiamo uno yogurt o un gelato alla vaniglia, guardiamo le palline scure che la tingono.

Quei piccoli punti sono polvere di alcuni semi di orchidee che crescono nei paesi tropicali del mondo.

Sono anche quelli che danno sapore a torte, creme, cioccolatini e dessert...

10 prodotti che valgono più dell'argento: La Vaniglia

Il prezzo della vaniglia ha raggiunto il record di 600 dollari per chilogrammo per la seconda volta nel 2017, quando un ciclone danneggiò molte piantagioni del Madagascar, dove vengono coltivati i tre quarti della produzione mondiale.

La produzione mondiale annuale di vaniglia, è stimata sulle 12.000 tonnellate e, naturalmente i produttori e tutti i componenti della catena che porta questo prodotto sulle nostre tavole sanno che possono costituire degli stock per ammortizzare le variazioni dei prezzi.

È noto infatti che la vaniglia preparata possa essere conservata per molti anni, ma questo non evita le speculazioni né il suo alto prezzo.

La pianta è di provenienza messicana e già in epoca precolombiana, i popoli mesoamericani la coltivavano con tecniche simili ai nostri vigneti.

La scoperta della vaniglia, e la relativa diffusione dall'America all'Europa, sembra sia da darne merito ad Hernan Cortés (come per il cacao e il carminio di cocciniglia) che, dopo i vari stermini, la incluse fra i prodotti che potevano dare beneficio alla Corona di Spagna.

I 10 prodotti che valgono più dell'argento

Dopo la Vaniglia (di cui abbiamo appena parlato) ci sono: lo Zafferano, il melone Yubari King, il Caffè kopi luwak, il miele Elvish, il Viagra, la crema per herpes labiale, la crema per il viso, il dentifricio Theodent 300 e l’inchiostro della stampante.

10 prodotti che valgono più dell'argento: Lo zafferano

Lo zafferano è la spezia più costosa del mondo.
Sono necessari circa 150.000 fiori per produrre solo un chilogrammo dei delicati fili di stigma dorati che sono così apprezzati dagli chef.

stimmi di zafferano
stimmi di zafferano

Le ore di lavoro attento e complesso dei raccoglitori insieme al tempo necessario per asciugare e fermentare lo zafferano ne giustificano il prezzo elevato.

Ogni anno si producono circa 180 tonnellate di zafferano nel mondo, del quale il 90% proviene dall'Iran ma anche da India, Grecia, Marocco e Spagna. L’Italia ne produce circa 500 chilogrammi della migliore qualità.

Questo perché per ottenerne un chilo, del nostro pregiato zafferano occorrono circa 250 mila fiori e 600 ore di attento lavoro.

Alcune stime indicano che il prezzo medio di mercato varia tra i 2.000 e i 15.000 dollari al chilo.

Secondo estimatori ed esperti quello che mantiene elevato il costo dello zafferano è che richiede un tocco delicato momento della raccolta e quindi si tratta di un lavoro qualificato prevalentemente fatto a mano.

Vi è inoltre una crescente conoscenza delle proprietà di questa pianta che viene considerata importante perché può aiutare ad alleviare la depressione, a proteggere la retina dei nostri occhi e a combattere l'obesità.

Non sorprendono i casi che hanno visto adulterare il prodotto e persino la vendita di “falsi zafferano” (soprattutto in quello in polvere), così quelli che dovrebbero essere gli stimmi della Crocus Sativus L. vengono cambiati e colorati con curcuma, cartamo o “falso zafferano”, calendula, ma anche con minerali o coloranti sintetici.

10 prodotti che valgono più dell'argento: Il melone Yubari King

La frutta è una prelibatezza che se gustata in stagione e nel luogo di produzione può trasmettere tante buone sensazioni e lasciare nel nostro corpo anche tanti salutari elementi. Per esempio un buon melone d’estate è dissetante e piacevole, ma e se fosse il frutto più costoso del mondo cosa ci aspetteremmo di assaggiare?

Fra i prodotti che valgono più dell'argento merita il posto d’onore il melone Yubari King. Ne vengono prodotti non più di cento esemplari ed il costo può raggiungere cifre che sfiorano i 10.000 euro l’uno, anche se poi vengono venduti a coppia.

Non tutti i meloni della cittadina di Yubari diventano così costosi, solo quelli che dopo un anno di appassionate cure passano i più attenti controlli... si però poi chi li ha provati racconta di un sapore indimenticabile e gustoso.

10 prodotti che valgono più dell'argento: il Caffè kopi luwak

Chiunque abbia comprato un caffè con latte a Londra o un caffè americano a New York di recente saprà che il caffè può essere incredibilmente costoso.

Ma non tutto il caffè è uguale, alcuni tipi costano più del loro peso in argento.

Il cosiddetto kopi luwak è prodotto raccogliendo le feci della civetta delle palme comune o zibetto delle palme o musang (Paradoxurus hermaphroditus Pallas), originario dell'Asia.

I chicchi non digeribili sono fermentati quando passano attraverso l'intestino dell'animale, dando loro un sapore unico e dolce quando arrostito e preparato.

Può costare mediamente 660 dollari al chilo se viene raccolto dagli escrementi di zibetti selvatici (ma a volte anche 1300 dollari) e viene proposto nei bar più esclusivi di New York anche a 30 dollari alla tazza.

La crescente domanda di questo caffè, tuttavia, ha sollevato preoccupazioni tra i difensori dei diritti degli animali.

zibetto del Caffè kopi luwak
zibetto del Caffè kopi luwak

Anche l'uomo che ne ha introdotto il consumo nei mercati occidentali, Tony Wild, chiede ora che il commercio venga sospeso per far fronte alla caccia illegale dei zibetti e delle condizioni in cui gli agricoltori senza scrupoli li allevano (con metodi simili a quello delle oche per il foie gras) per approfittare del prezzo elevato del kopi luwak.

Tuttavia, alcuni esperti di caffè sostengono che, nonostante il prezzo elevato, il kopi luwak non è migliore di una buona tazza di caffè normale.

Inoltre il kopi luwak è lontano dall'essere il caffè più costoso.

Questo premio va al Black Ivory Coffee of Thailand, dove i chicchi che passano invece attraverso lo stomaco degli elefanti arrivano a costare più di 1.800 dollari al chilo.

10 prodotti che valgono più dell'argento: il miele Elvish

Il miele Elvish viene prodotto da api che nidificano in una grotta a 1800 metri di profondità, nella valle di Saricayir in Turchia.

Il fatto che non ci siano nemmeno l'alveare, ma che il miele venga direttamente depositato sulle pareti della grotta, secondo gli apicoltori che lo scoprirono e fecero analizzare, lo rende ancora più ricco di minerali.

Dal 2009, anno in cui fu scoperto l'alveare in quella questa riserva naturale Il miele Elvish è stato venduto anche a 28 mila euro al chilo mentre ora il suo prezzo si aggira sui 5000 euro.

Fra i 10 prodotti che valgono più dell'argento e che conoscono tutti è inevitabile che alcuni siano prodotti dalle case farmaceutiche, non certo note per la loro generosità.

10 prodotti che valgono più dell'argento: Il Viagra

Il denaro non può comprare l'amore, secondo il detto, ma chi investe in una piccola pillola blu può più facilmente raggiungere un breve momento di felicità.

Il Viagra è stato inizialmente sviluppato nel 1989 da scienziati della compagnia farmaceutica Pfizer per trattare l'ipertensione e l'angina, ma durante i test notarono alcuni effetti collaterali insoliti.

Nove anni dopo, il farmaco fu autorizzato per il trattamento della disfunzione erettile negli uomini e divenne rapidamente una delle maggiori fonti di reddito dell'azienda, con un fatturato di 2 miliardi di dollari nel 2012.

All'inizio di quest'anno, Pfizer ha annunciato che stava aumentando il prezzo delle sue pillole blu negli Stati Uniti, una media del 39% rispetto a gennaio 2017, secondo il Financial Times.
Oggi una compressa da 100 mg può costare più di 80 dollari.

La società ha ora iniziato a produrre una versione generica più economica del farmaco, che viene venduta come una pillola bianca, dopo aver firmato un accordo per consentire ad altre aziende di produrre i propri farmaci d'imitazione Viagra, ma è chiaro che sta ancora puntando sui clienti che vogliono la pillola blu originale.

Certamente, il Viagra è lontano dal farmaco più costoso disponibile; alcuni trattamenti per malattie genetiche rare possono sfiorare le decine di migliaia di dollari per un solo mese di compresse.

Un farmaco usato per trattare il parassita che causa la toxoplasmosi costa 750 dollari per una singola pillola.

Le case farmaceutiche sostengono che il prezzo è necessario per coprire il grande investimento che fanno nella ricerca, nello sviluppo e nei test di questi farmaci prima che raggiungano il mercato.

10 prodotti che valgono più dell'argento: Crema per herpes labiale

Non solo i farmaci che necessitano di una prescrizione medica possono essere venduti a prezzi elevati anche i cosiddetti farmaci da banco possono avere un prezzo elevato.

 

Un tubetto da 2 grammi di Zovirax (anche conosciuto come aciclovir o acyclovir), una crema usata per combattere il virus dell'herpes simplex che causa l'herpes labiale, può costare quasi 7 euro nel Regno Unito, il che significa un prezzo al chilo di 3500 euro.

Da noi il prezzo è decisamente più contenuto e si può trovare sui 4 o 6 euro al tubetto.

10 prodotti che valgono più dell'argento: La Crema per il viso

La bellezza è anche un grande business: in tutto il mondo, il mercato dei cosmetici registra profitti superiori a 500 miliardi di euro l'anno.

Questi prodotti rappresentano il sogno e la speranza di consumatori che cercano di ritardare il passare del tempo con piccoli contenitori di creme, idratanti, cosmetici e prodotti per i capelli...

Mentre la maggior parte di questi prodotti ha come effetto principale di lasciare un vuoto nel portafoglio, ce ne sono altri che arrivano a produrre non dei buchi nelle tasche ma dei crateri.

Facile trovare esempi: la Creme de la Mer, un flacone da 30 ml può costare 162 dollari. Originariamente ottenuto da un brodo di alga fermentato, la formulazione finale di questa crema idratante è un segreto ben custodito.
Non è chiaro quanto pesi realmente questa crema ma con una stima sbrigativa possiamo ipotizzare che il suo valore commerciale sia circa sei volte più prezioso dell'argento.

Ma non è neppure la più costosa, ultimamente e con grande vanto, tale privilegio è, pare, riservato a La Créme della Shiseido.

Certo si presenta in un vasetto in platino con intarsi in cristalli della Cristallerie Saint Louis (casa francese nota per la lavorazione di cristalli pregiati), ma il prezzo di una confezione di 50 gr e di circa 13.260 dollari, quindi 265 dollari al grammo!

Erboristi, e non pochi anni di tradizione, ci dicono tuttavia che un’alternativa economica, naturale e molto efficace esiste a queste creme così pubblicizzate: l’olio di iperico.

Non a caso l’iperico era conosciuto anche dai Crociati che inventarono un olio rosso per sanare le ferite.

10 prodotti che valgono più dell'argento: il dentifricio Theodent 300

Che il dentifricio comune lasci molti dubbi sulla sua efficacia è qualcosa ormai discussa da tempo.

Sarà perché i dentisti ci presentano conti sempre più cari, sarà perché le associazioni attente agli ingredienti ci segnalano presenze di dubbia utilità come il sodio lauril solfato, ma la pulizia dentale è diventata più un’abitudine derivata dalla pubblicità che una procedura sicura di cura personale.

Ma non dobbiamo più preoccuparci, il dentifricio che funziona davvero ora esiste ed ha pure un sapore che piace anche ai bambini: sa di cioccolato!

Senza quel fluoruro, che certo contribuisce a dare una sensazione di freschezza e pulizia nei dentifrici comuni, il Theodent 300 con in suo ingrediente unico e brevettato, il Rennou, promette di addirittura “curare” lo strato di smalto dei vostri denti.

A rendere così costoso questo dentifricio è il fatto che appunto il suo ingrediente principale sia coperto da un brevetto, mentre il suo sapore… il dottor Tetsu Nakamoto ha scoperto tale ingrediente nel cacao.

Un tubetto di Theodent 300 costa quasi 90 euro, certo anche qui il contenitore è pregiato, (in oro), ma il contenuto costa comunque più dell’argento... e più di un dentista.

Fra i 10 prodotti che valgono più dell'argento e che conoscono tutti ne esiste anche uno dall'aspetto poco credibile. Non è naturale e non ha pregi particolari per la nostra salute, ma di certo il suo uso lo vedono in pratica tutti…

10 prodotti che valgono più dell'argento: Inchiostro della stampante

Potrebbe essere il momento di riflettere attentamente su quanto spesso si utilizza l'umile stampante a getto d'inchiostro che si trova accanto al computer.

Mentre la stampante stessa può essere spesso trovata a prezzi apparentemente bassi per la cartuccia con l'inchiostro è diverso.

Le cartucce di ricambio possono costare tra gli 8 e i 15 euro, a seconda del tipo di stampante, ma certe marche arrivano a fornire quelle “originali” a prezzi che vanno dai 25 ai 30 euro.

Una singola cartuccia può contenere dai 13 ml ai 40 ml di un inchiostro che dovrebbe costare dai 30 ai 50 euro al litro mentre il contenitore di plastica costa pochi centesimi, come si può immaginare.

Alcuni produttori sostengono che devono far pagare quelle cifre per coprire la perdita a cui viene venduto l'hardware della stampante oltre ai costi di ricerca e sviluppo tecnologico, altri aggiungono che nelle cartucce mettono delle testine che ne fanno delle stesse degli oggetti tecnologici… però comunque usa e getta.

Ma apri una cartuccia d'inchiostro e vedrai che gran parte dello spazio interno è occupato da una spugna, progettata per aiutare a conservare e distribuire l'inchiostro.

Alla fine quanto costa quel inchiostro messo in quella cartuccia? Il prezzo al peso passa tranquillamente i 1500 euro al chilo: sarebbe più economico scolpire sull’argento puro.

Un'alternativa ci sarebbe: comprare stampanti che non usano testine nelle cartucce e usare quelle rigenerate con cartucce compatibili. Questo non solo diminuirebbe i costi, ma anche lo spreco e l’inquinamento anche perchè sono ancora pochi i Paesi come la Svezia con una cultura verso il riciclo e riparazioni dove gli impianti rischiano di rimanere fermi perchè non hanno spazzatura.

Così, silenziosi e con questo piccolo impegno quotidiano, danneggeremmo un po’ gli interessi di questi colossi dell’elettronica che sempre di più ci spingono al consumo senza freni e senza limiti (limiti che in realtà ci sono e superiamo ogni anno prima) e faremmo del bene a noi stessi, a quanto ci circonda e, perché no, anche al nostro portafoglio.

Foto wikipedia: Safa Daneshvar (zafferano), Surtr

Scritto da Consigli d'autore
5 Luglio 2018

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Quando l’arte incontra i videogiochi: un modo diverso per conoscere la bellezza

Si può restare senza fiato anche di fronte a un videogame, si può restare senza parole davanti a un gameplay, a una grafica, uno scenario. Oppure si può restare sbalorditi ed esterrefatti anche grazie ad un videogame che ci fa scoprire la bellezza, il fascino, la storia.

La relazione tra gaming e arte è stata indagata sotto diversi aspetti. C’è chi scommette sul futuro dei videogame come prodotti artistici, oppure chi si ispira al mondo dell’arte per creare il nuovo successo dell’online. Ma la frontiera più interessante è quella che consiste nell’investire nel gioco e nei videogame proprio per far conoscere l’arte. Si tratta di un meccanismo tipico della gamification e potremmo parlare di Game Based Learning, ovvero di un apprendimento che si basa sul gioco. Tra i primi a sperimentarlo c’è proprio un museo italiano: il MANN di Napoli.

Era il 2017 quando il Museo Archeologico Nazionale di Napoli aveva ideato il gioco “Father and Son”. Nato grazie all’idea di Ludovico Sollima e grazie al lavoro del game design Fabio Viola e dell’artista Sean Wenham, che ha curato la parte grafica, il gioco narrava la storia di Michael, un ragazzo che partiva alla ricerca del padre archeologo. Sulle tracce del papà, ci si avventura nel MANN di Napoli, passando per le sale di arte romana, egizia, borbonica fino ad arrivare ai giorni nostri. “L’arte nei videogame è sempre entrata - ci spiega ancora la redattrice di Gaming Report – basti pensare a tutti i giochi online ispirati a grandi opere d’arte, a grandi artisti o ad ambientazioni come il Louvre, il British Museum, i Musei Vaticani. Adesso però si inverte il paradigma: il videogioco serve per far scoprire l’arte, per far avventurare gli utenti nella bellezza. È così che il giocatore diventa anche spettatore”.

Nel nostro paese iniziative simili furono quelle del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, che sempre ad opera di Fabio Viola aveva pubblicato “Past for Future” oppure Palazzo Pitti, a Firenze, proponeva ai suoi turisti di giocare a “Il gioco dei Medici”, un’avventura investigativa tra enigmi, storia e arte, tra Raffaello e il Giardino di Boboli. E così si passa per “Le cronache umbre” del Sistema Museale di Spoleto e della Valnerina oppure per “Florence Game”, ancora una volta a Firenze, nei Musei fiorentini.

Un modo di sfruttare i videogame e il gioco online che arriva, ovviamente, dall’estero. A Londra, ad esempio, il Museo della Scienza aveva sviluppato un videogioco, “Cacciatori di tesori”, in cui era fondamentale usare la fotocamera e andare a caccia di oggetti, materiali ed elementi, oppure il Centro Pompidou, a Parigi, aveva inventato “Prisme 7”, un videogioco a 7 livelli che trasportava il giocatore nel cuore dell’arte moderna e contemporanea. “Un modo diverso per visitare i musei – conclude Chiaravalloti – ma anche di scoprire l’arte”. Che diventa un gioco, a disposizione di tutti.

Cosa sono i profumi gourmand?

Cosa sono i profumi gourmand?

Negli ultimi anni, il mondo della profumeria ha visto emergere una tendenza
sempre più marcata: quella dei
profumi gourmand. Questi profumi, noti per
evocare aromi dolci e invitanti, simili a quelli dei dessert, hanno conquistato un
pubblico sempre più vasto, attirando sia gli appassionati di fragranze che i
neofiti. Ma cosa rende questi profumi così speciali e perché stanno diventando
così popolari?
La risposta risiede nella loro capacità di evocare emozioni e ricordi attraverso
note olfattive che richiamano sapori familiari e confortanti. La parola
"gourmand" deriva dal francese e significa "goloso", un termine che descrive
perfettamente l'essenza di queste fragranze. In un mondo dove lo stress
quotidiano è all'ordine del giorno, immergersi in una nube di profumo che
ricorda il caramello, la vaniglia o il cioccolato può offrire una sensazione di
benessere e comfort.

L'origine dei profumi gourmand può essere fatta risalire agli anni '90, quando
alcune case di profumeria iniziarono a sperimentare con ingredienti dolci e
commestibili. Questi profumi, inizialmente visti come una novità, hanno
rapidamente guadagnato popolarità, diventando un elemento essenziale nel
repertorio di molte persone. Ma quali sono le caratteristiche distintive di un
profumo gourmand e cosa lo distingue da altre categorie di fragranze?

Le caratteristiche distintive dei profumi gourmand


I profumi gourmand si caratterizzano principalmente per la presenza di note
dolci e commestibili. Queste fragranze utilizzano ingredienti come vaniglia,
caramello, cioccolato, mandorla e caffè, tra gli altri. Queste note sono spesso
combinate con altri elementi per creare un bouquet olfattivo complesso e
armonioso.
Un elemento distintivo dei profumi gourmand è la loro capacità di evocare
sensazioni di piacere e comfort. Le note dolci e avvolgenti possono ricordare i
momenti felici dell'infanzia, come una torta fatta in casa o una cioccolata calda
in una giornata fredda. Questo aspetto emotivo è uno dei motivi principali per
cui molte persone si sentono attratte da queste fragranze.
Inoltre, i profumi gourmand tendono ad avere una lunga durata sulla pelle. Le
note dolci e ricche hanno una maggiore persistenza rispetto alle note fresche e
leggere, il che significa che il profumo può durare tutto il giorno, offrendo
un'esperienza olfattiva continua e piacevole.

Gli ingredienti più comuni nei profumi gourmand


I profumi gourmand si basano su una vasta gamma di ingredienti dolci e
commestibili. Tra i più comuni troviamo la vaniglia, che è forse l'ingrediente più
iconico di questa categoria. La vaniglia offre una dolcezza calda e avvolgente
che può essere sia pura che combinata con altre note per creare effetti olfattivi
unici.

Il caramello è un altro ingrediente popolare nei profumi gourmand. La sua
dolcezza ricca e burrosa può aggiungere una dimensione deliziosa a qualsiasi
fragranza. Anche il cioccolato è ampiamente utilizzato, offrendo una nota
decadente e indulgente che è irresistibile per molti.
Il caffè, con il suo aroma ricco e tostato, è spesso utilizzato per aggiungere
profondità e complessità ai profumi gourmand. Allo stesso modo, la mandorla
e il cocco sono ingredienti comuni che contribuiscono con le loro note dolci e
cremose.
Oltre a questi, molti profumieri utilizzano frutti come la pesca, la ciliegia e il
lampone per aggiungere una dolcezza fruttata e succosa alle loro creazioni
gourmand. Questi ingredienti sono spesso combinati in modi innovativi per
creare fragranze che sono tanto complesse quanto deliziose.

L'impatto emotivo dei profumi gourmand


Uno degli aspetti più affascinanti dei profumi gourmand è il loro impatto
emotivo. Queste fragranze hanno la capacità di evocare ricordi e sensazioni
profonde, offrendo un'esperienza sensoriale che va oltre il semplice odore. Per
molte persone, un profumo gourmand può essere un rifugio olfattivo, un modo
per ritrovare il comfort e la felicità nei momenti di stress.
Le note dolci e avvolgenti dei profumi gourmand possono ricordare momenti
felici dell'infanzia, come le feste di compleanno, le vacanze o i dolci preferiti.
Questo aspetto nostalgico è uno dei motivi per cui molte persone trovano
conforto in queste fragranze. Inoltre, l'aroma del cibo è strettamente legato
alle emozioni, e indossare un profumo che richiama un dessert preferito può
migliorare l'umore e offrire una sensazione di benessere.
Inoltre, i profumi gourmand possono avere un effetto positivo sull'autostima e
sulla fiducia in sé stessi. Sentirsi avvolti da un profumo delizioso e invitante può
far sentire più sicuri e a proprio agio, migliorando l'immagine di sé e il
benessere generale.

Come scegliere un profumo gourmand


Scegliere il profumo gourmand giusto può essere una sfida, data la vasta
gamma di opzioni disponibili. Tuttavia, ci sono alcuni fattori da considerare che
possono aiutare a trovare la fragranza perfetta.
Innanzitutto, è importante considerare le preferenze personali. Alcune persone
potrebbero preferire note più leggere e fruttate, mentre altre potrebbero
essere attratte da fragranze più ricche e cremose. Provare diverse fragranze e
vedere come si sviluppano sulla pelle può essere un buon modo per scoprire
cosa piace di più.
Un altro fattore da considerare è la stagione. I profumi gourmand possono
essere particolarmente piacevoli nei mesi più freddi, quando le note dolci e
avvolgenti possono offrire un comfort extra. Tuttavia, ci sono anche fragranze
gourmand più leggere e fresche che possono essere adatte per la primavera e
l'estate.
Infine, è importante considerare l'occasione. Un profumo gourmand può essere
una scelta eccellente per una serata speciale o un evento formale, ma potrebbe
essere meno adatto per un ambiente di lavoro o un incontro casual. Trovare il
giusto equilibrio tra dolcezza e sofisticazione può aiutare a scegliere una
fragranza che sia adatta a diverse situazioni.
I profumi gourmand rappresentano una categoria affascinante e in continua
evoluzione nel mondo della profumeria. Con la loro capacità di evocare
emozioni e ricordi attraverso note dolci e invitanti, queste fragranze
continuano a conquistare il cuore di molti, offrendo un'esperienza olfattiva
unica e memorabile.

Impressioni di gioco. Arte, astuzia e fortuna

Impressioni di gioco. Arte, astuzia e fortuna

L'intersezione tra arte e gioco offre una prospettiva unica sulla creatività e l'ingegno umano. Artisti come Marcel Duchamp, Cassius Marcellus Coolidge e Michael Godard hanno saputo trasformare giochi come scacchi, poker e blackjack in opere d'arte. Duchamp utilizza la strategia degli scacchi per esplorare concetti spaziali e temporali, Coolidge cattura l'intensità e il bluff del poker con i suoi cani giocatori, mentre Godard celebra la tensione e la strategia del blackjack. Ogni artista, attraverso dettagli tecnici e narrazioni visive, eleva il gioco a una forma d'arte complessa e affascinante.

Scacchi e ombre. Marcel Duchamp e il gioco come arte

Marcel Duchamp, una figura centrale nell'arte del XX secolo, ha trasformato il concetto di gioco in arte con il suo amore per gli scacchi. Nel 1913, Duchamp creò "Il Grande Vetro," un'opera complessa e astratta che incarna la strategia e la logica degli scacchi. La sua passione per il gioco non si limitava all'osservazione; Duchamp partecipava attivamente a tornei di scacchi, raggiungendo livelli competitivi. La sua immersione nella disciplina strategica si riflette nel suo lavoro, dove i movimenti dei pezzi su una scacchiera diventano metafore per decisioni artistiche e concettuali.

L'analisi delle sue opere rivela un approccio unico alla gestione dello spazio e del tempo. Duchamp esplorava come le mosse di un gioco possano influenzare la percezione del pubblico, creando un dialogo tra l'opera d'arte e lo spettatore simile alla tensione tra due giocatori di scacchi. La raffigurazione dell’interazione dinamica tra giocatore e gioco, artista e pubblico, si manifesta chiaramente nelle sue installazioni e dipinti, dove ogni dettaglio è studiato per provocare una reazione ponderata.

Un esempio lampante di questa connessione è "Portrait of Chess Players," un'opera che ritrae due individui immersi in una partita di scacchi. La tela non solo cattura l'intensità della competizione, ma mette anche in luce il delicato equilibrio tra la fortuna e l'astuzia, elementi fondamentali non solo nel gioco, ma anche nel processo creativo.

Bluff e bellezza. 'Dogs Playing Poker' di Cassius Marcellus Coolidge

Cassius Marcellus Coolidge, con la sua iconica serie di dipinti "Dogs Playing Poker," ha saputo unire umorismo, critica sociale e tecnica artistica in un'unica opera. I dipinti della serie rappresentano cani antropomorfizzati intenti a giocare a poker, catturando momenti di bluff, i tratti della loro personalità e i momenti tensione e complicità che caratterizzano il gioco.

Ogni dettaglio nelle opere di Coolidge è accuratamente studiato per evocare l'atmosfera di una vera partita di poker. L'uso sapiente della luce e delle ombre crea un senso di intimità e complicità tra i giocatori canini, mentre le espressioni facciali e le posture riflettono le strategie e le emozioni tipiche del gioco. La scelta dei cani come protagonisti aggiunge una dimensione di leggerezza e ironia, ma non diminuisce l'accuratezza con cui vengono rappresentate le dinamiche del poker.

Il quadro "A Friend in Need," forse il più celebre della serie, illustra magistralmente un momento di bluff. Due bulldog colludono, uno passando una carta all'altro sotto il tavolo, mentre gli altri cani sono ignari del trucco. Tale dettaglio non solo mostra la maestria tecnica di Coolidge nella rappresentazione del movimento e della trama, ma anche la sua comprensione profonda delle strategie di bluff nel poker.

Il successo duraturo di "Dogs Playing Poker" risiede nella combinazione di abilità artistica e osservazione acuta delle interazioni sociali. Coolidge, mediante la sua maestria tecnica nella rappresentazione del movimento e della trama, riesce a trasformare una scena apparentemente banale in una finestra sul complesso mondo del gioco e, per estensione, sulle sfumature della condizione umana.

Il Fascino del blackjack. 'Jack & Coke' di Michael Godard

Michael Godard, maestro dell'arte contemporanea, cattura l'essenza e l'emozione del blackjack nella sua opera "Jack & Coke." Con una tecnica raffinata e un'attenzione meticolosa ai dettagli, Godard trasforma un semplice bicchiere di Jack and Coke e due carte da gioco in un simbolo del brivido e della strategia insiti nel gioco.

La composizione dell'opera è studiata per evocare l'ambiente vibrante di un casinò. Il bicchiere di Jack and Coke, con il ghiaccio traslucido e le bollicine che salgono, non è solo un elemento decorativo, ma un richiamo sensoriale che trasporta lo spettatore in una serata di gioco. Le carte, un jack di picche e una regina di cuori, sono rappresentate con una precisione che riflette l'attenzione del giocatore per ogni dettaglio durante una partita.

Godard utilizza colori vividi e contrasti marcati per mettere in risalto i componenti chiave del dipinto, rendendo ogni elemento immediatamente riconoscibile e carico di significato. L'illuminazione, che sembra provenire direttamente dalle luci al neon di un casinò, aggiunge un tocco di realismo e intensifica l'atmosfera elettrizzante dell'opera.

L'opera "Jack & Coke" non è solo una rappresentazione visiva del blackjack, ma una celebrazione dell’astuzia e della strategia che il gioco richiede. Ogni dettaglio, dalla trasparenza del bicchiere alle texture delle carte, è pensato per enfatizzare la dualità del blackjack: un gioco che combina fortuna e abilità in un equilibrio perfetto. L'opera evoca l'emozione del brivido, la strategia nel gestire il bankroll del blackjack e la suspense di ogni mano giocata, rendendo omaggio all'intrigante equilibrio tra fortuna e abilità.

Conclusione

L'esplorazione dell'intersezione tra arte e gioco rivela come le strategie, le emozioni e le dinamiche psicologiche dei giochi si riflettano e si amplifichino nelle opere d'arte, offrendo un vero e proprio reportage di viaggio attraverso la cultura e la psiche umana. Le loro opere non sono solo un'ode al poker, ma un tributo all'arte della narrazione visiva, dimostrando come l'arte possa catturare e amplificare le sfumature di un gioco di strategia, trasformandolo in una riflessione profonda e divertente sulla natura dell'inganno e della bellezza nel gioco e nella vita.

L’Italia è il Paese dei cellulari: più smartphone che abitanti

In Italia ci sono più cellulari che abitanti. E se la nostra popolazione cala, gettando ombre grigie sul futuro dell’economia, in particolar modo per pensioni e occupazione, sale incessantemente la quota degli smartphone.


78 milioni e 190 mila. A tanto ammontano i dispositivi mobili nel nostro paese, vale a dire il 132% della popolazione, che si assesta intorno ai 58 milioni e 960 mila. A dirlo è il report Digital 2023 curato da
We Are Social, che analizza anche l’utilizzo che gli italiani fanno del cellulare: tanti social, tantissimi video e una bella dose di marketing digitale.


Per cosa si usa il cellulare?


“Cala l’utilizzo di computer (desktop e laptop) e tablet – ha spiegato Matteo Starri, Research e Insight Director di We Are Social - sia in volume sia in share in rapporto al traffico totale, in virtù di una sostanziale assenza di variazioni per quanto riguarda l’utilizzo dei dispositivi mobili, che arrivano al 52% di share”. Ma per cosa si utilizza il cellulare? Al primo posto c’è lo streaming di film o serie tv sulle piattaforme (Netflix, Amazon Prime o Disney Plus in prima linea) davanti all’ascolto di musica online (soprattutto su Spotify e su Youtube). Se al terzo posto troviamo l’utilizzo di app mobile come principale utilizzo dello smartphone, al quarto troviamo il gaming.


"Il gaming mobile, combinato con l'intelligenza artificiale, ha rivoluzionato il modo di giocare, offrendo esperienze altamente personalizzate soprattutto per i giovani. Gli smartphone hanno superato i computer come dispositivi principali per il gioco online, mentre l'IA ottimizza la personalizzazione delle piattaforme, analizzando le preferenze dei giocatori per offrire contenuti su misura. Questa sinergia tra mobile e IA non solo rende il gioco più coinvolgente, ma aumenta anche la fedeltà degli utenti e i ricavi degli operatori del settore", ci racconta Silvia Urso, redattrice di Giochidislots, che recentemente ha analizzato questa relazione tra smartphone e gaming all’interno di un focus pubblicato sul blog.


“Sia i principali giochi online, sia le slot online, sono ormai sbarcati in pianta stabile sugli smartphone, riuscendo così da un lato a soppiantare pc e tablet, dall’altro ad ampliare in una maniera mai vista prima il proprio pubblico”, conclude l’esperta di Giochidislots.


La carica dei social


Con oltre 43 milioni di utenti e un tempo medio di utilizzo di quasi 2 ore al giorno, sono ancora i social media a detenere la palma del contenuto più utilizzato su mobile. E il primo social allora non può che essere WhatsApp, il mezzo principale per mandare messaggi e ormai anche per chiamare e videochiamare. Qui viaggiano le chat con i nostri amici e parenti, ma anche i gruppi di lavoro e le comunicazioni ufficiali, grazie alle nuove funzionalità delle community. Il podio è invece completato da Facebook in seconda posizione e da Instagram. Subito dopo, in ordine, troviamo: Messenger, Telegram, TikTok, Pinterest, X (il vecchio Twitter), Linkedin, Skype e poi, a percentuali di molto più basse, Snapchat, Discord e Reddit.


Interessante guardare anche alle motivazioni per cui si usano i social. Al primo posto c’è la volontà di leggere nuove storie, davanti a passare il tempo e a rimanere in contatto con amici e parenti. Attenti però anche a queste ragioni, messe sempre in evidenza da We Are Social e Meltwater: trovare ispirazioni e contenuti, postare e condividere aspetti della propria vita, guardare live streams, seguire personaggi famosi, in particolare per quanto riguarda lo sport.


Tutto questo comodamente dal palmo di una mano, senza dover accendere il computer e senza dover neppure uscire di casa. Perché il nostro mondo, ormai, è tutto a portata di dito.